Idee fresche. Idee nuove.

Idee fresche. Idee nuove.
Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

venerdì 23 marzo 2012

THE GOOD THE BAD AND THE UGLY


MANCHESTER COUNTDOWN

E’ cominciato lo sprint finale in Premier League, con le ultime 10 giornate a tenere gli appassionati col fiato sospeso. Se la corsa per il primo posto riguarda solo le due squadre di Manchester, la corsa per un posto in Champions League riguarda tre squadre di Londra: Arsenal, Tottenham e Chelsea.
Il 29° turno è risultato molto spezzettato per via della FA Cup, che coinvolgeva otto squadre nel weekend e che ha posticipato alcune partite a martedì e mercoledì. La partita di campionato del Bolton, ovviamente, è stata posticipata a data da destinarsi per quanto accaduto a Fabrice Muamba.
La giornata è stata aperta sabato da Wigan – West Brom e da Fulham – Swansea.
Al DW Stadium di Wigan i padroni di casa hanno numerose occasioni per portarsi in vantaggio nel primo tempo, ma gli errori sotto porta (Di Santo) e la traversa (Boises e McCarthy) negano il gol ai Latics. Il vantaggio arriva nella ripresa: incursione di Moses a destra, pallone in mezzo e gol di McArthur da due passi. Il pareggio (immeritato per usare un eufemismo) arriva sull’unico tiro in porta del WBA: calcio d’angolo su cui Al Habsi non esce e colpo di testa di Scharner (cinque stagioni al Wigan) che firma l’1-1.
La partita tra Fulham e Swansea invece non ha avuto storia, con un netto predominio dei neopromossi Cigni, che hanno condannato la squadra londinese alla prima sconfitta in casa del 2012. Tiro Dempsey deviato da Vorm. Cambio di gioco sulla sinistra, sponda di Sinclair e colpo di testa di Sigurdsson. Nella ripresa arriva il raddoppio in contropiede: Sigurdsson attacca centralmente, serve Routledge sulla destra, pallone di ritorno per Sigurdsson e destro rasoterra per lo 0-2. Pochi minuti dopo Senderos perde palla malamente sulla propria tre quarti, Joe Allen recupera la sfera, salta due uomini e da fuori area fissa lo 0-3 conclusivo. Quarta vittoria esterna sulle ultime sei per gli Swans.
Il Newcastle porta a casa i tre punti con un successo risicato sul Norwich. Decisivo il gol in apertura di Cissè, che sul cross dalla sinistra di Gutierrez anticipa Whitbread e insacca l’1-0. E così continua la favola del Newcastle, partito per salvarsi e ora solitario al sesto posto, tra Chelsea e Liverpool.
Senza storia la partita tra Wolverhampton e Manchester Utd. Lo scontro testa-coda tra la prima e l’ultima della classe è un netto dominio dei Red Devils, capaci di portarsi presto in vantaggio e poi di assestare i colpi del ko. Si comincia col gol di Evans, il suo primo con questa maglia: corner di Rooney verso il secondo palo, sponda di Smalling e mezza rovesciata vincente di Evans. I Wolves restano in dieci per un doppio giallo a Zubar e gli uomini di Ferguson dilagano. Rooney lancia la cavalcata di Valencia sulla destra, che entra in area e trafigge Hennessey. Tre minuti dopo Valencia crossa rasoterra per Welbeck, che di piatto destro realizza lo 0-3. Nella ripresa Rafael crossa dalla destra e Hernandez di testa punisce per la quarta volta una difesa immobile. Il quinto gol è forse il più bello: triangolazione di prima Valencia – Welbeck – Valencia, cross per Hernandez che con una volè di destro realizza la sua doppietta.
La partita di cartello di mercoledì era il big match tra Manchester City e Chelsea, coi Blues imbattuti nella gestione Di Matteo e i Citizens costretti a vincere per inseguire lo United.
Cominciano meglio gli uomini di Mancini, ma l’incursione centrale di Nasri trova solo la traversa. Ci prova anche Balotelli in contropiede, ma Cech è superlativo nel deviare al di là del palo. Il Chelsea trova il vantaggio con su calcio d’angolo, con il gol in mischia di Gary Cahill. A 13’ dalla fine Essien ferma con la mano un tiro-cross di Zabaleta e procura un penalty per gli avversari. Dal dischetto lo specialista Aguero non perdona e fa 1-1. L’ingresso del reintegrato Tevez risolve la partita: Nasri al limite chiede e ottiene un triangolo con l’Apache, poi a tu per tu con Chec lo supera con un tocco sotto e realizza il 2-1 che tiene vive le speranze del City.
Continua il momento positivo del Blackburn, che con la seconda vittoria consecutiva prova ad allontanarsi dalla “relegation zone” della classifica. I Rovers passano in vantaggio grazie a un mezzo pasticcio del portiere Mignolet, che devia di pugno una lunga rimessa laterale verso il limite dell’area: Hoilett non si fa pregare e col sinistro spara in porta l’1-0. Tre gol stagionali nelle prime 23 partite per il canadese, e altrettanti nelle ultime due gare. Nel finale arriva il raddoppio con un cross preciso di Lowe dalla destra e il colpo di testa di Yakubu che si infila sul palo più lontano per il 2-0.
Clamoroso successo del QPR in chiave salvezza: la squadra di Mark Hughes ribalta il match nell’ultimo quarto d’ora e porta a casa tre punti fondamentali. Ma andiamo con ordine. Comincia meglio il Liverpool, che con Suarez lanciato in campo aperto manca il gol solo grazie a due ottimi interventi di Kenny. Il vantaggio arriva nella ripresa, con una spettacolare mezza rovesciata di Coates su corta respinta della difesa che si infila sotto la traversa e vale lo 0-1. Il raddoppio arriva a venti minuti dalla fine: palo di Suarez, nuovo tiro di Downing parato da Kenny e tap-in vincente realizzato da Kuyt, che va anche a dare il cinque ai suoi tifosi dietro la porta. Poi succede di tutto. Derry realizza di testa su calcio d’angolo il suo primo gol in Premier League e accorcia le distanze. Gli acquisti invernali portano al pareggio a 4’ dalla fine: cross di Taiwo dalla sinistra, Cissè si stacca dalla marcatura e di testa sul secondo palo fa 2-2. Il QPR non si accontenta e al 91’ trova il colpo del ko: Taarabt serve in profondità, Josè Enrique e Skrtel si ostacolano a vicenda e la palla filtra alle loro spalle dove Mackie di destro fa secco Reina e ribalta il risultato.
E alla fine arriva il crollo. Il Tottenham, che a inizio marzo aveva 10 punti di vantaggio sull’Arsenal e sembrava sicuro del suo terzo posto, adesso insegue. Il gol al 94’ di Van der Vaart permette agli Spurs di pareggiare l’incontro e di evitare la quarta sconfitta consecutiva, ma ormai la frittata è fatta. Beninteso: il punto di vantaggio che separa le due squadre è chiaramente poca roba e può essere ribaltato in qualunque turno, ma rispetto al comodo finale di stagione che si poteva vivere è tutta un’altra storia. La squadra di White Hart Lane sfiora il gol con Modric, colpisce una traversa con Bale, ma è lo Stoke a passare in vantaggio: Punizione di Pennant dalla sinistra, sponda di Shawcross e gol di Jerome. L’1-1 arriva a tempo scaduto con un cross di Bale e l’incornata vincente di Van der Vaart.
Prosegue il momento d’oro dell’Arsenal, che espugna anche Goodison Park e vince la sesta gara consecutiva. E grazie al pareggio degli odiati Spurs (è l’unico vero derby per i Gunners) c’è il sorpasso sul podio per l’ultima piazza disponibile.
La gara degli uomini di Wenger è subito votata all’attacco e dopo pochi minuti Rosicky serve in verticale Van Persie: l’olandese di testa fa la sponda per Ramsey che manca il bersaglio da posizione centrale. Il gol arriva poco dopo: calcio d’angolo dalla destra di Van Persie, la difesa dell’Everton si prende un turno di riposo e Vermaelen riesce a trovare il gol di testa in mezzo a quattro maglie blu. Una disattenzione della terna arbitrale nega ai padroni di casa il pareggio: un’azione tutta di prima manda al tiro Drenthe, che supera Szczesny ma si vede annullare la marcatura per il fuorigioco di un compagno. L’Arsenal ha una buona chance per raddoppiare e chiudere, ma il destro di Ramsey dal limite è deviato in angolo da Howard.

The Good: Luis Antonio Valencia. Stagione altalenante quella dell’ecuadoregno, che si trovava di fronte Stephen Ward, in stato di grazia. Ma il duello non ha avuto storia, con un gol e due assist per il giocatore dello United che ha distrutto il Wolverhampton.

The Bad: Philippe Senderos. Il centrale difensivo del Fulham vive un sabato da dimenticare, con grosse responsabilità sul primo gol e un vero disastro sul terzo: perde palla in maniera goffa, prova a inseguire l’uomo ma scivola malamente a terra e lo Swansea chiude i conti.

The Ugly: Ronald Zubar. In 10 partite coi Wolves ha preso 5 cartellini gialli. Ne spende due a pochissimi minuti di distanza per fermare Welbeck a metà campo, col risultato di lasciare i suoi in inferiorità numerica. Terry Connor (allenatore dei Lupi) completa la frittata alleggerendo il centrocampo invece che l’attacco per sopperire all’uomo in meno. Risultato: altri 4 gol subiti e ultimo posto in classifica.

Valerio Brutti

Nessun commento:

Posta un commento