Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

giovedì 15 marzo 2012

IL CUORE NON BASTA, NAPOLI FUORI


INLER PAREGGIA IL GOL DI DROGBA E ILLUDE GLI AZZURRI TRAVOLTI PER 4-1

Finisce ai quarti di finale il sogno Champions per gli azzurri dopo una partita durata 120' lunghissimi minuti. Il Napoli non regge l'ondata Blues e così il Milan diventa l'unica squadra italiana ad accedere ai quarti di finale nella coppa dalle grandi orecchie.
CRONACA- L'ambiente è quello delle grandi occasioni: stadio pieno per una partita che può valere un'intera stagione in casa inglese, cinquemila partenopei riempiono invece il settore ospiti dello Stanford Bridge. Di Matteo, subentrato a Villas Boas dopo l'esonero, sceglie di affidare l' impresa ai senatori: tornano dal primo minuto i vari Essien, Lampard, Drogba e Terry; quelli che, guarda caso, hanno spinto per cacciare il tecnico portoghese. In casa napoletana tutto come ci si aspettava con i “titolarissimi” in campo e i tre tenori a far male davanti. Il Chelsea ha la prima conclusione della partita dopo meno di cinque minuti con Sturridge che prova a sorprendere da De Sanctis, ma è il Napoli a rendersi veramente pericoloso. Tre  buone occasioni tra il dodicesimo e il diciassettesimo prima con Cavani poi con Lavezzi e Zuniga, quest'ultimo alza troppo la mira dopo aver lasciato sul posto Ivanovic. Quando sembra aver preso il pallino del gioco arriva la doccia fredda. Ventotto minuti di gioco, grande cross di Ramires su cui arriva Drogba che in tuffo di testa anticipa Aronica e sigla l' 1 a 0. Il Napoli, sotto immeritatamente, prova a reagire e dopo tre minuti potrebbe far pari se Cavani finalizzasse meglio il contropiede partito dai piedi di Inler. La prima frazione di gara termina così con il vantaggio dei londinesi. Inizia la ripresa e il Chelsea trova subito il gol che garantirebbe la qualificazione. A battere De Sanctis questa volta ci pensa  capitan Terry  che approfittando delle disattenzioni difensive azzurre, colpisce  di testa da solo su un gran calcio d'angolo di Lampard. Il Napoli non ci sta, i tifosi giunti fino a Londra si fanno sentire sostendendo la squadra e al 54' minuto possono finalmente urlare di gioia. E' Inler, già giustiziere del Vilareal, a far sgolare i fan con un gran tiro dai sedici metri su cui Cech non può far niente. Come prevedibile il Chelsea torna a prendere il pallino del gioco e Di Matteo inserisce Torres nel tentativo di segnare il gol che varrebbe i tempi supplementari. Il Napoli arretra il baricentro, Zuniga rischia l'autogol e De Sanctis è miracoloso su Drogba; ma ad un quarto d'ora dal termine Dossena colpisce con le mani in area e l'arbitro concede il rigore, sul dischetto va Lampard che freddissimo non sbaglia. Annullato il vantaggio napoletano dell' andata, si va ai tempi supplementari. Gli azzurri sono stremati e il tragico epilogo sembra imminente. A spezzare del tutto i sogni di gloria dei partenopei ci pensa Ivanovic,servito eccellentemente da Drogba, al termine del primo extra time. Mazzarri prova il tutto per tutto inserendo Pandev per lo spento Hamsìk ma non c'è niente da fare, il gol che farebbe vibrare una città non arriva, il Chelsea diventa l'unico team inglese a passare il turno.

Alzi la mano se c'è qualcuno che voglia rimproverare qualcosa a questi ragazzi. Di più proprio non si poteva fare, questa sera la maturità europea dei tanti campioni londinesi ha prevaricato sulla “spensieratezza” azzurra. Sono certo che i tifosi che domani rientreranno sotto il Vesuvio racconteranno di essere usciti a testa alta dallo Stanford Bridge. Arrivare ai quarti di questa competizione avrebbe significato superare il mito di un certo Diego Armando Maradona, incapace anch'esso di superare lo scoglio degli ottavi. La squadra di Mazzarri dovrebbe ora concentrare le proprie energie al raggiungimento del terzo posto per far sì che questo sogno si possa rivivivere. Se De Laurentis decidesse di investire qualche altro milione rattoppando la difesa questa è una squadra che potrebbe andar ben oltre gli ottavi di finale. Guardando in casa Chelsea viene spontaneo da chiedersi come mai Villas Boas abbia voluto mettersi contro i senatori; gente come Drogba e Lampard pur essendo entrambi avanti con gli anni fanno ancora la differenza, sopratutto in queste partite. All' andata al San Paolo si è visto un Chelsea allo sfascio, con un allenatore voglioso di protagonismo che da mesi aveva perso il controllo dello spogliatoio. Merito dunque a Di Matteo che ha saputo ridare quella convinzione di forza che da tempo mancava a questa squadra. Ora il futuro si decide venerdì a Nyon.

Nicolò Smerilli

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