Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

sabato 31 marzo 2012

IL MILAN NON DIGERISCE PROPRIO L'AZULGRANA

PAREGGIO 1-1 TRA LE POLEMICHE A CATANIA. GOL FANTASMA NON CONVALIDATO A ROBINHO

Nell'anticipo della 30esima giornata di serie A che ha accompagnato a cena milioni di italiani, ci è stato servito proprio di tutto. Si parte dall'antipasto: il ristorante scelto per l'occasione è lo stadio Massimino di Catania. Splendida cornice dove i 25.000 tifosi rossoblu ricreano l'atmosfera infernale, proprio per l'arrivo in città del "diavolo rossonero".
Il primo piatto viene servito al 34' del primo tempo: dopo una serie di occasioni da entrambe le parti, a passare sono gli ospiti. Ibrahimovic aggira Legrottaglie e serve d'esterno Robinho. L'assist dello svedese è da leccarsi i baffi e il brasiliano lo sfrutta al meglio con un piattone che si infila sul primo palo. La partita è bellissima: il Catania con il suo 4-3-3 in stile Barcellona, cerca di far rimanere indigesta la cena agli ospiti, ma il Milan rimane compatto e risponde bene al ritmo forsennato dei ragazzi di Montella.
La ripresa inizia con i padroni di casa decisi a pareggiare i conti. I primi 15 minuti sono un assedio, gli uomini di Allegri non riescono ad alzare il baricentro ne tanto meno a ripartire. Il Catania trova subito il gol con "el Papu" Gomez. L'argentino sfrutta un cross di Motta spizzato da Bergessio per insaccare alle spalle di Abbiati. Al momento del cross però, l'attaccante di Montella è di un niente in fuorigioco e Bergonzi non convalida.
Si sa che la vendetta va servita fredda e i siciliani aspettano il 57' per pareggiare. Su un calcio d'angolo, dopo un tocco di Legrottaglie, Spolli è lesto ad anticipare Abbiati. A questo punto i rossoblu spingono per trovare il raddoppio con Almiron, che per due volte va vicino al raddoppio, ma i campioni d'Italia in carica sono bravi a rialzare la testa. Già al 65' viene servito il dessert, con tanto di ciliegina in cima. Poteva ,di questi tempi, una cena di campionato concludersi senza un gol fantasma? Certo che no! Robinho lanciato in porta da Ibrahimovic, evita Carrizo e calcia debolmente verso la porta. Marchese sembra salvare sulla linea e Bergonzi lascia proseguire. L'episodio è di quelli che faranno discutere molto. Allegri reclama subito il gol e s'infuria una volta che l'arbitro continua  a far giocare.
L'allenatore livornese decide a questo punto di giocarsi tutte le sue carte e getta nella mischia El Sharaawi, Maxi Lopez e Boateng. Niente da fare. Carrizo questa sera è in versione superman e chiude ogni varco ad Ibra, che per tre volte va vicino al gol.
A completare un convito perfetto ci vorrebbe l'amaro che chiude la serata. Ma noi non ci facciamo mancare nulla e nel post partita arriva pronta la polemica di Allegri. Il tecnico milanista riapre l'infinita querelle con la Juve, rivolgendo a Marotta un educato invito a tacere e torna sulla polemica del gol fantasma non dato a Muntari nello scontro di Milano. Ben più di classe l'intervento di Galliani che si limita a prendere atto delle sviste.
 Molte più di due righe andrebbero invece spese per il Catania di Montella: i siciliani da grande rivelazione si stanno ormai confermando come splendida realtà. Il loro gioco è frizzante ed imprevedibile, grazie anche all'esplosività e la fantasia di Gomez e Barrientos.
A questo punto la forchetta passa in mano alla Juve, che dovrà battere il Napoli domenica sera allo Juventus Stadium per tornare a soli due bocconi dal Milan.

Davide Bernardi

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