VITTORIA ALL'INGLESE DEI ROSSONERI CHE, IN ATTESA DELL'ALTRO ANTICIPO, SALGONO A +7 SULLA JUVENTUS.
Nel primo anticipo della ventottesima giornata il Milan espugna il Tardini di Parma senza troppi patemi ed ora passa la palla alla Juventus, impegnata alle 20.45 in casa della Fiorentina. In attesa del rendez-vous di Coppa Italia di martedì sera allo Juventus Stadium che, siamo sicuri, a Milanello non vorranno certamente snobbare, Allegri schiera l' ormai consolidato 4-3-1-2 e scioglie il dubbio del sostituto di Abate inserendo a sorpresa Zambrotta; davanti scelte obbligate, con Emanuelson a supporto di Ibrahimovic ed El Sharaawy.
CRONACA- Partita da subito scoppiettante, il Milan da una parte conferma di essere superiore sul piano del palleggio, ma il Parma sa rendersi pericoloso senza troppi timori reverenziali. L' episodio che sblocca il risultato avviene al 17': lancio in area per Ibra che di testa fa da sponda per l' accorrente Emanuelson, tiro a colpo sicuro deviato evidentemente da Zaccardo con un braccio. Rigore ineccepibile, che lo svedese non sbaglia spiazzando Mirante.
Come accaduto domenica scorsa col Lecce, il gol dà maggior fiducia ai ragazzi di Allegri che in un paio di occasioni si mangiano clamorosamente il raddoppio: ad inaugurare la sagra degli errori è Emanuelson che, dopo una respinta corta di Mirante su una punizione di Ibra, spara malamente sopra la traversa da circa due metri; poi sul finire del tempo è il turno dello svedese stesso, che approfitta di un disimpegno superficiale di Lucarelli e si invola verso la porta indisturbato, ma sul più bello si allunga la palla favorendo l' intervento del portiere gialloblù.
Tra le due occasioni rossonere, anche un episodio per la moviola (Ibra sguscia via a tre difensori del Parma ma al momento del tiro viene toccato da Zaccardo: il rigore pare esserci) e uno squillo degli uomini di Donadoni, onestamente più fortuito che cercato, dato che una torre di Paletta sugli sviluppi di un calcio d' angolo viene allungata sulla traversa da un involontario colpo di testa di Thiago Silva.
Nella ripresa lo scenario è lo stesso di inizio partita: il Parma cerca di rendersi pericoloso, ma il Milan dà l' impressione di poter rendersi pericoloso in ogni momento. E infatti, in un momento favorevole agli emiliani, la difesa rossonera allontana un calcio di punizione di Giovinco, Emanuelson raccoglie il pallone nella propria metà campo e approfittando di una retroguardia parmense sguarnita parte palla al piede sino in area di rigore, supera di slancio Mirante in uscita e deposita in rete di destro: 2-0. Il gol spegne gli ardori dei ragazzi di Donadoni e da qui in avanti la gara, pur mantenendosi assai piacevole, offrirà poco.
Gli unici episodi degni di nota sono da una parte una grande parata di Abbiati su tiro deviato di Musacci e una traversa di Floccari nel finale, e dall' altra un errore di Emanuelson imbeccato da Ibrahimovic. Nel finale la girandola di cambi permette di rivedere in campo Rino Gattuso, che mancava dai campi addirittura dal 9 Settembre.
La partita di stasera si è sviluppata in maniera del tutto simile alla precedente gara di Campionato contro il Lecce: Milan bravo a sbloccare il risultato nelle prime fasi di gioco e, poi, a premere sull' acceleratore alla ricerca del secondo. Dopodichè gestione del risultato basata sul possesso palla, che nella seconda parte della ripresa è stato però un pò farraginoso, grazie anche alla buona organizzazione del Parma. Archiviata brillantemente la trasferta del Tardini, ora i rossoneri sono attesi da un tour de force nelle prossime due settimane, le quali ci sapranno dire su quanti e quali fronti i ragazzi di Allegri saranno in grado di lottare: Martedì, come detto, il ritorno della gara di Coppa Italia, sabato (sempre alle 18) la Roma in campionato e poi Mercoledì 28 l' attesissima andata dei Quarti di Finale di Champions League contro il Barcellona. Infine, da segnalare la presenza in tribuna di Silvio Berlusconi, presenza che, in una trasferta di Serie A, mancava addirittura da una ventina d' anni. Ai cronisti che gli facevano notare la rarità dell' evento, il Cavaliere ha risposto laconicamente: "Sto studiando da presidente".
Nicolò Scotucci
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