Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 19 marzo 2012

NESSUNO SI VUOL PRENDERE IL TERZO POSTO


CON IL 2 A 2 ENTRAMBE LE SQUADRE ACCORCIANO DI UN PUNTO NEI CONFRONTI DELLA LAZIO CHE RIMANE COMUNQUE TERZA

Allo stadio Friuli è andata in scena la partita tra le due deluse della settimana dopo le eliminazioni dalle coppe. Con la sconfitta della Lazio a Catania il vincitore poteva raggiungere il terzo posto valevole per la Champions League. Ma tra i due litiganti il terzo gode e le due squadre non vanno oltre un pareggio che le lascia a ridosso dei biancocelesti ad una lunghezza di distanza.
CRONACA- Mazzarri lancia titolari Pandev e Dzemaili a scapito di Lavezzi e Hamsik, ancora provati fisicamente e psicologicamente dalle fatiche londinesi. Guidolin invece, oltre ad Isla e Basta, rinuncia anche ad Armero a favore di Pereyra e schiera Fabbrini di fianco a capitan Di Natale. I 3-5-2 speculari fanno sì che la maggior parte del traffico sia a centrocampo sopratutto nella zona centrale, con le fasce inizialmente poco sfruttate. La prima vera occasione della partita parla uruaguayano, con Cavani incapace di finalizzare un contropiede ben impostato da Gargano. Il Napoli crea qualche altro pericolo ad Handanovic ma a passare in vantaggio è proprio la squadra bianconera con Pinzi. Il centrocampista è bravo ad inserirsi al momento giusto anticipando De Sanctis sul bel cross di Fabbrini. Proprio il giovane fantasista toscano è il protagonista del ultimo quarto d'ora del primo tempo. Prima si fa ammonire per proteste dopo essere stato tartassato da Campagnaro, poi al 32' prova il “gol alla Del Piero” ma colpisce troppo d'esterno e la palla va fuori di molto. Si va quindi alla pausa con l'Udinese potenzialmente terza.
Il gioco riprende e i friulani trovano subito la rete dopo appena 6 minuti. E con chi se non con Totò Di Natale? L'azione è simile a quella del vantaggio con le uniche differenze che stavolta a fare il traversone è Pasquale e Pinzi riesce solo a beccare il legno, sulla ribattuta del palo il capitano è lesto a ribattere in rete. Doppio vantaggio e partita virtualmente chiusa. Ma nel calcio nulla è ovvio e a riservare soprese ci pensa l'arbitro Rocchi ammonendo per la seconda volta , e ingiustamente, Fabbrini. A questo punto Mazzarri ci crede e inserisce sia Hamsik sia l'oggetto misterioso Edu Vargas a scapito di Gargano e Britos. Al 72' sembra che la gara si possa riaprire: Domizzi colpisce con le mani in area, Rocchi non ha dubbi e fischia il rigore. Cavani si presenta sul dischetto ma la conclusione che ne esce è di quelle veramente oscene: rigore basso e centrale che Handanovic respinge tranquillamente. A questo punto sembra davvero tutto finito, ma il Matador si conferma una delle migliori punte a livello europeo. Prima gran gol su punizione (colpa anche della barriera che si sposta) e poi, a sei minuti dal termine, riaddrizza la gara firmando l'incredibile pareggio. Il Napoli a questo punto diventa anche ingordo e Mazzarri urla ai suoi di cercare la rete del sorpasso, ma l'Udinese si difende strenuamente, e la somma totale non cambia.

Merito ad entrambe le squadre che giocano una partita a viso aperto dando vita ad un bello spettacolo. Il Napoli ha pagato lo scotto di Londra soprattutto nel primo tempo, ma nella seconda frazione, reagendo da grande squadra, ha dimostrato di star lentamente somatizzando la botta europea. L'Udinese ha prevalso fino a quando il numero di giocatori in campo era lo stesso. L'espulsione di Fabbrini ha fatto arretrare troppo il baricentro friulano e ha tolto molta della fantasia  bianconera in campo. Per la Champions il discorso è ancora apertissimo: con tre squadre in due punti dieci giornate ancora da disputare tutto è ancora possibile.

Nicolò Smerilli

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