Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 25 marzo 2012

SUPER IBRA, CRAC THIAGO: LUCI E OMBRE NEL 2 A 1 ALLA ROMA


LA QUARTA DOPPIETTA DELL'ATTACCANTE SVEDESE REGALA IL MOMENTANEO +7 IN CLASSIFICA AI ROSSONERI, MA A TENERE BANCO E' L'INFORTUNIO DEL DIFENSORE BRASILIANO: OUT UN MESE

Da molti addetti ai lavori era stata definita la partita chiave dell' anno per il Milan e probabilmente, date le circostanze, non avevano tutti i torti: martedì eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Juventus, mercoledì prossimo la sfida stellare ai marziani del Barcellona e in mezzo una Roma alla caccia del terzo posto, senza dimenticare la solita infermeria di Milanello alquanto trafficata. Non poteva che scaturirne una gara intensissima dal primo al novantesimo minuto, decisa, manco a dirlo, dal solito Zlatan Ibrahimovic, giunto a 22 gol in campionato. Ma andiamo con ordine.

Schieramenti speculari per le due squadre. Luis Enrique è costretto a rinunciare, almeno dall' inizio, all' acciaccato Pjanic, e decide di sostituirlo con Marquinho; davanti capitan Totti a sostegno di Borini e Osvaldo. Dall' altra parte, Allegri davanti ha a disposizione solo Ibra e El Sharaawy, mentre dietro, accanto a Mexes, viene rischiato Thiago Silva, che accusa un problema alla gamba destra ma il cui provino pre-partita ha dato esito positivo. Primi 10 minuti fatali, però, al fuoriclasse brasiliano, costretto a chiedere il cambio a Zambrotta (con Bonera che passa al centro): gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione al flessore, stop forzato di almeno un mese e addio doppia sfida con i blaugrana.
La squadra rossonera, tuttavìa, non si scompone più di tanto e anzi prende in mano le redini dell' incontro, favorita da una Roma apparsa troppo attendista. Il primo, grosso pericolo per Stekelemburg arriva da una punizione di Ibrahimovic all' 11': botta di collo pieno e volo plastico dell' estremo difensore giallorosso ad alzare la palla sopra la traversa. Cinque minuti più tardi ci prova anche il Piccolo Faraone, ma il suo tiro al volo di destro finisce di poco al lato. E' un Milan che si muove molto e crea ancor di più, ma negli ultimi sedici metri manca sempre quel pizzico di cattiveria per sbloccare il risultato. Prova a a farlo al 41' nuovamente El Sharaawy (tra i più attivi) ma la sua conclusione a giro si stampa sul palo. A questo punto accade quello che non ti aspetti: la squadra giallorossa, che fino a quel momento aveva badato essenzialmente a contenere le sortite avversarie affidando la fase offensiva a sterili contropiedi, trova il vantaggio. Rimessa laterale sul fronte destro, Borini sguscia via a Muntari e mette al centro, Ambrosini respinge come peggio non potrebbe sui piedi di De Rossi che calcia a botta sicura verso Abbiati, sulla traiettoria si trova Osvaldo che in spaccata firma il vantaggio ospite.

Nella ripresa ci si aspetta un Milan a testa bassa a caccia del pareggio e invece è addirittura la Roma ad andare vicina al gol: retropassaggio per Abbiati che però si ritrova la palla sul sinistro e, per affrettare il rinvio, colpisce male e regala la sfera a Totti: il numero 10 giallorosso incredibilmente decide di affidarsi al suo celeberrimo cucchiaio, alto sopra la traversa. Occasione davvero colossale per il capitano romanista, che avrebbe potuto tranquillamente avanzare ulteriormente e scegliere una conclusione diversa. E' evidente che parte dei pensieri rossoneri sono già proiettati a Mercoledì, e chi ancora non se ne era convinto se ne capacita sul bolide di Marquinho all' 8'. Poi, di colpo, come accaduto nel primo tempo con l' inaspettato vantaggio della Roma, la partita cambia completamente e in un baleno il Milan trova il pareggio, su rigore: dopo una serie di rimpalli la palla arriva ad Ambrosini sul lato corto dell' area, cross in mezzo e palla intercettata con un braccio da De Rossi. Penalty netto che Ibra trasforma spiazzando Stekelemburg, ma la Roma protesta per un fallo su Heinze non fischiato. La rete scrolla di dosso ai rossoneri ogni tipo di impaccio e adesso gli uomini di Allegri attaccano a pieno regime. Prima, al 26', il portierone giallorosso (tra i migliori dei suoi) dice no a un diagonale di Ibrahimovic, poi due minuti più tardi si supera su un missile di Muntari, toccandolo quanto basta per mandarlo sulla traversa. E' il preludio al vantaggio rossonero che arriva al 38': lancio dalle retrovie per l' armadio svedese che supera con un sombrero Stekelemburg in uscita e poi appoggia in rete di testa, proteggendo la palla con la sua enorme stazza dall' arrivo di Kjaer, che pure piccolo non è. Quarta doppietta in Campionato, ventiduesimo sigillo: senza alcun dubbio l' uomo più decisivo che la nostra Serie A abbia conosciuto negli ultimi anni.

Dopo il triplice fischio, le sensazioni avute dalle due squadre non possono che essere positive. La Roma vista a San Siro è sembrata davvero una buonissima squadra: partita forse un po' troppo timorosa, ha preso coraggio alla distanza, aiutata anche dal vantaggio e, se solo fosse stata più cinica nelle occasioni avute nella seconda frazione di gioco, sicuramente staremmo qui a parlare di un altro risultato. L' impressione è che i ragazzi di Luis Enrique avrebbero certamente potuto dire la loro maggiormente nella corsa al terzo posto se solo avessero avuto più costanza di rendimento, ma adesso che anche l' allenatore spagnolo sembra aver capito come funziona il nostro calcio (sullo 0-1 fuori Totti e Borini, dentro Bojan e Pjanic - sostituzioni che non avrebbe mai fatto ad inizio anno) sicuramente ci sarà da divertirsi.
Per quanto riguarda il Milan, in questo momento gli uomini di Allegri danno davvero la sensazione di avere qualcosina in più rispetto ai rivali juventini: i rossoneri, nonostante su quattro scontri diretti l' abbiano spuntata solo una volta, partita dopo partita stanno dimostrando di avere un gruppo dalle qualità tecniche e umane davvero encomiabili, se è vero (come è vero) che sono ancora in corsa sui due fronti più importanti malgrado una rosa decimata dagli infortuni, anche se a questo punto non si può più parlare di sfortuna, ma di errori di valutazione nella preparazione fisica dei giocatori. Ed ora la supersfida di mercoledì con i campioni blaugrana, con un Thiago Silva in meno ma con i vari Nesta, Boateng e Robinho recuperati. Sperando che Ibrahimovic si trasformi in "Super Ibra" anche nella notte più importante.

Nicolò Scotucci

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