Idee fresche. Idee nuove.

Idee fresche. Idee nuove.
Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

mercoledì 14 marzo 2012

INTER "A LA MAISON". CHE BEFFA PERO'!

I NERAZZURRI DICONO "ADIEU" ALLA CHAMPIONS. INUTILE IL SUCCESSO PER 2-1 COL MARSIGLIA

Questa volta sono lacrime amare. L'Inter dice "adieu" alla Champions nel peggiore dei modi, beffata nel finale da un gol di Brandao. L'Immagine dei giocatori francesi che esultano soto la curva ospiti fa male ai tifosi nerazzurri che, nonostante tutto applaudono la "Beneamata", dopo una gara i cui i propri gioocatori hanno dato tutto quello che avevano.

CRONACA- Claudio Ranieri affida la missione qualificazione agli stessi undici di Verona, con Cambiasso ancora in panchina e Poli dal primo minuto. Attacco invece formato dalla coppia sudamericana Milito-Forlan sostenuti da Snejder. Deshamps invece, che arriva a Milano in crisi nera dopo quattro k.o consecutivi, propone rispetto all'andata, M'Bia a centrocampo e Remì in attacco.
I francesi cominciano subito forte intimorendo i nerazzurri, ma al primo affondo gli uomini di Ranieri vanno vicinissimo al gol. All'8' Zanetti sfonda sulla destra e mette dentro un pallone al bacio per Snejder. L'olandese  però trova l'incredibile risposta di Mandanda a strozzaargli l'urlo in gola. Tre minuti più tardi arriva un'altra clamorosa occasione da gol per l'Inter. Snejder trova in area Milito che da due passi ci va di petto, San Siro è già pronto ad esultare, ma Mandanda compie, se possibile, un intervento ancora più grande di quello su Snejder e tiene in piedi i suoi.
Passata la paura la squadra di Deschamps riesce ad alzare il baricentro e con il passare dei minuti a prendere in mano il pallino del gioco. Amalfitano e Azpilicueta sfruttano la superiorità su Nagatomo per sfondare sulla sinistra nerazzurra. I padroni di casa perdono brillantezza e lucidità, innervositi dalle continue sceneggiate dei francesi, intenzionati a perdere ogni secondo possibile. Si va al riposo.
Nella ripresa l'Inter sembra avere ben poca benzina nel serbatoio, ma il Marsiglia intende difendere lo 0-0 e nient'altro. Dopo 20' Snejder è costretto ad uscire per infortunio, entra Obi e si passa al 4-4-2. Gli uomini di Ranieri perdono il loro faro, ma più di cuore che di testa vanno in vantaggio grazie a Milito. Il "principe" insacca da pochi passi dopo una conclusione ribattuta del neo entrato Pazzini. Sembra il momento della svolta. San Siro si incendia, iniziando a credere nella qualificazione. Deschamp al 86' fa il cambio più azzeccato della sua carriera da allenatore. Toglie Remì e in vista dei supplementari, getta nella mischia Brandao.
Al 90' arriva la crudele beffa per i nerazzurri. Proprio il neoentrato brasiliano approfitta della dormita di Samuel e Lucio per bucare Julio Cesar. A San Siro cala il silenzio, i tifosi interisti sono increduli. Deschamps e tutta la panchina marsigliese salta di gioia. La ciliegina sulla torta beffarda la mette Pazzini, procurandosi e realizzando il calcio di rigore del 2-1.
La partita si chiude con la rete nerazzurra e i francesi ad esultare a dimostrare a tutti quanto a volte il calcio sia ingiusto.
L'inter dunque esce dalla Champions chiudendo probabilmente un ciclo che in cinque anni ha vinto tutto quello che c'era da vincere. A questo punto la palla passa a Moratti, che dovrà decidere se mantenere Ranieri fino a fine stagione o cambiare rotta fin da subito, affidando la squadra ad un traghettatore o al fresco esonerato londinse Andrè villas Boas. Tuttavia l'Inter di queste ultime uscite sembra seguire Ranieri, nonostante le scelte dell'allenatore romane non siano state sempre condivisibili, vedi il mancato ingresso di Alvarez una volta infortunatosi Snejder.
A mancare all'Inter comunque, oltre che il fiato, sono i giocatori. I vari Obi, Poli ecc.. non possono cambiare il volto di una partita  ne tantomeno quello di una squadra. La società di Corso Vittorio Emanuele in estate dovrà cambiare molto per rimediare a questa annata fallimentare, in cui , dopo anni, non arriverà nessun trofeo.
A questo punti ci viene da dire: " Au revoir Inter".

Davide Bernardi

Nessun commento:

Posta un commento