Idee fresche. Idee nuove.

Idee fresche. Idee nuove.
Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 29 luglio 2012

LA SPAGNA IN GINOCCHIO E NOI PAGHIAMO MESSI E C.RONALDO!!

LA GENTE PROTESTA IN PIAZZA, MENTRE PAGA PARTE DEGLI STIPENDI DI MESSI E CO.

Il paradosso ha dell'incredibile, da rimanere a bocca  aperta.
In questo periodo di crisi ed incertezza, dopo la notizia di Ibrahimovic che al PSG percepirà un ingaggio 90 volte superiore a quello del neoeletto presidente francese Francois Hollande, ecco che noi contribuenti europei dovremo "contribuire" appunto a pagare gli stipendi di C.Ronaldo, Messi e compagnia "calciante".

Il motivo di questo "scandalo" è molto semplice: lo 0,5 %  dell'enorme deficit pubblico spagnolo è rappresentato dai debiti delle squadre di calcio iberiche, pari a circa 6 miliardi di euro, di cui il 68% contratto dalle sole Barcellona, Real Madrid e Valencia.
 Banche come la Santander o la Bankia hanno già interrotto i trattamenti di favore per i club, come il tasso d'interesse fermo all'1,5 % ( ecco spiegate le affermazioni ripetute più volte da Adriano Galliani, dg del Milan, a proposito del calciomercato delle società spagnole: "hanno un sistema fiscale diverso").

Per risollevare la situazione del proprio stato e ricapitalizzare le proprie banche, il governo Rajoy ha appena ottenuto un "prestito salva-stato" di 100 miliardi di euro dall'FMI (Fondo Monetario Internazionale).
E' facilmente intuibile che questo denaro, proveniente in gran parte da noi contribuenti, servirà a risanare parte dei buchi di bilancio di un Florentino Perez piuttosto che di un Rosell di turno.

Giusto per entrare nel pratico e rendere più chiare le cose, ecco un paio di numeri: mentre in Spagna migliaia di persone scendono in piazza per protestare contro la nuova riforma Rajoy e 7 province su 17 autonome si sono già rivolte allo stato per chiedere aiuto, C.Ronaldo prende 13 milioni di euro l'anno, Messi invece "solo" 10,5.
 Mentre i vari pallonari navigano nell'oro, in Sagna il tasso di disoccupazione giovanile ha superato la cifra record del 50%.

Dopo tutto questo minestrone di ingiustizie, mentre a Puerta del Sol gli Indignados marciano con il viso coperto dalla maschera bianca di Guy Fawkes (V per Vendetta), ha fatto ancora più scalpore la notizia dell'imminente spesa da parte del Real Madrid di una trentina di milioni di euro per acquistare dal Tottenham, il croato Luca Modric, al quale noi dovremo pagare parte dello stipendio.
"E io paaago", diceva il buon Totò.

Davide Bernardi

martedì 17 luglio 2012

IL DIAVOLO (IN)VESTE..POCO!

IL MILAN SMANTELLA LA SQUADRA NELL'ANNO DEGLI ADDII. TIFOSI INFURIATI

Tante volte un presidente si può paragonare ad un sarto, ad uno stilista. Al termine di ogni stagione deve già pensare al vestito per l'anno successivo, cosa far indossare alla propria squadra.
Il procedimento è grossomodo sempre lo stesso: l'idea, che tipo di squadra creare, il disegno del vestito-gli uomini che compongano la squadra- ed infine il taglio, prima di passare alla cucitura.

Nel mondo della sartoria, e non solo, vige il detto "Cento misure e un taglio", tradotto: puoi pensare e ripensare quanto vuoi, ma una volta che tagli, tagli e tornare indietro non si può.
Guardando le mosse e le strategie di questi primi mesi di mercato del Milan, l'impressione è che in Via Turati abbiano saltato qualche passaggio nell'ideazione del vestito.

Con un colpo di forbice, la dirigenza rossonera ha tagliato di netto lo zoccolo duro della squadra.
Con i vari Seedorf, Inzaghi, Nesta, Zambrotta e Gattuso se ne vanno infatti gli ultimi esponenti del ciclo Ancellotti e in termini di numeri partono due difensori, due centrocampisti ed un attaccante.
Ad allungare la lista dei partenti ci sono anche Maxi Lopez, sbolognato senza pensarci troppo nonostante 6 mesi di buon livello in rossonero e come tutti sapete, Thiago Silva e con ogni probabilità Ibrahimovic.

La società ha motivato le cessioni con il guadagno-risparmio di 150 milioni, calcolati tra ingaggi e transazioni. L'altra faccia della medaglia però va guardata e quello che si vede mostra la perdita del miglior difensore al mondo e dell'attaccante che in due stagioni ha retto quasi da solo l'attacco rossonero.

Dire che i tifosi rossoneri siano infuriati e delusi è un eufemismo. Oltre alla partenza dei propri idoli, hanno visto arrivare giocatori tutt'altro che appetibili. I vari Costant, Acerbi e Montolivo infatti non sono nomi che portano gente allo stadio e che possono fare il salto di qualità.
A pesare sul giudizio dei tifosi c'è poi l'ennesima errata gestione dei campioni; dopo i casi Sheva e Kakà in passato, ancora una volta i tifosi sono stati prima illusi, con la notizia del rinnovo di Thiago e poi mortificati con l'aggiunta di Ibrahimovic nell'affare col PSG.

E' finita qui direte, macchè! La dirigenza rossonera ha avuto la bella pensata di aprire la campagna abbonamenti prima della cessione dei due top player ai francesi, così molta gente, rincuorata dal rinnovo del brasiliano ha speso più di 200 euro per assicurarsi un posto allo stadio la prossima stagione.
A voler spingere ancor più a fondo il dito nella piaga, ci sarebbe l'inspiegabile acquisto di Montolivo, dopo aver lasciato andare via la scorsa stagione con un grazie e arrivederci un giocatore del calibro di Pirlo, che a 32 anni ha dimostrato di essere ancora il migliore.

A furia di tagli il vestito, non sta venendo un pò troppo corto?!

Davide Bernardi