Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 19 novembre 2012

FIRENZE E AQUILANI: IL TRONO GIUSTO PER UN ASPIRANTE RE

DOPO UN CONTINUO VAGARE TRA INGHILTERRA E ITALIA, ALBERTO AQUILANI SEMBRA POTER SBOCCIARE DEFINITIVAMENTE A CASA DELLAVALLE

Che cos'hanno in comune Giancarlo Antognoni, Roberto Baggio, Manuel Rui Costa, Adrian Mutu e (da poco) Alberto Aquilani?
No non è il segno zodiacale nè il numero di scarpe, anche se in un certo qual modo sia le scarpe che il numero centrano. Ad accomunare questi grandi calciatori è, per dirlo alla Federico Buffa, un "dies de cuero blanco" (un dieci di cuoio bianco) su sfondo viola; il viola di Firenze, quello della Fiorentina.
Era dai tempi di Mutu che un dieci non incantava la Fiesole. Da ieri, dopo tre gol e due assist in due partite da titolare, "il principino" Alberto Aquilani sembra stia finalmente diventando re.

E si che lì lì per indossare la corona, il 28enne romano c'è stato più di una volta. Esordio in serie A a 18 anni, l'under 21 e un ruolo sempre più importante nella sua Roma, che dopo Totti e De Rossi lo adotta come nuovo figliol prodigo. La carriera sembra già in fase di decollo.
Poi però arrivano i primi importanti guai muscolari che lo tengono lontano dai campi; i problemi societari della "maggica" favorisco il suo passaggio al Liverpool nell'estate 2009 per circa 20 milioni di euro.
Ad Anfield il principino non trova mai un trono adatto a lui. Le solite condizioni fisiche precarie ed un difficile ambientamento in Premier, fanno si che l'esperienza in red non sia certo felicissima. Stagione conclusa col settimo posto del Liverpool e sole 19 presenze in campionato

Nell'estate 2010 torna in Italia, in prestito nella Torino bianconera che fu dei Savoia. Qui Alberto gioca bene la prima parte della stagione, sembra rinato e i muscoli sembrano lasciarlo stare (per una volta!). Poi viene risucchiato nel pessimo finale di stagione della Juve.                    
Anche qui un settimo posto, la società torinese non lo riscatta e in estate Aquilani cambia ancora.
Questa volta tocca alla Milano rossonera del Cavaliere. Il copione sembra incredibilmente ripetersi: un buon rendimento, qualità e sostanza, ma a gennaio Galliani gli comunica che, un pò per le difficoltà economiche un pò per le strategie di mercato, il Milan non potrà riscattarlo.

A giugno quindi il "principino" è costretto ancora una volta a cambiare dimora. Arriva a titolo gratuito a Firenze.Nella città gigliata Aquilani sembra veramente aver trovato l'ambiente per poter sbocciare definitivamente. Alberto rappresenta il simbolo di un mercato fatto dal duo Pradè-Macia in maniera esemplare, ponderato ed efficace, nonostante le risorse a disposizione non fossero spropositate. Rappresenta il simbolo di una squadra di giocatori rigenerati: Toni , Pizarro, Ljajic e Pasqual.

A Firenze Aquilani sembra aver trovato il trono giusto. A Firenze Aquilani può diventare grande, può diventare re.

Davide Bernardi
DavideBernardi6

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