Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

sabato 10 novembre 2012

VIDEO - SOLDADO SHOCK: IN CINQUE GIORNI DUE CLAMOROSE FOLLIE

L'ATTACCANTE E CAPITANO DEL VALENCIA IN MENO DI UNA SETTIMANA PROTAGONISTA DI DUE EPISODI INCREDIBILI ED INSENSATI


O’ Soldado sciroccato”. O, se preferite, “o’ Soldado sciagurato”. Calza proprio a pennello, in questo caso, la ripresa del titolo di una delle più celebri canzoni in lingua napoletana, sperando che colui che la compose, il poeta Aniello Califano, non si rivolti troppo nella tomba per l’accostamento. Calza a pennello, si, se concentriamo il nostro pensiero sul centravanti e capitano del Valencia Roberto Soldado, che in una sola settimana si è reso protagonista di ben due gesti folli e clamorosi. 

E’ andato fuori di matto, ha perso il senno Soldado, per forza, è inevitabile. Perché altrimenti non si spiegherebbe come possa essere arrivato a compiere delle sciocchezze simili. Per carità, chi segue il calcio e chi lo ha praticato nella sua vita sa che a volte pressione e trance agonistica, uniti a rabbia e delusione per una giornata storta e particolare, possono giocare brutti scherzi. Possono far saltare i nervi e causare delle reazioni, che tuttavia non possono essere tollerabili se sfociano poi in qualcosa di più di un semplice litigio o diverbio. Come in questa circostanza, in cui l’attaccante ex Real Madrid ha chiaramente esagerato nel suo comportamento, a maggior ragione privo di alibi se consideriamo un brutto precedente che già macchiò la sua carriera calcistica: nel 2008, quando ancora militava nel Getafe, si fece espellere per una testata rifilata al difensore e suo connazionale Carlos Marchena.

Analizziamoli allora i due episodi incriminati. Il primo risale ad una settimana fa, allo scorso weekend di Liga spagnola. Siamo alla decima giornata, al “Mestalla” di Valencia va in scena lo scontro tra i padroni di casa e l’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone, ancora imbattuto finora in questa stagione e primo in classifica insieme al Barcellona. Il match si mostra fin da subito molto tattico e bloccato, oltre che abbastanza cattivo (a fine gara il taccuino dell’arbitro Teixeira annoterà otto cartellini gialli ed uno rosso). Protagonista assoluto dell’incontro e della vittoria finale della sua squadra per 2-0 è, nel bene e nel male, proprio lui, il numero 9, Roberto Soldado: suo il gol dell’1-0 al ventesimo del primo tempo, con una girata al volo di destro semplicemente fantastica, che conferma ancora una volta la grandezza e il valore del giocatore (mai messi in dubbio); suo, allo stesso tempo, anche il gesto peggiore della serata, un gesto sciagurato e vergognoso, tanto inaspettato quanto violento. Vittima sacrificale in questo caso il fenomeno colombiano Radamel Falcao, che intorno al quindicesimo minuto, ancora sul punteggio di 0-0, è costretto, per colpa di una scarpata in viso, ad uscire dal campo col volto mezzo insanguinato, per poi rientrare e giocare di fatto l’intero match con una vistosa fascia rossa a coprirgli la fronte. Un pestone selvaggio quello di Soldado, naturalmente non visto dall’arbitro e ,di conseguenza, non sanzionato. Un pestone che, a fine gara, lo spagnolo dichiarerà non voluto e casuale, anche se francamente le immagini sembrano inequivocabili. Chissà, Soldado avrà pensato che fosse l’unico modo per fermare El Tigre…guardate voi stessi come lo ha ridotto…e pensare che Falcao gli stringe pure la mano!



La seconda “prodezza” di questa nera settimana, invece, trova luogo e spazio nell’ultimo turno di Champions League appena giocato, che ha visto il Valencia regolare un po’ a fatica i bielorussi del Bate Borisov per 4-2. Anche stavolta, prima di realizzare la sua solita rete personale, curiosamente ancora intorno al quindicesimo minuto e con il punteggio fissato sullo 0-0, il bomber iberico perde la testa e, all’improvviso, scaglia con forza un pugno nello stomaco del terzino sinistro del Bate, Maksim Bordachev. Il motivo della reazione non si capisce molto bene, sta di fatto che la recidività dello spagnolo lo condanna in ogni caso. Due indizi d’altronde fanno una prova, soprattutto se raccolti in soli cinque giorni. Forse bisognerebbe richiamarlo un attimo alla calma, in Spagna direbbero: “Chico, se necesita un poco de manzanilla”. O camomilla, come direbbe la mia nonna.


Dario Di Noi
@DarDinoRio



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