Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 5 novembre 2012

JUVE: TRE SCHIAFFI CHE DEVONO SERVIRE

IL TONFO CON L'INTER DEVE FAR RISVEGLIARE LA FAME E L'AGGRESSIVITA' CHE L'ANNO SCORSO HANNO CONTRADDISTINTO I BIANCONERI

Dopo 49 risultati utili consecutivi, la Juve ha perso la sua imbattitbilità in campionato. E lo ha fatto nel modo più crudele: in casa, prendendone tre dalla rivale per eccellenza, che in un solo colpo (anzi tre!) si è portata ad una sola lunghezza proprio dai bianconeri, facendogli perdere un pò di quella montagna di sicureza accumulata da una anno a questa parte.
Sabato sera i bianconeri sono stati sorpresi e messi in difficoltà dal modulo "spensierato" e dall'aggressività dell squadra di quello che se non "Special Two", a Milano sta diventando il "figlio adottivo" dell'indimenticato Josè.
 Mai come contro i nerazzurri la Juve è apparsa imprecisa e frettolosa, a tratti nervosa a causa dell'atteggiamento dell'Inter. Ancora una volta si sono viste le solite difficoltà in zona offensiva degli avanti bianconeri, questa volta frustrate dall'opposta efficacia degli avversari.
Come sempre giornalisti e giornali hanno sprecato fiumi di parole e d'inchiostro a sottolineare la mancanza dell'ormai "nauseante" Top Player: Bendtner è un buon giocatore che può tornare utile, ma non è quello che può sostituire Vucinic nè quello che può risolverti partite così complesse.

Diciamoci la verità e guardiamo in faccia la realtà: il problema principale della Juve non è l'attaccante. Va bene, le lacune ci sono, ma anche l'anno scorso in avanti i bianconeri non avevano una stella eppure hanno vinto e convinto ugualmente.
Il vero vuoto i bianconeri ce l'hanno in panchina. Sabato Stramaccioni ha preparato e vinto la partita presentando una squadra prima "insolente" e poi capace a sfruttare, con l'inserimento di Guarin, la perdita di lucidità dei bianconeri.
La Juve invece a bordo campo aveva Alessio, bravo e diligente, ma pur sempre un burattino. Non aveva Antonio Conte, l'uomo che ha creato questa squadra, in grado di spronarla negli spogliatoi e addirittura di guidarla nelle singole azioni.

I bianconeri hanno bisogno di ritrovare la fame del suo condottiero, quella dell'anno scorso insomma. Raramente quest'anno l'hanno messa in mostra: il primo tempo con la Roma e i primi 15' minuti proprio con l'Inter.
Nelle altre occasioni gli uomini di Conte sono stati quasi sempre padroni della partita, soffrendo però qualcosa di troppo (vedi Siena e Bologna).
Ad attendere la Juve, ora c'è un filotto niente male: dopo il Pescara in trasferta, toccherà a Lazio in casa, Milan fuori e derby col Toro, inframezzati dalle gare di Champions con Nordsjaelland e Chelsea.
A Vinovo faranno bene a capire che i tre schiaffi di sabato DOVRANNO solo fare bene; dovranno servire a riaccendere la fame della passata stagione, dovranno riportare concentrazione ed attenzione al massimo.
Mercoledì in ballo c'è una stagione, la Juve dovrà tornare a ballare. Per tutti i 90 minuti però.

Davide Bernardi
@DavideBernardi6

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