TORNA A DISPOSIZIONE DI CONTE SIMONE MR VERSATILITA' PEPE. CONTE POTREBBE SPERIMENTARE UN NUOVO MODULO
In questi due anni a Torino, Antonio Conte abbiamo imparato a conoscerlo bene. Abbiamo capito che all'interno del lessico calcistico, la parola "versatilità" è una delle sue preferite.
Arrivò alla corte della Vecchia Signora con un'idea ben precisa: il 4-2-4. Tutti a chiedersi chi sarebbero stati gli esterni, fondamentali per la riuscita di quel modulo. Krasic se si applica? Pepe se non va allo Zenit? L'incognita Giaccherini? Un eventuale colpo di mercato?
Alla fine esplose Vidal e il tecnico salentino passò al 4-3-3, dove Simone Pepe ebbe un ruolo fondamentale.
Dopo alcuni mesi Conte cambiò modulo sfruttando al meglio la duttilità di Giaccherini, abilissimo negli inserimenti e quindi sfruttato più da incursore centrale che non da esterno.
Veniamo al mercato. La Juve vince lo scudetto e in estate deve costruire una squadra da Champions. Gli acquisti sono ponderati e calcolati nel minimo dettaglio da Marotta: tutti giocatori versatili. Pogba può fare tutti i ruoli di centrocampo. Asamoah scoperto ala. Isla duttile sia a centrocampo che in difesa, Giovinco utilizzabile sia da trequartista che da seconda punta. Caceres centrale e/o terzino.
In questo inizio di stagione Conte si è sempre affidato, almeno inizalmete al 3-5-2, ma da domenica prossima non sorprendetevi se in casa bianconera si presenteranno delle novità tattiche. Dopo alcuni mesi è tornato infatti disponibile Simone Pepe.
Il giocatore romano, infortunatosi nello scorso Trofeo Tim (lesione di primo grado del muscolo semimembranoso della coscia sinistra), tra ricadute e processi è fermo da luglio. In settimana ha segnato sia con la Primavera che in amichevole con la prima squadra.
Con lui a disposizione, per la Juve si aprono nuovi scenari; l'ex Udinese infatti potrebbe essere la chiave tattica per rispolverare l'indimenticato 4-3-3. Conte potrebbe schierarlo terzo a sinistra nel reparto avanzato, sfruttando così l'abilità di Pepe nel rientrare e calciare nella fase offensiva e quella di ripiegare per dare una mano al centrocampo, in quella difensiva.
Con la spinta dell'esterno juventino e quella di Lichtsteiner o Isla, la Juve assumerebbe a tratti un 3-3-4. Schierando Chiellini a sinistra infatti, Conte non rinuncerebbe alla costruzione di Bonucci e potrebbe attaccare davvero con quasi tutto l'organico. Insomma un 4-3-3 mutevole a seconda delle situazioni.
Problemi di adattabilità non ce ne sarebbero; quasi tutti i giocatori della Juve sono in grado di rivestire più ruoli. Pepe in particolare, nel corso della sua carriera ha fatto l'esterno, la seconda punta a Udine, il terzino l'anno scorso contro il Catania in casa e, sempre nella scorsa stagione, l'interno di centrocampo nel 3-3 del San Paolo a Napoli.
Nel momento più importante, la Juve potrebbe aver ritrovato la chiave che apre la porta più importante.
Davide Bernardi
@DavideBernardi6
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