Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

mercoledì 29 agosto 2012

GIOVANI ALL'ESTERO E ULTRA-TRENTENNI IN CAMPO: LA MIOPIA DELLE SQUADRE ITALIANE!

SAMUELE LONGO E' L'ULTIMO BABY TALENTO VOLATO (IN PRESTITO) ALL'ESTERO

La miopia -premettendo che vi scrive lo fa per super esperienza- è una sensazione strana. Noiosa. Brutta.
Nel migliore dei casi i contorni degli oggetti appaiono poco nitidi, altrimenti il rischio è quello di andare a sbattere il muso contro il palo di turno.
Tutto è sfocato. Sgrani gli occhi, ti sforzi, ti concentri, ma continui a non vedere.
Ecco, probabilmente non c'è disturbo migliore per spiegare il problema delle società italiane, che pur impegnandosi, non vedono le cose ( i giocatori) se non quando ce le hanno davanti.

D'altronde, che le giovani promesse italiane scappino dal nostro paese per trovare fortuna all'estero non è certamente una novità.
Ormai sempre più spesso ragazzi di prospettiva esportano oltralpe le proprie conoscenze e competenze, quasi mai valorizzate dalle (brutte) abitudini del nostro stivale.

Con il passare del tempo questa tendenza ha finito inevitabilmente per colpire anche il nostro calcio.
L'aspetto davvero sconcertante però, è che in piena crisi economica, la soluzione più immediata e al contempo di maggior prospettiva per far tornare il nostro sistema "pallonaro" al vertice, sarebbero proprio i giovani!
Tuttavia, nonostante quella della gioventù non sarebbe una via così tortuosa da intraprendere, sono ormai sempre di più le società che, proprio per il suddetto problema di vista, fanno emigrare giovani talenti continuando ad affidarsi a ultra-trentenni, che già al tramonto della carriera riescono ancora a scucire fior di milioni ai nostri club.

Apripista dei giovani emigranti fu Mario Balotelli, che dopo aver rotto con l'ambiente interista fece le valige per andar a far fortuna nella Manchester petro-milionaria.
Da SuperMario a Verratti e Borini (senza dimenticare i vari G.Rossi, Macheda, Sala..) il passo è breve e il problema sempre lo stesso.

L'ultimo ragazzo prodigio a salire su un aereo destinazione Spagna è Samuele Longo, baby attaccante dell'Inter volato in prestito all'Espanyol, con la speranza che faccia come Coutinho.
E' vero, la formula del trasferimento è solo temporanea, ma che in Italia non ci sia stata una squadra pronta ad investire su un giovane di talento come lui è davvero scandaloso.
Che senso ha affidarsi a giovani allenatori come Ferrara, Stroppa e Stramaccioni se poi a disposizione gli si mettono giocatori come Elvis Abbruscato, Meggiorini o Di Michele??!

La cosa che veramente lascia di stucco è il fatto che nonostante gli esempi ci siano, nessuno sia in grado di seguirli. Lo stesso Siena che ha mostrato a tutti come, dando fiducia ai giovani ( Destro) i campionati si finiscano in tranquillità e, al momento della cessione, le casse si riempiano, ha preferito buttarsi su Erjon Bogdani, nato nell'aprile del 1977!

In Germania decisero di puntare sui settori giovanili dopo che la più grande azienda televisiva tedesca fallì, privando quasi tutte le squadre dei proventi dei diritti tv. Il risultato ce l'abbiamo tutti sotto gli occhi: Italia superata nel ranking UEFA e giovani talenti come Reus, Goetze e Ozil.

Dobbiamo aspettare tanto anche noi?

Davide Bernardi

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