Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 10 marzo 2013

L'EDITORIALE DI PADOVAN: L'INTER CROLLA, LA CORSA AL TERZO POSTO È APERTISSIMA

CADONO INTER E LAZIO, IL TERZO POSTO E' ANCORA RAGGIUNGIBILE PER TUTTI

Non so se sia più grave la crisi di Stramaccioni, quella di Mazzarri o la mia.
Dopo l’illusione di Catania, di saper domare almeno i secondi tempi, l’Inter ha perso prima a Londra e poi in casa con il Bologna: due sconfitte in tre giorni equivalgono ad un tracollo, visto che l’Europa League è compromessa e il terzo posto si allontana.
Continuando così l’Inter può arrivare sesta. Colpa dell’allenatore? Anche, ma prima di lui la responsabilità è dei dirigenti che non dirigono e soprattutto forniscono giocatori molto costosi, ma poco utili. Quando Moratti sostituirà lo sprezzante Branca, sarà sempre troppo tardi.

Il Napoli perde a Verona contro il Chievo e patisce l’allungo della Juve a tempo scaduto: da -7, che era già un ritardo pesante, a -9, che poi sarebbero -10. Quasi un disastro.
Cavani non segna neanche su rigore, ma il problema è che la squadra si è piantata, va più lenta di quando giocava le gare infrasettimanali di Europa League, sono scomparse le idee di gioco, non c’è un modo per determinarsi lo spazio davanti.

La mia crisi è strettamente correlata a quella dei napoletani: avevo previsto che avrebbero battuto la Sampdoria e l’Udinese raccogliendo sei punti, invece ne hanno fatti due. Allora ho dato per scontato che con il Chievo ne avrebbero colti tre, avvicinando addirittura la Juve che, sempre secondo me, non avrebbe battuto il Catania. Non per altro, ma perché dopo la Champions le capita sempre di avere difficoltà.
Va da se che guardando i risultati ne ho azzeccate poche e limitandosi alle prestazioni, ancora meno. Adesso sì il campionato lo può perdere solo la Juventus se si spolmona in Champions e perde qualche scontro diretto. Ma un Napoli così non arriva nemmeno secondo.

Con la Juve che pareggiava, ho pensato per mezzo pomeriggio che potesse rientrare il Milan: nove punti (ora sono undici) erano tanti, ma non troppi per chi avesse Galliani come plenipotenziario e contemporaneamente vice-presidente di Lega. Allegri ha fatto i miracoli, ma Galliani ha moltiplicato i favori.

La Lazio, battuta a domicilio dalla Fiorentina, ha perso il suo effetto sorpresa. E’ la solita storia: da Reja a Petkovic sembra sempre che i biancocelesti debbano spaccare il mondo e poi, al massimo, finiscono in Europa League. Quella, però, la giocano seriamente al contrario delle altre italiane.
Forse di fronte ad una Fiorentina così brillante la Lazio avrebbe perso ugualmente, di sicuro però si fa fatica a sostenere due impegni ravvicinati (e lo stesso discorso vale per l’Inter).
Il terzo posto è lì, buono per tutti i gusti, neanche la Roma può dirsi esclusa. Peseranno gli scontri diretti e le energie residue.

Giancarlo Padovan
@Gia_pad

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