Quella partita, entrata nella storia, segnò il punto più alto dell'Avanguardia Futbolistica colombiana: Valderrama, Iguita e Asprilla erano solo alcuni degli interpreti di un gioco che univa la zona sacchiana alla fantasia sudamericana.
I Cafeteros si presentarono ad USA '94 per vincere. Come andarono le cose lo sappiamo bene: ultimi nel girone con Romania, Svizzera e Stati Uniti e il difensore Escobar ucciso al ritorno in patria, per l'autogol che di fatto sancì l'eliminazione dei colombiani. Quello fu l'inizio della parabola discendente dell'Avanguardia Futbolistica.
Dopo un letargo di quasi ventanni, in cui l'unico squillo è stata la vittoria in coppa America nel 2001 ( per intenderci, la partita in cui Martin Palermo fallì tre calci di rigore) i cafeteros sembrano essere tornati.
Una nuova generazioni di talenti, guidati da un maestro del calcio sudamericano giovanile come Josè Pekerman, si sta piano piano guadagnando un posto a Brasile 2014. Le ultime due vittorie sono arrivate con le più quotate Uruguaile in casa e Cile in trasferta
Un 4-2-3-1 mobile e attento, formato da giocatori di assoluto valore: Zapata, Yepes e Zuniga in difesa, Guarin e Macnelly Torres in mezzo e davanti i ragazzi terribili Muriel, James Rodriguez e Theo Gutierrez dietro alla stella Falcao Garcia.
Forse non andranno in Brasile per vincere, ma una cosa è certa: i cafeteros sono tornati!
Davide Bernardi
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