Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

venerdì 14 settembre 2012

PREZZI ALLE STELLE E STADI FATISCENTI: CROLLANO GLI ABBONAMENTI DELLA SERIE A!

CALANO VISTOSAMENTE LE DUE MILANESI, IL NAPOLI E LA LAZIO, CRESCONO SOLO ROMA E JUVE

I dati parlano chiaro: a parte qualche eccezione, gli abbonati allo stadio del nostro calcio sono in vistoso calo.

Escludendo ovviamente le neopromosse e la Juve campione in carica, che ha esaurito le 27 mila tessere disponibili, nella nostra serie A l'unica società ad aver alzato l'asticella abbonamenti è stata solo la Roma, grazie alla ventata di entusiasmo portata da Zeman.
La società di Pallotta è riuscita ad aumentare le cifre della passata stagione di ben 9'000 tessere.

Esattamente opposto è invece il trand delle due milanesi: se preoccupa già il -6000 dell'Inter, sa di vero fallimento il calo da 31 mila a 22 dei rossoneri.
Vistosa perdita anche per il Napoli (da 15 a 10) e per la Lazio di Petkovic (Da 21 a 17).

I motivi di queste perdite sono facilmente individuabili: la crisi economica ha costretto molti tifosi a rinunciare alle spese superflue; la scelta poi, di alcune società di rincarare il prezzo delle tessere ha scoraggiato i fan ancora indecisi.

A non incentivare la gente a sottoscrivere abbonamenti costosi come quelli del nostro calcio, ci si mettono anche strutture vecchie e non all'altezza di quello che vuole essere chiamato spettacolo.

Ad eccezione dello Juventus Stadium, in Italia non c'è piu' uno stadio all'altezza.
Addirittura vergognosa la situazione di alcuni impianti come il San Paolo di Napoli, dove quella di "campo di patate" è molto piu' di una metafora.
Inutile gridare allo scandalo e al complotto se manifestazioni internazionali come gli europei vengono affidate a Polonia e Ucraina e la nostra candidatura viene ignorata. Con impianti del genere, è il minimo!

Altro fattore importante nell'analisi di questo generale calo degli abbonamenti è la TV.
 La questione dei diritti e dei soldi che portano i diritti ha condizionato non poco il calendario, spezzettandolo all'inverosimile e il calcio in generale, trasformandolo sempre piu' in sport da seguire in poltrona.

Fa pensare il fatto che nonostante prezzi molto superiori, gli stadi inglesi siano sempre pieni.

Prezzi alti, stadi fatiscenti e dittatura della tv: cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia!

Davide Bernardi


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