Idee fresche. Idee nuove.

Idee fresche. Idee nuove.
Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

martedì 19 giugno 2012

1952: STALIN SCIOGLIE IL CSKA DOPO UNA SCONFITTA SOVIETICA

DOPO UNA SCONFITTA DELL'U.R.S.S CON LA JUGOSLAVIA, STALIN DECIDE DI SCIOGLIERE IL CSKA, LA SQUADRA DELL'ESERCITO

Per la serie "Forse non tutti sanno che..", oggi DiscoveryFootball, grazie alla mitica Delorean di "Ritorno al Futuro", vi riporta indietro nel tempo di ben 60 anni.
La destinazione del nostro viaggio è la Russia, o meglio l'U.R.S.S, in piena guerra fredda, quando l'Europa e il mondo erano spaccati a metà da un muro, all'epoca ancora invisibile, che divideva due universi diametralmente opposti.

Il motivo di questo viaggio ve lo spieghiamo subito. Vogliamo raccontarvi di quando Stalin, statista sovietico, decise di sciogliere il blasonato club del CSKA Mosca, dopo che l'U.R.S.S perse un incontro con la Jugoslavia dell'odiato rivale Tito.

Dopo una rapida diffusione nel primo decennio del '900, il calcio divenne un forte motivo di propaganda, ma al contempo di dibattito in Unione Sovietica. Nel fresco governo bolscevico, alcuni "deploravano" questo nuovo sport di origine inglese come simbolo del mondo borghese e capitalista, altri invece lo apprezzavano per le qualità "collettive".
Nel 1924 la rivista Krasnyi Sport ('Sport Rosso') a proposito del calcio scriveva: "Si tratta di un gioco collettivo, che educa lo spirito di guppo, la fermezza, la determinazione e la destrezza",- ma aggiungeva anche -  "Tutte queste qualità sono fondamentali per ogni soldato dell'Armata Rossa e per ogni cittadino, che deve essere pronto in ogni istante a scattare armi in pugno a difesa delle proprie conquiste".

Con queste premesse, non è difficile immaginare come molti dei club russi nati in quegli anni fossero "militarizzati"; tutte le Dinamo erano controllate e formate dai membri del KGB, la polizia segreta, mentre il CSKA da quelli dell'esercito. Si Salvava solo la gloriosa Spartak Mosca.

Dopo i contrasti del 1949 tra Stalin e Tito, dittatore della Jugoslavia, l'incontro alle Olimpiadi di Helsinki del 1952, proprio tra U.R.S.S e Jugoslavia, sapeva molto più di una semplice partita di calcio.
Per i giocatori di entrambe le squadre l'ordine era uno solo: vincere!
Probabilmente schiacciati dalla pressione mediatica che quella partita comportava, i sovietici al 14' del secondo tempo perdevano 5-1. Immaginandosi già in Siberia, trascinati dall'attaccante Bobrov (3 gol), i russi si rialzarono fino al 5-5 finale. A quel tempo i supplementari non esistevano, così le due squadre si scontrarono nuovamente a distanza di  due giorni .
Dopo il vantaggio iniziale del solito Bobrov, i sovietici subirono un roboante 3-1 .

Al ritorno a Mosca, giocatori e allenatore furono tormentati, additati e squalificati. Stalin decise addirittura di sciogliere il CSKA Mosca, che comprendeva gran parte dei giocatori della nazionale sovietica.
I rossoblu di Mosca poterono comunque tornare a giocare dopo appena un anno, complice anche la morte di Stalin, avvenuta nel marzo del 1953.

Davide Bernardi



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