Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 25 giugno 2012

"LESSON" NUMBER ONE: THIS IS FOOTBALL!

GLI AZZURRI DOMINANO UN'INGHILTERRA CATENACCIARA PIU' CHE MAI, PASSANO AI RIGORI E CONQUISTANO LA SEMIFINALE

Lezione di calcio. Aula: Stadio Olympiskiy di Kiev. Docente: Italia di Cesare Prandelli. Studenti del corso: Inghilterra di Roy Hogdson.
Alla faccia di tutti i gufi e dei boia che nei giorni passati avevano condannato gli azzurri dopo l'uscita non brillantissima con l'Irlanda del Trap, la truppa di Prandelli fa vedere ai sudditi della regina Elisabetta, cosa significhi governare su un rettangolo verde.

I ruoli si capovolgono finalmente. Da sempre additati dai sappientoni d'oltremanica come catenacciari, ieri agli Inglesi la palla l'abbiamo fatta vedere per i primi 20 minuti, poi come dei prestigiatori l'abbiamo fatta sparire. L'inghilterra, come per altro aveva già fatto vedere con l'Ucraina, è solo in grado di difendere in 10 e ripartire veloce una volta recuperata palla. La truppa di Hogdson sembra il Chelsea campione d'Europa, arroccato dietro pronto a sfruttare le poche occasioni che vengono fuori.

L'Italia annichilisce i britannici a centrocampo, nel salotto del thè, dove il calcio si costruisce e si inventa. Il confronto non sarebbe nemmeno da fare. Gerrard, lasciato troppo solo dall'inconsistente compagno di reparto Parker,  non può sostenere il fraseggio degli azzurri.  A fare i leoni in mezzo al campo sono Marchisio, Pirlo, De Rossi e Montolivo.
I numeri sono impressionanti e a leggerli, il colore già biancastro degli inglesi impallidisce ancor di più. 68% del possesso palla, 89% di passaggi riusciti. Pirlo tocca 171 palloni, Gerrard solo 57, i passaggi riusciti dello juventino sono 98, quelli del capitano inglese solo 22.

Gli azzurri sono quadrati come non mai, al 1' del secondo tempo, nonostante il risultato sia ancora sullo 0-0, la partita sembra già finita. Gli Inglesi non riescono a superare la metà campo. Al di là dei soliti tre giganti a centrocampo, la presenza di Montolivo è determinante. Collante tra centrocampo e attacco molto più dinamico di Thiago Motta, il fresco milanista è bravo a sostenere Cassano, non freschissimo ieri sera, e a dare una mano ai compagni di reparto sia nella fase di pressione che in quella di costruzione.

Unica nota negativa della serata è stata quella di non aver chiuso la partita nei 90' regolamentari. Due pali e tanta imprecisione ci hanno costretto a 120 minuti più rigori di sofferenza e di fatica ,che si faranno sicuramente sentire nell'ormai classica semifinale con la Germania, in quello che sarà sentito come un revival del 2006.

E pensare che ad un certo punto abbiamo anche pensato di averla persa questa partita. Montoilivo sbaglia il secondo rigore della serie, Rooney segna. Inglesi avanti 2-1.
Poi però arriva il turno di Andrea Pirlo, mai banale. A dodici anni di distanza "Trilli il campanellino" -come l'ha ribattezzato Carlo Pellegatti- rispolvera "Er Cucchhiaio", umilia Hart e ridà entusiasmo agli azzurri. Il fine è semplice: Nocerino e Diamanti trasformano, i due Ashley ( Young e Cole) no. Azzurri in semifinale, inglesi all'areoporto per tornare in patria.

Sorry men, THIS IS FOOTBALL!

Davide Bernardi

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