Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 10 dicembre 2012

EDITORIALE: POKER MILAN, TORO MATATO. CHE RUMORE FA LA CONTINUITA’…?

TERZA VITTORIA CONSECUTIVA IN CAMPIONATO PER I ROSSONERI: DOPO UN BRUTTO PRIMO TEMPO, LA SQUADRA DI ALLEGRI DILAGA NELLA RIPRESA CONTRO UN TORO TROPPO DISTRATTO
C’era un termine finora pressoché sconosciuto in casa Milan: continuità. Termine che la squadra rossonera sta provando ad inserire nel vocabolario della finora deludente stagione 2012-13 grazie ai 3 successi consecutivi ottenuti. Gli ultimi 3 punti giungono da Torino, sponda granata: i primi tempi rossoneri (Juve a parte) non sono mai stati il punto forte della squadra di Allegri, che anche contro gli uomini di Ventura ha faticato e non poco a creare gioco e palle gol (quanto ha pesato l’assenza di Montolivo…) e ha concesso a Santana il punto dell’1-0 grazie all’ormai consueto omaggio primotempistico, stavolta firmato Nocerino.
Un primo tempo avaro di emozioni da ambo le parti, che viene ravvivato dall’incredibile retropassaggio errato del numero 8 milanista e dal pareggio, giunto 12 minuti più tardi, firmato da un Robinho inguardabile per mezz’ora, ma capace di rimettere in carreggiata i suoi con un gol capolavoro: finta di corpo che manda al bar Darmian e puntata di sinistro che si insacca sotto la traversa. Prima frazione di gioco segnata anche dal brutto infortunio occorso a De Jong: tendine d’achille saltato, stagione finita. Un grosso e doveroso in bocca al lupo al numero 34 rossonero per una pronta guarigione.
Il pareggio giunto a pochi minuti prima dell’intervallo galvanizza il Milan, che nella ripresa torna in campo con tutt’altro spirito. E alla prima azione fa centro: cross di El Shaarawy dalla sinistra, smanacciata debole di Gillet e tap-in di testa vincente di Nocerino, che con il suo primo gol stagionale riscatta il clamoroso errore commesso in occasione del vantaggio granata. Rimonta completata e Torino psicologicamente K.O.: passano altri 10 minuti e Pazzini, dopo un’insolita e indisturbata cavalcata di 30 metri verso la porta di Gillet, si libera in modo dubbio di Masiello in area di rigore e scarica un gran destro sul primo palo, trafiggendo per la terza volta il portiere granata e chiudendo virtualmente la partita.
Il Toro non c’è più, nemmeno difensivamente: Pazzini va vicino alla doppietta, servito al bacio da un ottimo De Sciglio, con un imperioso colpo di testa che si stampa sulla base del palo; Emanuelson prova invece un sinistro a giro dai 30 metri che colpisce la parte alta della traversa. Il punto esclamativo sul match lo mette il solito ineffabile Stephan El Shaarawy, sfruttando un’incredibile papera di Gillet ed insaccando a porta vuota il quarto sigillo rossonero di giornata: tredicesimo centro in campionato per il Faraone, sempre più capocannoniere della Serie A.
Negli ultimi 10 minuti il Milan sparisce, lasciando campo al Toro che trova, con orgoglio, il gol del 2-4 con una bella torsione di testa di Rolando Bianchi, colpevolmente lasciato libero da Mexés. I granata tentano l’arrembaggio finale senza successo, reclamando per un rigore non concesso: il tocco con il braccio di Ambrosini c’è, ma  è involontario e la distanza non sembra essere tale da concedere il tiro dagli 11 metri. Finisce 2-4.
All’Olimpico di Torino si è visto un Milan nel complesso convincente, bravo a raddrizzare una partita inizialmente in salita grazie ad un errore clamoroso e certamente evitabile. L’imperativo per i prossimi match sarà non concedere più primi tempi agli avversari, cercando di imporsi fin da subito e mantenendo alta la concentrazione in fase difensiva: alcuni cali possono essere fatali, e partire a handicap non è mai ovviamente una buona idea …
Ha pesato e non poco l’assenza di Montolivo, ormai vero e proprio perno del centrocampo rossonero, la cui qualità sta diventando essenziale per la squadra di Allegri. Giusta e particolare menzione invece per Giampaolo Pazzini (la cui candidatura a prima punta titolare era già stata ampiamente caldeggiata nei nostri precedenti editoriali), probabilmente il migliore in campo: ha lottato su ogni pallone,ritrovato il gol e colpito un palo. Merita la riconferma.
Domenica prossima, in occasione del 113° compleanno del Milan, arriverà a San Siro il Pescara di Bergodi, reduce dal successo interno contro il Genoa: regalarsi 3 punti sarebbe l’idea migliore, quanto dare continuità agli ultimi risultati raggiunti. Il motto “Don’t stop me now” è sempre attuale e “Freddie Mercury” El Shaarawy è pronto a far sentire al Milan “Che rumore fa la continuità”: quello della classifica che si muove …
Simone Nobilini
(@SimoNobilini on Twitter)

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