La notizia ha dell'incredibile. La dirigenza del Panathinaikos, storica squadra greca, ha chiesto alla federazione ellenica di poter giocare di giorno tutte le partite da qui a fine campionato, compreso il derby con i rivali cittadini dell'Olympiakos, per risparmiare sui costi energetici.
Dietro la richiesta del Pana ci sono le difficoltà economiche di un club storico ormai sull'orlo del fallimento. Tra banche, giocatori non pagati, procuratori, manutenzione dello stadio e fisco, i debiti della squadra della borghesia ateniese ammontano a circa 35 milioni.
Una colletta organizata dai tifosi ha raccimolato "appena" un milione e mezzo di euro: una fortuna considerando la situazione del popolo greco, ma briciole rispetto al deficit societario.
Il nuovo presidente, Ioannis Alafouzos non è riuscito a rimediare alla situazione disastrosa ereditata dalla famiglia dei Vardinoghiannis, armatori che l'hanno guidata per 35 anni.
Dopo anni e anni, in cui Panathinaikos-Olympiakos ha rappresentato lo scontro tra la borghesia e il Pireo proletario, la situazione si è capovolta, forse irrimediabilmente. Ora i soldi sono al porto.
Gli odiati rivali biancorossi sono ormai padroni incontrastati del calcio greco: 14 campionati vinti nelle ultime 16 edizioni. Primo posto in campionato al sicuro, con 10 punti di vantaggio sul PAOK. Terzo posto nel girone di Champions e approdo all'Europa League conquistato.
Il derby si giocherà alle 18:30. Magari un filo di luce (speranza) ci sarà ancora.
Davide Bernardi
@DavideBernardi6
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