Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 7 gennaio 2013

EDITORIALE: IL MILAN TROVA UN BOJAN GIUSTIZIERE: SIENA SCONFITTO 2-1

L’INGRESSO DEL CATALANO NELLA RIPRESA ACCENDE I ROSSONERI, CHE INIZIANO IL 2013 CON UNA SOFFERTA E IMPORTANTE VITTORIA SULLA TRUPPA DI IACHINI


Anno nuovo, vita vecchia. Il Milan inaugura l’anno nuovo con un successo tanto sofferto quanto importante contro un Siena ostico, compatto e in grado di tenere testa ai rossoneri per tutto l’arco del match.
A dispetto dell’ultima posizione in classifica e dei soli 11 punti conquistati finora (senza dimenticare i 6 punti di penalizzazione inflitti a inizio stagione), affrontare i bianconeri, soprattutto per le cosiddette grandi, non è mai stato semplice (Fiorentina a parte): Juve, Roma e Napoli hanno avuto la meglio sulla Robur a fatica, mentre l’Inter fu addirittura costretta a un pesante K.O. casalingo (0-2) il 23 Settembre scorso.

La prima frazione di gioco registra un tasso di emozioni pressoché nullo: l’unico ad aver smaltito al 100% l’abbuffata natalizia, con cenone di Capodanno annesso, sembra essere Stephan El Shaarawy. I due guizzi del numero 92 rossonero, vicinissimo al gol in entrambe le occasioni, sono infatti gli unici sussulti da segnalare in un primo tempo abbastanza soporifero: il Siena bada a difendersi con ordine e ripartire; il Milan fa la partita, mantiene il possesso palla (pur sbagliando mille appoggi) ma non trova spazi per far male alla retroguardia senese.

Nella ripresa la musica cambia. Il Milan insiste, attacca con continuità, sfiora il gol con Pazzini ma rischia la beffa, nell’unica vera occasione concessa al Siena: un rimpallo fortunoso in area di rigore tra due difensori rossoneri libera al tiro Rosina: bravo Abbiati, al rientro da titolare, a mettere in calcio d’angolo. Dopo una costante pressione sull’avversario, però, il Milan trova il vantaggio con Bojan Krkic: l’ex giocatore di Barcellona e Roma, inserito al 55’ da Allegri al posto di uno spento Nocerino, velocizza la manovra offensiva e, servito da un bel cross di Boateng, sblocca la partita di testa al 67’.

Forte del vantaggio acquisito, il Milan controlla la partita e affonda  gli ospiti all’80’, grazie ad un calcio di rigore (generoso) conquistato e trasformato, per l’ottavo centro in campionato, da Giampaolo Pazzini.  Il Siena non molla fino alla fine, riaprendo la partita con un colpo di testa del redivivo Paolucci (male Acerbi nella circostanza) e tentando un disperato forcing finale senza tuttavia creare grandi pericoli.

Come ribadito in precedenza, non si trattava di un match semplice per il Milan, che comunque è riuscito a portare a casa i tre preziosissimi punti in palio, raggiungendo quota 30 in classifica e riportandosi a -2 dalla Roma. Tante le assenze in fase difensiva, con un solo centrale di ruolo a disposizione (Acerbi, autore di una prova non troppo convincente) e con De Sciglio costretto a scalare, con buoni risultati, al fianco del numero 13 rossonero. La svolta è arrivata grazie a Bojan e al suo terribile impatto a partita in corso: ha dato imprevedibilità e maggior rapidità in attacco, indubbiamente il migliore in campo in casa rossonera. Pazzini, pur non disputando un gran match, è stato abile a conquistare e trasformare un rigore che alla fine è risultato decisivo.

Considerazione finale e battuta a parte sul mercato: Galliani ha promesso “Arrivi soltanto in caso di partenze”. Pato è già stato ceduto, Robinho, nonostante le difficoltà incontrate nella trattativa con il Santos, è sempre sul piede di partenza: difficile togliere a un brasiliano la saudade di casa. Boateng (qui a destra con la maglia anti-razzismo indossata dai calciatori rossoneri durante il risclaldamento), dopo i fattacci di Busto Arsizio (motivazione obbiettivamente pretestuosa..), non è più sicuro sulla sua permanenza e ha lasciato intendere che a breve chiarirà sul suo futuro. Per Abate sembra esserci un’offerta importante (10mln) dallo Zenit, Antonini è cercato da Rubin Kazan, Galatasaray, Wolfsburg, Spartak Mosca e dal Monaco di Claudio Ranieri. Se rivoluzione dev’essere, che rivoluzione sia. Ma servono fatti, non parole: per ogni cessione, un acquisto. Altrimenti, i classici luoghi comuni “Siamo a posto così” e “Ultracompetitivi” si riveleranno, per l’ennesima volta, parole inutili e buttate al vento.

Simone Nobilini

(@SimoNobilini on Twitter)

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