Se in mezzo a questo rallentamento della Juve non ci fosse stata la vittoria col Milan in Coppa Italia, in molti starebbero parlando di crisi della squadra di Antonio Conte.
I bianconeri, dopo la sconfitta con la Samp ed il pareggio col Parma, non si affacciano certamente nel migliore dei modi al ciclo terribile che li vedrà scendere in campo ancora 7 volte nei prossimi 30 giorni.
Visto il pesante richiamo di preparazione di gennaio, che ogni anno Conte fa affrontare alle proprie squadre, in molti avevano preventivato un possibile calo fisico della Juve nei mesi invernali, prevedendo la stessa minore brillantezza che nella passata stagione portò i bianconeri alla curiosa striscia di 6 pareggi consecutivi. Bisogna comunque dire che nella medesima situazione a cavallo tra novembre e dicembre, gli uomini di Conte si presero il primo posto in Champions, battendo Chelsea e Shakhtar e vinsero il derby, cadendo solo a Milano col Milan.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso però, quest'anno l'infermeria di Vinovo è nettamente più piena; con Pepe tanto fragile quanto sfortunato, Vucinic poco impiegato nelle ultime gare per un'infiammazione al tendine d'achille, Marchisio out per una forte contusione al ginocchio e infine la nota dolente Chiellini, ai box ancora per un mese buono.
Quello di sostituire il centrale difensivo bianconero sta diventando un problema forse più grande di quello del tanto agognato top player in attacco.
Tra Sampdoria e Parma i bianconeri infatti, hanno subito tre gol e tutti alla stessa maniera: ripartenza avversaria improvvisa e centrale difensivo che sostituisce Chiellini (prima Peluso poi Caceres) in ritardo sull'uomo lanciato a rete; in un caso Icardi nell'altro Sansone.Per quanto riguarda Peluso, gli errori sui gol hanno macchiato una prestazione tutto sommato positiva, anche considerato da quanto l'ex atalantino vestisse il bianconero. Caceres invece ha sottolineato i limiti da centrale, già messi in mostra nella gara, sempre al Tardini, col Cagliari. Insicuro negli interventi e impreciso in fase di costruzione.
Tutti questi fattori, uniti all'ulteriore assenza di Asamoah, partito per la Coppa d'Africa, hanno fatto perdere la supremazia fisica che ha contraddistinto quasi tutte le partite della Juve da un anno e mezzo a questa parte.
Se a questo ci aggiungiamo poi il solito, ormai cronico, problema dello scarso cinismo sotto porta dei bianconeri, si capisce bene come gli ultimi due risultati deludenti non siano arrivati per caso.
Davide Bernardi
@DavideBernardi6
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