Idee fresche. Idee nuove.

Idee fresche. Idee nuove.
Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 27 gennaio 2013

POLEMICHE ARBITRALI: L'UNICA VERGOGNA E' LA MANCANZA DI CHIAREZZA!

OGNUNO LA PENSA COME VUOLE, IL REGOLAMENTO NON LO CALCOLA NESSUNO E QUESTO E' IL RISULTATO

Riguardo Juve-Genoa di ieri sera, sarebbe bello poter iniziare dalla prestazione poco brillante dei bianconeri, dall'ennesiama serata storta di De Ceglie, dal bel debutto in A di Stefano Beltrame, dall'applicazione tatica degli uomini di Ballardini.
Sarebbe bello e invece non si può! Troppo macroscopici gli errori arbitrali che, bisogna dirlo, hanno condizionato il risultato finale della partita.

La nostra filosofia è sempre stata quella di non parlare della classe arbitrale, ma quando le contraddizioni ( e tutto quello che segue il 90') influenzano in maniera tanto importante il mondo che ogni giorno vi raccontiamo, stare in silenzio è impossibile.
Il primo episodio avviene al 13' del primo tempo, quando Vucinic su un corner del Genoa tocca evidentemente il pallone con un braccio. Posto che, definire involontario un tocco di mano in area, significa dare del "poco furbo", per usare un eufemismo, a un giocatore, il braccio di Vucinic aumenta visibilmente il volume del corpo e cambia palesemente la traiettoria del pallone.
L'arbitro di porta Romeo è lì per quello, ma fischi di Guida non se ne sentono.
Il copione si ripete nel secondo tempo, quando Vucinic da carnefisce diventa vittima. Antonelli impedisce al montenegrino di raggiungere il pallone, ma ancora una volta Guida e Romeo lasciano correre.
Le polemiche scoppiano sull'episodio al 93', quando il cross di Lichtsteiner finisce prima sul piede e poi sul braccio larghissimo di Granqvist. Ancora una volta il rigore non viene fischiato.

Dopo tutto questo minestrone, proviamo a fare un po' di chiarezza. (sembra una barzelletta!)
Il regolamento recita: "Non deve essere considerato intenzionale il gesto istintivo di ripararsi il viso e/o il basso ventre dal pallone o se per naturale movimento del corpo, il calciatore tiene le braccia distaccate dal corpo e il pallone vi urta contro".
Tanto per aiutarci, il punto successivo, quello in cui si specifica se il calcio di rigore sia punibile con un cartellino o meno, cita: "Va punito quando il fallo di mano priva la squadra di un' evidente occasione da gol". La cosa paradossale è che tutto ciò è successo pur senza che il rigore sia stato fischiato.
Se poi a tutti gli ingredienti, ci aggiungiamo il "Non me la sono sentita di fischiarlo" che l'arbitro Guida ha detto a Conte a fine partita, la frittata è fatta.

Dopo tutto ciò, una riflessione è d'obbligo: i rigori possono essere segnati o meno, ma che almeno ci sia chiarezza e quindi coerenza nell'assegnarli, è chiedere troppo?! Fare in modo che anche agli arbitri venga data l'opportunità di spiegare o in alcuni casi di scusarsi per eventuali decisioni dubbie, è tanto sbagliato?!
Sembra che ai "capi" del nostro calcio piaccia rimanere chiusi in un mondo che, mai come in quest'anni, sta dimostrando tutti i propri limiti e difetti.
Nel football americano e nel rugby, gli arbitri hanno un microfono che permette a tutti gli spettatori di capire le varie scelte. Senza andare troppo lontano, in Germania qualche mese fa, dopo vari errori contro il Borussia Dortmund in una partita di BundesLiga, l'arbitro Stark chiese scusa pubblicamente nel post partita per le sviste.
Arrivare a questo livello non ce lo sognamo nemmeno. Non siamo tanto illusi.
Noi chiediamo solo una cosa: chiarezza!

Davide Bernardi
@DavideBernardi6 on Twitter

Nessun commento:

Posta un commento