L'ATTACCANTE DEL READING HA STESO IL NEWCASTLE CON UNA DOPPIETTA
Occhi puntati su Adam Le Fondre, che
con una doppietta ha steso il Newcastle e permesso al suo Reading di
portarsi a un solo punto da quel 17° posto che vorrebbe dire
salvezza. Il centravanti inglese, 26 anni compiuti da poco, è uno di
quei pochi giocatori per cui tutti fanno il tifo: ha fatto la gavetta
nelle serie minori, ha dovuto lottare contro i pregiudizi di chi lo
ritiene troppo basso per fare la punta (è alto 178 cm) e contro
allenatori che non sapevano collocarlo tatticamente, ma finalmente è
arrivato all’appuntamento col grande calcio e si sta facendo
trovare pronto.
Cresciuto nelle giovanili dello
Stockport County, periferia sud di Manchester, ha esordito in prima
squadra nel 2004 a 18 anni, trovando subito il gol in una vittoria
per 3-1 contro il Bury. Nella sua prima stagione in League One
(l’equivalente della nostra Lega Pro 1° divisione) il rapido
centravanti ha messo a segno 4 gol in 20 partite, riuscendo a trovare
anche 11 maglie da titolare. La squadra retrocede in League Two, ma
per Adam è l’occasione buona: scendendo di una categoria può
farsi le ossa e pensa di avere il posto fisso nei primi undici. In
realtà le cose non sempre andranno per il verso giusto, e anche se
gioca con continuità, non sempre sente la fiducia dell’allenatore
che lo fa partire dalla panchina in 16 delle 20 apparizioni. Troverà
il fondo della rete sette volte quell’anno.
Nel 2005-06 disputa la prima metà di
stagione con lo Stockport e poi viene ceduto in prestito al Rochdale,
anch’esso militante in League Two. All’esordio con la nuova
maglia segna subito una doppietta e a fine anno i gol saranno 12.
Adam Le Fondre inizia a diventare un fattore determinante a questi
livelli: 15 gol nel 2008, 17 gol nel 2009 e una serie di trofei come
Player of the Year secondo molti giornali.
Arriva il momento di fare un salto e
provare a giocare in un club ambizioso: il Rotherham punta a salire
di categoria e lo sceglie come attaccante di riferimento. Per Adam è
dura lasciare la squadra che ha scommesso su di lui e in cui si trova
benissimo, ma capisce che è un treno da non perdere.
Anche con la nuova maglia trova il gol
all’esordio e non sarà certo l’ultimo. Con 27 reti trascina i
suoi compagni fino alla finale dei playoff, senza però riuscire a
vincerla. Il Derby County e il Leicester si fanno vivi in estate, ma
Le Fondre sceglie di restare a Rotherham. Un’altra stagione da
assoluto protagonista attende il centravanti, che con altri 23 gol
mantiene la sua squadra sempre in lotta per le prime posizioni, senza
tuttavia centrare la promozione.
A fine estate arriva il trasferimento
al Reading, una squadra di Championship (la nostra Serie B), che
propone al centravanti un doppio salto in alto di categoria. Adam
accetta e fa’ i bagagli. La stagione dei Royals sarà memorabile e
culminerà con la promozione in Premier League. Le Fondre realizzerà
12 gol e partirà titolare 16 volte (31 presenze totali): una buona
iniezione di fiducia per un giocatore che viene dal basso.
La dirigenza si fida di lui, così come
l’allenatore Brian McDermott, che lo vede titolare: la fiducia sarà
subito ripagata con un gol all’esordio in Premier League (1-1
contro lo Stoke). Purtroppo però seguirà un periodo di digiuno
abbastanza lungo, a cui si abbineranno anche numerose panchine. Il
Reading nel frattempo naviga in cattive acque, ma sarà proprio Le
Fondre a dare la scossa alla stagione: tornato titolare contro
l’Everton, l’attaccante realizza la doppietta che vale il primo
successo dopo 7 gare senza vittoria. Da lì in poi arriveranno altri
5 gol in 10 partite, compresi i due di sabato, che permettono ai
Royals di guardare con ottimismo ai prossimi incontri.
Rapido di piedi, bravo nel dribbling
stretto, col fiuto del gol sulle palle vaganti, Le Fondre è un
centravanti completo, capace di vedere la porta da ogni posizione e
segnare di prima anche con parabole fantasiose. Nonostante l’altezza
lo penalizz,i non è da sottovalutare come colpitore di testa. Ma
soprattutto è un attaccante che sa mettersi al servizio della
squadra, sia nella costruzione di gioco, che nell’atteggiamento in
campo e fuori (mai una polemica per le esclusioni o per le panchine).
Per un attaccante che è sempre in cerca di nuovi stimoli e di
miglioramenti, le zone basse della Premier League potrebbero essere
soltanto un nuovo punto di partenza.
Valerio Brutti
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