Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 6 maggio 2013

AL MILAN BASTA UNA STOCCATA DI BALOTELLI PER MATARE IL TORO: IL TERZO POSTO ORA E’ PIU’ VICINO

I ROSSONERI FATICANO ENORMEMENTE CONTRO L’UNDICI DI VENTURA MA CONQUISTANO 3 PUNTI FONDAMENTALI PER LA CORSA CHAMPIONS

Sarà un caso? Forse si, forse no. Chissà. Ma quando a Milano incombono a braccetto maltempo e squadre immischiate nella zona salvezza, desiderose di punti, il Milan di Allegri tende puntualmente ad offrire prestazioni sottotono. Metereopatico.

Era già successo in occasione delle gare interne con Pescara, Siena e Palermo. E il copione si è ripetuto ieri, contro il Torino di Giampiero Ventura: giornata tutt’altro che primaverile, poco gioco e pessima partita ma, ancora una volta, 3 punti conquistati.

Periodi diversi, risultati uguali. In fondo, contava vincere per portarsi a +4 sulla Fiorentina a 3 giornate dalla fine. E la zampata di Balotelli, in questo senso, è stata indubbiamente decisiva.

Rimane sempre un però. Quel però che fa ripensare al modo in cui è giunto il successo sul Toro: sofferto, mai davvero troppo cercato, poco meritato. Per chi si aspettava un Milan voglioso di offendere da subito per ottenere i 3 punti certamente una delusione: granata ben coperti grazie al 5-4-1, Milan privo di idee, fantasia e ad un passo dal capitombolare in tre occasioni, con Barreto e Di Cesare fermati da Abbiati e dall’imprecisione.

Molli. E non stiamo parlando delle famose capsule contro il mal di testa tanto pubblicizzate nell’ultimo periodo in TV. Più semplicemente, l’aggettivo perfetto per definire la consistenza dei giocatori rossoneri (Nocerino e Boateng su tutti) per gran parte del match di ieri. Troppi i contrasti persi, la poca voglia di lottare (nota probabilmente al solo Flamini) e la capacità di pungere un 11 avversario abilissimo nel difendersi per poi ripartire in contropiede con la velocità di Cerci e Barreto.

Fantasia e qualità, queste sconosciute. Quanto può aver pesato e peserà l’assenza di Riccardo Montolivo in questo senso? Tanto. Troppo. D’altronde sostituire un Caravaggio con una tradizionale, legnosa statua africana come Sulley Muntari (nonostante una delle poche occasioni create dai rossoneri parta proprio dai suoi piedi) non poteva che dare effetti prevedibili in senso negativo. Qualità che non è riuscito a dare, ancora una volta, Stephan El Shaarawy: non al meglio per un problema alla caviglia in settimana ma, in ogni caso, ancora lontano parente del giocatore che abbiamo visto sbocciare nel freddo e complicato inverno rossonero. Tornerà.

Così come è tornata la voglia a Massimiliano Allegri di optare per una sostituzione nei primi minuti della ripresa, con l’ingresso di Pazzini per El Shaarawy. Ad Acciuga si può rimproverare poco, eccezion fatta per il solito, mancato utilizzo di De Sciglio al posto di un Abate mai capace di saltare l’uomo con continuità e di servire palloni invitanti in area di rigore.

In un pomeriggio caratterizzato da una corrida poco accesa e movimentata, dunque, il Milan deve ringraziare due toreador su tutti: Abbiati, decisivo su Barreto in un paio di circostanze, e Balotelli, match winner. Con il 9° gol in 10° partite giocate SuperMario, sottotono rispetto alle ultime prestazioni offerte, ha comunque regalato ai rossoneri il classico colpo del campione: non spettacolare, ma terribilmente importante e decisivo.

Vinta la corrida con il Toro, l’obiettivo terzo posto si avvicina sempre più: la trasferta di mercoledì a Pescara sa tanto di ghiotta opportunità per aumentare o mantenere invariato il distacco dalla Fiorentina quarta classificata. Starà al Milan e a SuperMario superare un altro livello per strappare una promessa di matrimonio alla tanto bramata qualificazione Champions.

Simone Nobilini
(@SimoNobilini on Twitter)

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