Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

domenica 19 maggio 2013

STADIO SASSUOLO, SQUINZI STRAPPA I PETALI: GIGLIO O NON GIGLIO?!

IL SASSUOLO NON SA ANCORA DOVE GIOCHERA' LA PROSSIMA STAGIONE. RIMANERE AL BRAGLIA O TRASFERIRSI A REGGIO EMILIA?

Ad appena ventiquattro ore dalla storica promozione in serie A, Giorgio Squinzi, proprietario del Sassuolo, ha già iniziato a strappare i petali della margherita, pardòn del "Giglio".
L'interrogativo intorno alla squadra neroverde non riguarda l'allenatore, confermatissimo Di Francesco, ne i gioiellini della squadra, che molto probabilmente rimarranno nel comune più piccolo della serie A; riguarda invece un problema sempre più italiano: lo stadio!

Il Sassuolo ha fin qui sempre giocato al "Alberto Braglia" di Modena, lo stadio di Sassuolo infatti, l'"Enzo Ricci", non è abilitato per la scarsa capienza (4 mila spettatori) e andrebbe ricostruito. Il sindaco sassolese Luca Caselli ha però già escluso la possibilità di investimento di denaro pubblico per finanziare il nuovo impianto: "Soldi per lo stadio non ce ne sono!".
Dall'altra parte però, i rapporti con i vicini modenesi non sono facilissimi, la questione è piuttosto delicata. Al di là delle solite ragioni di tifoseria, in ballo ci sono i possibili proventi economici derivanti dalle partite del Sassuolo. E' stato calcolato infatti che nell'arco di tutta la stagione, la squadra di Di Francesco porterebbe in Emilia circa 100 mila tifosi ospiti. Tutto turismo che cola!

Qualcuno sostiene che dietro lo spostamento a Reggio Emilia ci siano addirittura fini politici: è stato tirato fuori il nome del reggiano Romano Prodi e la giunta Pdl-Lega di Caselli.
Le ultime voci danno per fatto il passaggio al "Giglio", ora "Città del Tricolore". Inaugurato nel 1995, l'impianto reggiano è stato il primo stadio di proprietà in Italia. Tiene più di 20 mila spettatori e ha una struttura all'inglese, con le tribune poste molto vicine al campo.

Il vecchio "Giglio" in questo momento è sotto curatela fallimentare e alla prossima asta, Squinzi potrebbe assicurarselo per poco più di tre milioni, facendolo così diventare "Mapei Arena".
Chiaramente i tifosi della Reggiana sono tutt'altro che entusiasti di vedere il proprio stadio colorato di neroverde e anche per questo hanno esposto striscioni di protesta anti-Sassuolo.
Squinzi deve decidere, Giglio o non Giglio, questo è il problema..

Davide Bernardi
@DavideBernardi6 on Twitter

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