Colpo di scena? No di certo. Nonostante le svariate conferme arrivate direttamente da Massimo Moratti, negli ultimi mesi ormai era chiaro a tutti come sarebbe finita questa stagione orribile.
Le conferme “scontate” arrivate dopo ogni sconfitta parevano sempre meno veritiere e più di cortesia, con il fine di non rendere ancora più invivibile l'atmosfera alla Pinettina. Stramaccioni oltre ad essere un tecnico di sicuro avvenire è anche un uomo intelligente, di sicuro avrà intuito che qualcosa stava cambiando e i suoi continui “Ringrazierò sempre Moratti per la possibilità che mi ha dato” e “Dovete chiedere al presidente” risuonavano come richieste di un'altra chance.
Giusto esonerare Andrea Stramaccioni? Si, ormai l'allenatore non era più seguito dalla squadra e nonostante tutte le sfortune che hanno colpito la società meneghina durante questa annata era improponibile una sua ricandidatura, l'importante è che non sia l'unico a pagare. Il luogo comune della poca esperienza imputatogli sin dal giorno della sua scelta ha infine influito in modo negativo sulla sua prima esperienza da allenatore professionista. Una cosa è allenare il Barcellona, una società con un programma decennale ben preciso e un'altra è allenare una società come l'Inter, con una dirigenza allo sbaraglio che nei momenti di difficoltà lascia completamente solo l'allenatore. É innegabile che l'Inter abbia rovinato tutto ciò che era riuscita a costruire per vincere il triplete, ma nel corso degli ultimi mesi sembra che ci possa essere una svolta societaria. Gli indizi che portano a ciò sono l'ingaggio di dirigenti con un ruolo ben preciso, come ad esempio il contestatissimo Fassone, che svolge un ruolo atto alla costruzione di un nuovo stadio di proprietà, oppure i continui colloqui (sempre smentiti) di possibili acquirenti con gruppi azionari esteri.
I tifosi hanno invocato più volte la testa di Marco Branca, con ogni probabilità non sarà licenziato come il tecnico romano, ma sarà limitato il suo potere. Un altro (giusto) luogo comune è l'assoluto bisogno di un uomo forte che faccia da collante fra squadra e società. Fra allenatore e presidente: l'uomo alla Galliani o alla Oriali per intenderci.
Poteva essere gestita meglio la situazione allenatore? No, per una volta l'Inter ha riconfermato davanti alla stampa un suo addetto prima che la stagione finisse. Probabilmente Moratti aveva già maturato questa decisione, ma al contrario degli ultimi esempi recenti di Benitez e Gasperini sono state dette bugie a fin di bene. I giocatori non si sono certo prodigati per difendere il loro allenatore, Zanetti dopo l'operazione rispose in modo freddino riguardo al suo tecnico, Guarin non ha risparmiato bordate sulla scelta di farlo giocare fuori ruolo, e infine Cambiasso con le ultime dichiarazioni: “Gli allenatori e i giocatori passano, l'Inter resta”.
La speranza ora è che al prossimo allenatore sia concessa la possibilità di sbagliare e anche perché no un po' di... fortuna. All'Inter arriva Mazzarri, un allenatore con un potere decisionale forte e con una personalità spiccata, quello che serve per rilanciare una squadra defraudata di ogni traguardo e ambizione. Per il bene dell'Inter in questo momento serve più di Stramaccioni.
Giammarco Bellotti
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