Sembrava uno
scherzo del destino. Un gol di Terzi che avrebbe relegato i rossoneri quarti e la Fiorentina sul gradino più basso del podio. Per
un’ora abbondante il Milan ha visto gli spettri di un possibile fallimento proprio
al momento di varcare la linea del traguardo, dopo un’incredibile rimonta iniziata
e completata nel girone di ritorno.
Onore al
Siena, già retrocesso e capace di disputare una partita vera, ma il Milan visto
ieri al Franchi è stato quasi capace di convincere se stesso di non meritare quel
terzo posto tanto rincorso e desiderato. Dopo un buon inizio di partita infatti
i rossoneri si sono di colpo adagiati: l’ennesima distrazione su calcio
piazzato è costata il vantaggio toscano e, crème de la crème, gol numero 15
subito da palla inattiva dai ragazzi di Allegri. A volte ritornano, oseremmo dire.
Ritorna anche
quel Milan pasticcione, confusionario, che si rende pericoloso complessivamente
in poche circostanze con Balotelli, Robinho ed El Shaarawy ben neutralizzati da
Pegolo. Ritornano le ingenuità, come l’eccesso di foga di Ambrosini che lascia
i rossoneri in dieci uomini. Ritorna, però, anche la freddezza di Mario
Balotelli, che si procura e trasforma il rigore del momentaneo pareggio. E, su
tutti, ritorna anche al gol Philippe Mexès: rete tanto meno bella rispetto alla
pazzesca rovesciata indovinata contro l’Anderlecht quanto fondamentale e capace
di valere una stagione.
Inutile
girarci attorno: la prestazione offerta ieri dagli uomini di Allegri è stata a
dir poco insufficiente. Complici le discutibili scelte dell’allenatore
livornese, che ha preferito Niang e Robinho (negativi) ad El Shaarawy e Pazzini dal primo
minuto, la pericolosità rossonera in area senese è stata più bassa di ciò che
ci si aspettasse. Il peso dell’attacco è terminato tutto sulle spalle di Mario
Balotelli, bravissimo come sempre a lottare e difendere palloni preziosi e una
volta di più decisivo. Da sottolineare anche le prestazioni di Mexès e Zapata:
il colombiano è cresciuto partita dopo partita e ha dimostrato di poter
meritare il riscatto del cartellino dal Villarreal.
Abbiamo
parlato di principesse da conquistare e di voli verso l’Europa che conta: a prescindere
da qualsiasi metafora utilizzata, il Milan ha centrato il suo obiettivo.
Rischiando, soffrendo, in una partita che è stata quasi lo specchio della
stagione rossonera: crollo iniziale : vantaggio senese = rimonta nel girone di ritorno
: reti di Balotelli e Mexès che capovolgono il risultato. Proporzione tanto
chiara quanto adatta ad un campionato del quale, complessivamente, i tifosi
rossoneri possono ritenersi soddisfatti.
A bocce
ferme, ora, si parlerà di futuro. A tenere banco saranno il mercato e la
questione Allegri: la permanenza del tecnico toscano sulla panchina rossonera è
tutt’altro che una certezza. Certezza rappresentata invece da un terzo posto
intascato e da un preliminare di Champions dal quale ripartire ad Agosto: con
un Milan possibilmente rinforzato e volto ad affrontare una nuova stagione.
Preferibilmente, non da montagne russe…
Simone
Nobilini
(@SimoNobilini
on Twitter)
Nessun commento:
Posta un commento