STAMPA E GIOCATORI HANNO ASPRAMENTE CRITICATO IL TECNICO ITALIANO
L'Europa resta un tabù per il Mancio. A meno di clamorose rimonte il suo City verra di nuovo eliminato ai gironi di Champions. Certo, c'è da dire che in questi due anni non è mai stato fortunato nei sorteggi trovando sempre dei gruppi di ferro (l'anno scorso Bayern, Napoli e Villareal e in questa stagione Real Madrid, Borussia Dortmund e Ajax) ma questa non può essere una scusa per una squadra costruita per arrivare alla vittoria. Se poi aggiungiamo tutti i milioni spesi per acquistare gente come Balotelli, Nasri e Aguero le scusanti stanno a zero.
Dopo la partita persa di Amsterdam la stampa lo ha massacrato: da chi lo accusava di aver fatto troppo shopping a poche ore della partita a chi riteneva inopportuno l'utilizzo di una difesa a tre in un match così delicato. Ma si sa, finchè sono i giornalisti ad accusarti è tutto normale, meno lo è se a criticarti sono i tuoi stessi giocatori. Infatti subito dopo la fine della gara il difensore dei Citizens Company ha attaccato le scelte del tecnico dicendo “La difesa a tre non funziona. L'abbiamo provata poco e in generale preferiamo giocare a quattro”. Mancini dal canto suo ha replicato affermando che non è una questione di schemi di gioco ma di mentalità: “Alcuni giocatori non hanno lo spirito per giocare in Champions”.
Prime crepe in casa City e se, come probabilmente accadrà usciranno dalla coppa, l'unico appiglio alla panchina per l'ex allenatore dell' Inter potrebbe essere la Premier. Oggi i Citizens sono terzi a quattro punti dalla capolista Chelsea e quindi una rimonta non sarebbe impossibile, tuttavia anche lì non è ammesso il fallimento: o vince o se ne va. L'ombra di Guardiola si fa sempre più scura sulla panchina del Mancio.
Nicolò Smerilli
(@NiSmerilli)
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