Idee fresche. Idee nuove.

Idee fresche. Idee nuove.
Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

giovedì 25 ottobre 2012

EDITORIALE - HORROR MILAN: SPROFONDO ROSSONERO IN ANDALUSIA


ENNESIMA SCONFITTA PER IL MILAN. CON LO ZENIT SARA' CRUCIALE

“What goes around comes around”, canta Justin Timberlake. Probabilmente è questa la colonna sonora più adatta a fare da sfondo all’annata dell’AC Milan 2012/13, con particolare dedica al sig.Adriano Galliani (con la compartecipazione di Ariedo Braida), al presidente Silvio Berlusconi e a mister Massimiliano Allegri.
Tradotto e detto in parole povere, “chi la fa, l’aspetti”: alzi la mano chi, dopo il totale smantellamento della vecchia guardia rossonera (unici sopravvissuti da Atene 2007 Ambrosini e Bonera) e le illustri cessioni di Thiago Silva, Van Bommel, Ibrahimovic (nient’altro che la spina dorsale del Milan) e Cassano, era convinto di vedere un Milan competitivo (o “UltraCompetitivo”, come spesso sottolinea l’AD rossonero) in questa stagione.
Che dire.. sognare è bello e non costa nulla, ma è decisamente necessario guardare in faccia la realtà. Con un ridimensionamento simile pensare di poter vincere o disputare una grande annata era ed è una folle utopia. 

L’avvio di stagione della squadra di Allegri è stato a dir poco imbarazzante, frutto di una campagna acquisti al risparmio, basata sull’arrivo di giocatori scaricati da altri club (Pazzini-De Jong) e sulla solita corsa Gallianiana all’accaparramento di parametri zero senza un minimo di criterio (Traorè), con l’ingaggio di Constant a mettere l’ombrellino nel long drink. Un Milan completamente privo di motivazioni e di una propria identità che “casualmente”, dopo la partenza dei big, l’allenatore livornese non è più riuscito a conferire alla squadra.
Ma arriviamo al match di ieri. La sconfitta contro il Malaga non ha fatto altro che ribadire un semplice concetto: senza una squadra organizzata, ben messa in campo e soprattutto con i giusti interpreti per il modulo utilizzato, non si va da nessuna parte. Diciamoci la verità: i ragazzi di Pellegrini non hanno disputato la partita del secolo, giocando un calcio semplice, ordinato, tutt’altro che spettacolare, ma a conti fatti assolutamente efficace rispetto al gioco prevedibile di un Milan sempre poco incisivo in zona gol. Difesa solida da zero reti subiti in tre gare di Champions, con Iturra a spezzare e costruire gioco in modo eccellente davanti alla difesa e con il grande talento di Isco e la velocità di Joaquìn, match winner, in avanti.
Allegri ha tentato la carta della difesa a 3 anche per dare più spinta sugli esterni:De Sciglio è stato nuovamente una delle poche note liete, proponendosi bene anche in avanti. Su Constant  invece meglio sorvolare (tralasciando il fallo da rigore, inesistente peraltro, perde Joaquìn in occasione del gol partita): per quel ruolo il giocatore adatto sarebbe senza dubbio Emanuelson, ma il tecnico rossonero non vuole proprio riportarlo alla posizione che occupava (con ottimi risultati) all’Ajax.
Il resto è poco e nulla: Montolivo ed El Shaarawy si impegnano parecchio senza però grandi risultati, Pazzini là davanti è isolato, gode di rari cross decenti e anche con qualche palla giocabile, conclude malamente.
Allegri ha meno colpe rispetto alla società, ma credo che il tempo a sua disposizione sia ormai giunto alla fine. Troppi esperimenti, troppi cambi di modulo e di interpreti, soprattutto in difesa, senza mai giungere ad un assetto definitivo. In questo momento il Milan ha bisogno di una scossa: la situazione comincia ad essere critica, soprattutto in campionato e a Gennaio urgono interventi sul mercato.

Chiudendo, ribadiamo lo stesso concetto: la verità fa male, vero Berlusconi e Galliani? “What goes around comes around”. Persino Justin Timberlake ci aveva visto lungo, da tempo, sulla presunta “UltraCompetitività” del Milan di quest’anno. 
Senza Ibra e Thiago Silva e con sostituti non all’altezza non si va da nessuna parte. Ci auguriamo non diventi una stagione da horror. Altrimenti, via ai contatti per portare a Milanello Dario Argento: perfetto condottiero per un Milan da “Sprofondo RossoNero”…….

Simone Nobilini 
@SimoNobilini

Nessun commento:

Posta un commento