Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

sabato 27 ottobre 2012

VIDEO : IL “GOL OLIMPICO”, COLPO DA FUORICLASSE, COLPO ALLA RECOBA

MESSO A SEGNO LO SCORSO WEEK-END DAL CHINO RECOBA, E' UNA RARITA', MA CON UNA STORIA PARTICOLARE


Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo italiano di tutti i tempi, che per decenni si dedicò a scrivere stupendamente di calcio, lo definiva il più bel gioco del mondo . Per il suo fascino straordinario, la sua spettacolarità, per il suo essere tanto semplice e tanto difficile allo stesso tempo, per la sua storia, i suoi protagonisti, le sue leggende, il tifo che lo circonda, le gioie ma anche i dispiaceri che è capace di dare.  E’ uno sport magico, reso talvolta ancora più ammirevole da certi particolari, talvolta rari e occasionali, come possono essere alcuni dribbling, o colpi di genio, dei suoi maggiori interpreti.
Ed ecco che, a proposito di magie, risulta subito facile ricollegarsi ad un fatto accaduto nello scorso weekend in Sud America, precisamente in Uruguay, nella sfida tra due club di Montevideo, il Liverpool ed il National del grande ex interista Alvaro Recoba: protagonista proprio “El Chino”, capace di realizzare un colpo da fuoriclasse vero, segnando direttamente da calcio d’angolo, in quello che, forse non tutti sanno, è definito in gergo calcistico il “gol olimpico”, termine di origine spagnola (America Latina). Andiamo a scoprire perché.

Anno 1924, anno delle Olimpiadi di Parigi, ricordate come la prima manifestazione nella quale fosse possibile segnare liberamente da calcio d'angolo, grazie alla modifica apportata al regolamento, qualche mese prima, dall’International Board. 
L’Olimpiade vide trionfare l’Uruguay, senza, però, che nessuno si dimostrasse capace di mettere a segno quel tipo di gol.  Si sarebbe dovuto aspettare ancora un paio di mesi, infatti, per osservare tale magia su un campo di calcio; il 2 ottobre Cesàreo Onzari, ala argentina dell’Huracan, riuscì a realizzarla , con la maglia della sua nazionale, proprio nella sfida con gli uruguagi da poco medagliati. E’ questa la coincidenza da cui nasce la definizione “gol olimpico”.   In realtà, per essere precisi, il primo a realizzare questo genere di marcatura, fu, due mesi prima, Billy Aston, in una partita di seconda divisione scozzese.
Da qui inizia la storia di questo gesto, che in tutto il panorama calcistico continua a rimanere un’occorrenza piuttosto rara e particolare, spesso compiuta per un colpo di fortuna (come, ad esempio, il forte vento, o una deviazione fortuita, un errore del portiere) piuttosto che intenzionalmente.
E proprio per questa sua particolarità, sono vari e diversi gli aneddoti che lo circondano. Si passa da notizie puramente statistiche a pillole decisamente più curiose. Non si può non ricordare  il detentore del record mondiale di gol diretti dalla bandierina, che, con otto reti all’attivo, è Dejan Petkovic, ex giocatore serbo, con militanze in Spagna, Italia (a Venezia nel’99-2000), ma soprattutto Sud America.  Oppure, altro dato interessante riguarda il primo e finora unico gol olimpico realizzato in una competizione mondiale: autore fu il colombiano Marcos Coll, ai mondiali di Cile 1962, contro l’Unione Sovietica.
Analizzando invece i fatti più bizzarri, a destare particolare attrazione sono due storie. La prima vede come protagonista Charlie Tully, centrocampista del Celtic degli anni ’50 : tiro dalla bandierina, Tully segna, ma l’arbitro annulla e fa ribattere. Tully ricalcia e segna di nuovo. Manco fosse un calcio di rigore. La seconda invece ci porta dritti in Germania, anni ’70-’80, dove acquistava fama di gran tiratore un attaccante dell’Eintracht di Francoforte, Bernd Nickel, capace di  battere uno strano record: quello di aver segnato da tutti e quattro gli angoli del suo stadio, il Waldstadion.
Casi curiosi dunque, che vengono per questo ricordati a fianco di altri personaggi storici, autori di uno o più gol olimpici, quali, tra gli altri, George Best, Ronaldinho, David Beckham, Fabrizio Miccoli, Roberto Carlos (con un gol fantastico, tra l’altro, d’esterno sinistro) e, naturalmente, Alvaro Recoba. Il cui gesto, però, si distingue dagli altri per un importante particolare, che lo rende un gol olimpico per eccellenza:  l’ex interista, infatti, calciando di sinistro a rientrare, supera con la sua parabola tutti i giocatori, compreso il portiere, ed insacca sul secondo palo dopo aver colpito il legno al suo interno. Il fattore rilevante e sensazionale del colpo del Chino consiste nel non aver fatto toccare la palla a nessuno prima che finisse in rete. Non un gol frutto di buona sorte ed erroracci altrui quindi, ma dovuto principalmente alla sua grandiosa qualità tecnica, e al suo mancino favoloso, paragonabile ai migliori della storia.  Guardare per credere…

Dario Di Noi
@Dardinorio


  


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