Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 25 febbraio 2013

A UN MILAN “NARCISO” MANCA IL KILLER INSTINCT, SCHELOTTO LO PUNISCE: IL DERBY FINISCE 1-1


LA SQUADRA DI ALLEGRI DOMINA NEL PRIMO TEMPO, SPRECA E VIENE RAGGIUNTA NELLA RIPRESA: DOPO 9 ANNI, TORNA LA PARITA’ NELLA STRACITTADINA

24 Ottobre 2004. Data dell’ultimo pareggio in un derby della Madunina. La X in schedina mancava da 9 lunghi anni e, ieri sera, è tornata a farsi vedere. In un derby nel quale il Milan può certamente rammaricarsi per la ghiotta occasione buttata al vento, dopo un primo tempo giocato bene e a ritmi alti in cui Handanovic, dopo aver subito il vantaggio rossonero di El Shaarawy, è stato costretto agli straordinari.

Non chiudere partite così può essere controproducente, soprattutto contro una squadra ferita e desiderosa di riscatto come l’Inter dell’ultimo periodo. E il risultato finale lo conferma. Nell’unica vera disattenzione rossonera del match, i rossoneri subiscono infatti il pareggio di Schelotto, entrato 3 minuti prima al posto di Cambiasso.

Nel complesso, la prestazione della squadra di Allegri è stata buona. Dopo un primo tempo particolarmente positivo la stanchezza dell’impegno infrasettimanale di Champions contro il Barcellona si è fatta inevitabilmente sentire, colpendo i rossoneri nella seconda frazione di gioco, finita in leggera apnea. Ha impressionato nuovamente la prestazione di Mattia De Sciglio, incontrollabile nel primo tempo grazie anche alla non eccelsa copertura fornita dalla coppia Nagatomo-Guarín e perfetto anche in fase di rifinitura: i suoi cross dal fondo hanno sempre messo in difficoltà la retroguardia nerazzurra. Continuando così, per il terzino rossonero la candidatura a un ruolo da protagonista in nazionale ai prossimi mondiali risulterebbe una pura formalità.

La retroguardia Casciavit, come già anticipato, ha pagato a caro prezzo l’unico vero errore commesso, firmato Mexès, senza soffrire troppo il lavoro sporco ma poco produttivo della coppia Palacio-Cassano. In mediana, Montolivo ha disputato l'ennesima partita da gigante, coadiuvato dai martellatori Nocerino e Muntari, la cui prestazione è andata scadendo nel corso del match. Davanti si è rivisto un ottimo Boateng: il ghanese sta finalmente attraversando un buon periodo di forma, aspetto che non è quasi mai mancato al solito El Shaarawy, al primo gol in un derby e sempre pericoloso in ripartenza.

Capitolo Balotelli: al primo derby da ex, stecca, seppur fosse febbricitante. Si fa trovare nel posto giusto al momento giusto, ma Handanovic e la pessima relazione tra scarpe e terreno di gioco (scivola troppo spesso) non gli permettono di gonfiare la rete. Beccato dal pubblico nerazzurro, nella ripresa si innervosisce troppo e finisce per sparire dalla partita.

Riguardo ad Allegri la questione è differente: dopo il Picasso tattico contro il Barcellona, offre un’opera d’arte moderna abbastanza incomprensibile in occasione della stracittadina. Soprattutto dal punto di vista dei cambi, aspetto invece perfettamente considerato e centrato da Stramaccioni con l'ingresso decisivo di Schelotto: il primo, effettuato a 9’ dalla fine, vede l’ingresso di Niang per Boateng, uno dei migliori. Tempistica e scelte errate: Balotelli, troppo nervoso e mai in partita nella ripresa, poteva essere sostituito dallo stesso francese, con conseguente arretramento di Prince a centrocampo. La maggior freschezza del 18enne talento rossonero avrebbe potuto fare la differenza. 

In una settimana del genere, tuttavia, conquistare una vittoria e un pareggio contro Barça e Inter fa morale. Una maggior attenzione nella partita giocata ieri avrebbe consentito un en plein da 110 e lode e regalato un distacco in classifica dalle interessate alla zona Champions tutt’altro che negativo. Sabato prossimo a Milano arriva la Lazio, altra sfida fondamentale per il terzo posto: seguire le orme di Narciso può essere un grosso rischio. Meglio evitare lo specchiarsi troppo e piacersi ancora di più. Schelotto insegna…

Simone Nobilini
(@SimoNobilini on Twitter)

2 commenti:

  1. Ciao!!perfettamente d'accordo con gran parte della tua analisi!!l unico dubbio c'è l'ho per quanto riguarda le sostituzioni!!ti dirò durante il secondo tempo mi chiedevo cs aspettasse allegri a cambiare qualcosa xò nn riuscivo ad individuare una"vittima"...!Per dirla tutta pensavo tra me e me che balo potesse e meritasse questa candidatura xò sn altrettanto convinto che una sostituzione(la prima nel milan)proprio in una straccittadina così importante per Mario avrebbe potuto creare diverse reazioni controproducenti!credo che Allegri abbia pensato sopratutto a questo e nn al merito sul campo!Per il resto perfettamente d'accordo con te!!fammi sapere cosa ne pensi!ciao e forza milan!!@fiore86a on twitter.

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  2. Ciao e grazie! Il discorso che fai ci può stare, ma non credo che una sua sostituzione avrebbe portato a polemiche, per diversi motivi. Essendo un ex, per lui poteva essere sicuramente una partita sentita, nel secondo tempo era troppo nervoso e ha badato troppo a zittire le provocazioni dei tifosi dell'Inter piuttosto che a giocare e dare una mano anche in fase di pressing. Allegri, ad un certo punto, avrebbe dovuto valutare la situazione per il bene della squadra, non di Balotelli: Mario una partita può steccarla eccome mentre il derby, per come si erano messe le cose, andava vinto. Tante, troppe palle gol non sfruttate nel primo tempo. Mario nei primi 45' ha fatto bene, poi si è perso. Toglierlo per far fare almeno 20 min o più a Pazzini ci poteva stare, stesso discorso vale per il possibile cambio Muntari-Niang con Boateng arretrato a centrocampo. Necessario farle prima le sostituzioni. Ciao! Simo

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