LA SQUADRA DI
ALLEGRI DOMINA NEL PRIMO TEMPO, SPRECA E VIENE RAGGIUNTA NELLA RIPRESA: DOPO 9
ANNI, TORNA LA PARITA’ NELLA STRACITTADINA
24 Ottobre
2004. Data dell’ultimo pareggio in un derby della Madunina. La X in schedina mancava da 9 lunghi anni e, ieri sera, è
tornata a farsi vedere. In un derby nel quale il Milan può certamente
rammaricarsi per la ghiotta occasione buttata al vento, dopo un primo tempo
giocato bene e a ritmi alti in cui Handanovic,
dopo aver subito il vantaggio rossonero di El Shaarawy, è stato costretto agli straordinari.
Non chiudere
partite così può essere controproducente, soprattutto contro una squadra ferita
e desiderosa di riscatto come l’Inter dell’ultimo periodo. E il risultato
finale lo conferma. Nell’unica vera disattenzione rossonera del match, i
rossoneri subiscono infatti il pareggio di Schelotto,
entrato 3 minuti prima al posto di Cambiasso.
Nel complesso,
la prestazione della squadra di Allegri è stata buona. Dopo un primo tempo
particolarmente positivo la stanchezza dell’impegno infrasettimanale di
Champions contro il Barcellona si è fatta inevitabilmente sentire, colpendo i
rossoneri nella seconda frazione di gioco, finita in leggera apnea. Ha
impressionato nuovamente la prestazione di Mattia
De Sciglio, incontrollabile nel primo tempo grazie anche alla non eccelsa
copertura fornita dalla coppia Nagatomo-Guarín
e perfetto anche in fase di rifinitura: i suoi cross dal fondo hanno sempre
messo in difficoltà la retroguardia nerazzurra. Continuando così, per il
terzino rossonero la candidatura a un ruolo da protagonista in nazionale ai
prossimi mondiali risulterebbe una pura formalità.
La
retroguardia Casciavit, come già
anticipato, ha pagato a caro prezzo l’unico vero errore commesso, firmato Mexès, senza soffrire troppo il lavoro
sporco ma poco produttivo della coppia Palacio-Cassano. In mediana, Montolivo ha disputato l'ennesima partita da gigante, coadiuvato dai martellatori Nocerino
e Muntari, la cui prestazione è
andata scadendo nel corso del match. Davanti si è rivisto un ottimo Boateng: il ghanese sta finalmente
attraversando un buon periodo di forma, aspetto che non è quasi mai mancato al
solito El Shaarawy, al primo gol in
un derby e sempre pericoloso in ripartenza.
Capitolo Balotelli: al primo derby da ex, stecca,
seppur fosse febbricitante. Si fa trovare nel posto giusto al momento giusto,
ma Handanovic e la pessima relazione tra scarpe e terreno di gioco (scivola
troppo spesso) non gli permettono di gonfiare la rete. Beccato dal pubblico
nerazzurro, nella ripresa si innervosisce troppo e finisce per sparire dalla
partita.
Riguardo ad Allegri la questione è differente: dopo
il Picasso tattico contro il Barcellona,
offre un’opera d’arte moderna abbastanza incomprensibile in occasione della
stracittadina. Soprattutto dal punto di vista dei cambi, aspetto invece perfettamente considerato e centrato da Stramaccioni con l'ingresso decisivo di Schelotto: il primo, effettuato a
9’ dalla fine, vede l’ingresso di Niang
per Boateng, uno dei migliori. Tempistica e scelte errate: Balotelli, troppo
nervoso e mai in partita nella ripresa, poteva essere sostituito dallo stesso
francese, con conseguente arretramento di Prince
a centrocampo. La maggior freschezza del 18enne talento rossonero avrebbe
potuto fare la differenza.
In una
settimana del genere, tuttavia, conquistare una vittoria e un pareggio contro
Barça e Inter fa morale. Una maggior attenzione nella partita giocata ieri
avrebbe consentito un en plein da 110
e lode e regalato un distacco in classifica dalle interessate alla zona
Champions tutt’altro che negativo. Sabato prossimo a Milano arriva la Lazio,
altra sfida fondamentale per il terzo posto: seguire le orme di Narciso può essere un grosso rischio.
Meglio evitare lo specchiarsi troppo e piacersi ancora di più. Schelotto
insegna…
Simone Nobilini
Ciao!!perfettamente d'accordo con gran parte della tua analisi!!l unico dubbio c'è l'ho per quanto riguarda le sostituzioni!!ti dirò durante il secondo tempo mi chiedevo cs aspettasse allegri a cambiare qualcosa xò nn riuscivo ad individuare una"vittima"...!Per dirla tutta pensavo tra me e me che balo potesse e meritasse questa candidatura xò sn altrettanto convinto che una sostituzione(la prima nel milan)proprio in una straccittadina così importante per Mario avrebbe potuto creare diverse reazioni controproducenti!credo che Allegri abbia pensato sopratutto a questo e nn al merito sul campo!Per il resto perfettamente d'accordo con te!!fammi sapere cosa ne pensi!ciao e forza milan!!@fiore86a on twitter.
RispondiEliminaCiao e grazie! Il discorso che fai ci può stare, ma non credo che una sua sostituzione avrebbe portato a polemiche, per diversi motivi. Essendo un ex, per lui poteva essere sicuramente una partita sentita, nel secondo tempo era troppo nervoso e ha badato troppo a zittire le provocazioni dei tifosi dell'Inter piuttosto che a giocare e dare una mano anche in fase di pressing. Allegri, ad un certo punto, avrebbe dovuto valutare la situazione per il bene della squadra, non di Balotelli: Mario una partita può steccarla eccome mentre il derby, per come si erano messe le cose, andava vinto. Tante, troppe palle gol non sfruttate nel primo tempo. Mario nei primi 45' ha fatto bene, poi si è perso. Toglierlo per far fare almeno 20 min o più a Pazzini ci poteva stare, stesso discorso vale per il possibile cambio Muntari-Niang con Boateng arretrato a centrocampo. Necessario farle prima le sostituzioni. Ciao! Simo
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