UNA DOPPIETTA
DEL NUOVO ARRIVATO IN CASA MILAN DECIDE IL MATCH. MA LE POLEMICHE PER IL RIGORE
CHE HA DECISO IL MATCH NON MANCANO...
Doveva essere
la sua serata. E lo è stata eccome. Non poteva probabilmente sognare un debutto
migliore Mario Balotelli, il grande
colpo rossonero della sessione invernale di calciomercato, subito titolare grazie all'infortunio occorso in fase di riscaldamento (destino..) a Pazzini: doppietta
all’esordio, davanti ad un pubblico che lo ha inizialmente acclamato e
successivamente osannato dopo il rigore decisivo trasformato con la solita,
ineffabile calma e precisione al 94’. Ah, il rigore, inesistente peraltro:
eccola, la solita polemica del weekend che non può mai mancare nel nostro
calcio. Chiariamo subito: il contatto tra Heurtaux
ed El Shaarawy non c’è. Il difensore
francese tocca il pallone e non la gamba del Faraone, ma Valeri vede
in modo diverso, concedendo la massima punizione dagli 11 metri. Entrare nel
merito della solita, noiosa polemica su torti ed errori arbitrali,
sinceramente, non è ciò che abbiamo intenzione di fare, dato che se ne parla
già con eccessiva insistenza: la nostra volontà è quella di parlare di calcio
giocato. E così sia.
Il Milan
visto nei primi 45’ minuti di partita è stato (con tanto di gioco di parole) sBALOrditivo.
Il miglior Milan di stagione: corsa, fraseggi rapidi, cambi di gioco frequenti
e ritmo altissimo. Effetto Balotelli o meno, i rossoneri vanno a mille: l’ex
City tuttavia ci mette parecchio del suo, sfiorando per due volte il gol,
mandando in porta Niang (ipnotizzato da Padelli) con uno splendido assist e
trovando il primo centro in maglia rossonera con una girata di sinistro
all’interno dell’area piccola. L’assist, manco a dirlo, porta la firma di Stephan El Shaarawy, anche ieri
encomiabile dal punto di vista dell’impegno, della qualità e della corsa. SuperMario sembra prenderci gusto e
cresce: il gol segnato è pari all’effetto che i magici funghi raccolti hanno
sull’ormai noto personaggio dei videogiochi, tanto che il numero 45 decide di
sparare un gran destro a giro dai 25 metri che Padelli, con un miracolo, riesce a mettere in calcio d’angolo.
L’Udinese
c’è, ma non si vede. Almeno fino al 7’ della ripresa, quando Di Natale, imbeccato da Lazzari, tenta un gol impossibile, senza successo. Il Milan non riesce a
chiudere la partita e, alla prima disattenzione difensiva, paga dazio:
retroguardia scoperta, Muriel serve Pinzi, conclusione deviata in rete da
Zapata, in chiusura disperata. 1-1.
La
brillantezza primotempistica del Milan sparisce in un attimo, i rossoneri
accusano il colpo e provano a rispondere, l’Udinese prende coraggio e riparte
con convinzione. La più grande chance dell’intero secondo tempo capita sui piedi di Niang, che
centra la traversa (dopo averne già rotta una a Milanello in settimana..) con
una fucilata al volo a botta sicura. I minuti passano, gli ingressi di Robinho, Bojan e Traorè da una
parte e di Pereyra e Merkel dall’altra non cambiano nulla. Chi
decide di rendere la sua serata perfetta, invece, è proprio SuperMario, che
sfrutta il generoso calcio di rigore guadagnato da El Shaarawy per firmare il
2-1 finale.
La squadra di
Allegri, complessivamente, ha vinto con merito, creando più occasioni rispetto
ad un’Udinese abile principalmente a chiudersi e ripartire con ordine e
pericolosità, grazie alle velocità della coppia Muriel-Di Natale. Constant
è stato ancora una volta uno dei migliori in campo, Zapata ha giocato l’ennesima partita di grande solidità ed Abate si è proposto meglio che in altre
occasioni mentre a deludere, al rientro da titolare dopo l’infortunio, è stato Daniele Bonera, responsabile del buco
difensivo che ha concesso il pareggio alla squadra friulana. Montolivo si è dimostrato come sempre
indispensabile a centrocampo, recuperando e smistando bene palloni, ben
coadiuvato da Flamini e Nocerino, che hanno dato tanta corsa e
quantità. Sul trio offensivo, El Niangotelli, poco da aggiungere: El Shaarawy continua ad offrire
prestazioni importanti, così come Niang,
al quale è mancata solo un po’ di precisione sottoporta. Di Balotelli, invece, abbiamo già
ampiamente discusso: con questa mentalità, potrebbe davvero far fare il salto
di qualità alla sua nuova squadra. E l’inizio non è stato certo dei peggiori..
Inter
agganciata, Lazio sconfitta e a soli 3 punti di distanza. L’aereo per l’Europa è decollato da
Bergamo settimana scorsa:
il volo prosegue ed il copilota Balotelli è arrivato in tempo utile per
prendere ancora più quota, insieme al comandante El Shaarawy e a tutto
l’equipaggio rossonero. Next stop, prossimo scalo: Cagliari. Atterraggio
previsto Domenica 11, ore 15: Is Arenas. Il viaggio verso la meta
è ancora lungo, ma si sa: dietro ogni linea d’arrivo, c’è una nuova linea di
partenza. Verso l’Europa che conta.
Simone Nobilini
(@SimoNobilini on
Twitter)
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