Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

mercoledì 20 febbraio 2013

MILAN-BARCA: ECCO COME ALLEGRI POTREBBE VINCERE LA PARTITA


COMPATTEZZA, CINISMO E GENEROSITA'. ECCO LA RICETTA PER ALLEGRI

Messi a uomo, Boateng a centrocampo, no nel tridente, Niang titolare, no è stanco, meglio metterlo a partita in corso. Su come il Milan dovrebbe interpretare la partita di questa sera se ne sono dette tante. Ora è arrivato il nostro turno.

La differenza nelle individualità è palese; se i catalani hanno le qualità per poter far partire l’azione da dietro in modo fluido e agevole, il Milan al contrario se pressato alto, va facilmente in difficoltà.                                                                                                                                                              Ecco perché la partita deve essere vinta da Allegri, ancora prima di giocarla. Ci spieghiamo subito: la massima da seguire è molto semplice e vecchia come il calcio, “la miglior difesa è l’attacco”. Schierando un aggressivo  4-3-3 infatti, i rossoneri potrebbero ricavarne benefici in entrambe le fasi.                     Assolutamente fondamentale però sarebbe la prestazione del tridente offensivo, che dovrebbe davvero fare la partita della vita. El Shaarawy a sinistra, Niang a destra (o Bojan, se il francese non è al meglio) e Pazzini al centro dell’attacco. L’ex Samp avrebbe forse il compito più ingrato, portare cioè un pressing continuo e asfissiante ai due centrali difensivi catalani, in modo da disturbare fin dal principio la manovra avversaria. A quel punto i due esterni alti dovrebbero accorciare sui due terzini blaugrana così come tutto il centrocampo rossonero su quello di Xavi. Nel momento in cui la palla arriverà sulla linea del centrocampo, il Faraone e l’altra cresta matta dovranno immediatamente abbassarsi sulla linea del centrocampo.                                                                                                                                             In fase di non possesso gli uomini di Allegri dovranno formare un blocco compatto in 30 metri tra tutti i reparti, in modo da creare filtro in ogni parte del campo. Quindi minima distanza tra i reparti e uno “scivolamento” sulle fasce ai limiti della perfezione quando il Barca cercherà di allargare il gioco con la solita circolazione orizzontale.                                                                                                                                Sulla spinosa questione lanciata dal “presidentissimo” cui piace molto fare l’allenatore, ma che inspiegabilmente si perde la cessione di Pirlo invece, mettere una marcatura a  uomo su Messi è una follia. Innanzitutto lasciare l’uno contro uno alla Pulga significherebbe giocare alla roulette russa con otto colpi e non uno nel tamburo. E inoltre il calcio moderno non è più quello in cui Gentile marcava Maradona; i blaugrana hanno un’organizzazione tale che per rompere il lucchetto della marcatura a uomo impiegherebbero lo spazio di tiki. La cosa giusta da fare è sicuramente quella di impostare un sistema di raddoppi in base alla posizione in campo del fenomeno argentino, come fece Mourinho nel 2010 nella gara d’andata delle semifinali vinta 3-1 dall’Inter.

Una volta recuperata palla i due esterni, dovranno lanciarsi come proiettili ad attaccare la profondità. Mi rendo conto di quanto sto chiedendo al Milan, ma come l’ha definita Montolivo questa è una “partita spaziale” che non capita tutti giorni e allora perché sprecare un’occasione del genere?

Tornando sul tecnico dopo questa breve e romantica paretesi, osservando i gol presi quest’anno dalla squadra di Vilanova, si nota come i punti deboli degli spagnoli siano essenzialmente due: le fasce, Dani Alves e Jordi Alba salgono sempre insieme, lasciando praticamente solo Puyol e Piquè dietro. L’atteggiamento dei due esterni  rossoneri potrebbe avere quindi un duplice effetto: da spina nel fianco in caso di ripartenza e da cani da guardia in fase di non possesso, tenendo bassi i due terzini azulgrana. E i calci piazzati. Messi e co, sulle palle ferme marcano a zona, anche se guardando le reti incassate verrebbe da dire che non marcano. Esemplare a tal proposito la partita di Glasgow persa dal Barca 2-1 col Celtic. Vantaggio biancoverde su calcio d’angolo e raddoppio arrivato in ripartenza sulla fascia destra.

Per quanto riguarda gli uomini, al centro Montolivo è assolutamente necessario, per dare ordine alla manovra e alla gestione del pressing. Purtroppo a causa delle defezioni, le scelte degli altri due uomini sono abbastanza obbligate: Ambrosini, che mette in campo anche qualcosa in più del cuore e nel ballottaggio tra Boateng e Muntari, scelgo il primo. Le motivazioni sono semplici, il Boa garantisce un raccordo tra centrocampo e attacco, può aiutare meglio dell’altro ganese Montolivo in fase di costruzione. Inoltre la prestazione di Muntari col Parma e il precedente dell’anno scorso di Boateng a San Siro contro i Blaugrana mi convincono definitivamente.

Ah dimenticavo una componente indispensabile: San Siro deve letteralmente far volare ad un metro da terra i propri “eroi”, questa sera San Siro deve accompagnare il Milan fino al 95’. Niente fischi, niente buu, solo il Milan. E basta; perchè sia veramente una partita spaziale!


Davide Bernardi
DavideBernardi6 on Twitter

1 commento:

  1. doverosa premessa.
    chi ha scritto questo articolo sa molto bene come la penso a livello calcistico e sa altrettanto bene che le mie squadre giocano come minimo con 3 punte, di conseguenza non potrò essere tacciato di essere un catenacciaro... :-)

    1- ammesso e non concesso che accada tutto cosi come descritto, c'è sempre la partita di ritorno ed io non scommetterei sul passaggio del Milan nemmeno se stasera finisse 3-0
    2- ammesso e non concesso che il Milan passerà il turno siamo sempre e comunque agli ottavi con una catena montuosa ancora da scalare per arrivare per lo meno in semifinale
    3- il Milan attualmente è si terzo in classifica dopo una roboante rimonta ma il rischio è quello di mettere a repentaglio proprio questa posizione con ancora TUTTI gli scontri diretti da giocare

    io sinceramente punterei tutto sul piazzamento champions in campionato e cercherei di giocarmela a non prenderle e magari poi alla fine, COME SUCCESSO A CHELSEA E INTER, passo addirittura il turno

    il barca non è pericoloso quando gioca in orizzontale, il barca fa paura quando riesce ad entrare con i dai-e-vai tra le linee arrivando davanti al portiere con un inserimento da dietro o liberando un terzino(8 volte su 10 dani alves). io farei giocare tranquillamente i due centrali di difesa indirizzando la giocata sugli esterni avendo cosi il tempo per posizionarmi dietro. seguendo la tattica tanto cara a Spalletti(la sua roma è la squadra italiana che ha prodotto il miglior calcio negli ultimi 10 anni) SCAPPEREI "IN CASA" E RIPARTIREI A 100 Km/H sfruttando il fatto che i loro terzini non danno particolare copertura anche se riescono a recuperare moooolto velocemente. serve una partita di testa, gambe e cuore. ottima la riflessione sull'ambiente che dovrà crearsi questa sera...

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