Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 18 febbraio 2013

FIRENZE RITROVA LA SUA BEATRICE. NERAZZURRI, SERATA DA IGNAVI

LA FIORE PESCA IL JO-LJ. A STRAMA SERVE UN VIRGILIO IN FRETTA, IL LUCIFERO ROSSONERO SI AVVICINA!

Una prestazione che mette d'accordo tutti. Guelfi (bianchi e neri!) e Ghibellini. In una sera Vincenzo Dante Montella, ritrova la sua Beatrice montenegrina, che con una doppietta e un assist stende le "tre fiere" nerazzurre, che di feroce hanno avuto ben poco.
Nel mezzo del cammin..del campionato, l'Alighieri partenopeo scrive un capitolo importante nel cammino che spera lo possa portare a riveder le stelle..della Champions!

Veniamo al campo. Montella ha vinto la partita negli spogliatoi, ancora prima che sul rettangolo verde. Dopo la sconfitta di Torino, ha cambiato volto alla sua creatura. Passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 e luci del paradiso già visibili dopo pochi minuti. La Viola ha coperto meglio tutta l'ampiezza del campo e soprattutto i suoi interpreti hanno corso meglio.
Mi spiego. Contro un'Inter senza punte fisse, la difesa ha retto tranquillamente anche con solo due centrali. Sulle fasce, i terzini non sono stati gravati dalla fatica di dover fare tutta la corsia, mentre davanti, da una parte Cuadrado, liberato dall'obbligo delle diagonali difensive ha potuto rimbalzare come una pallina magica, e dall'altra Ljajic, che ha appoggiato bene Jovetic.
Il serbo, spesso criticato e talvolta anche "menato", ha offerto una prova di grande generosità, ripiegando spesso in fase difensiva ed entrando in praticamente tutte le azioni pericolose della Fiorentina.
Grande prova anche del centrocampo, facilitato dall'assenza di pressing nerazzurro, ha saputo mostrare tutte le proprie doti in fase di palleggio. Da rivedere finchè non si rovina il video, l'assit di Aquilani per il 3-0 di Jovetic. Ah già e poi c'è stato Jovetic.
Il montenegrino più volte criticato nelle ultime settimane, ha zittito tutti (guelfi e Ghibellini che fossero) con una prestazione che nemmeno la miglior Beatrice avrebbe saputo fare. Corsa (tanta), tocchi, gol, assist e ancora più incoraggiante, una condizione fisica sorprendente, visto le ultime uscite con Parma e Juve. Jo-Jo ha tenuto testa a bestioni del calibro di Juan Jesus e Ranocchia, garantendo sempre la profondità ai suoi.

Veniamo ora a quelle che qualcuno chiamava le "dolenti note".
Gli uomini di Stramaccioni, più che bestie feroci, sono parsi undici ignavi. Apatici svogliati e forse anche stanchi per l'impegno in Europa League.
L'infortunio di Milito doveva "renderli ancora più rabbiosi". Sembra abbia avto l'effetto contrario.
Il tiro da 40 metri che esce dallo stadio al 38' del primo tempo di Ranocchia, spiega meglio di molte parole la partita nerazzurra.
Ad una settimana dal derby insomma, le indicazioni sono state tutt'altro che confortanti. Strama ha impostato la partita come al solito in uno scontro diretto: si aspetta dietro e si prova a colpire in ripartenza. Se però il centrocampo non accompagna il contropiede, Cassano e Guarin devono vedersela con la difesa viola schierata, più i centrocampisti che ripiegano e l'esito è scontato.
L'Inter, paradossalmente, si è comportata come la Fiorentina aveva fatto a Torino: tutti dietro la linea del pallone e largo spazio al regista avversario; Pirlo in quel caso, Pizarro ieri sera. Il risultato è aver ballato tutta la partita dietro la precisione del cileno e dei suoi braccianti.
Di fronte al dinamismo viola, ha sorpreso l'esclusione di Gargano, che ha fatto posto a Cambiasso. La prestazione del Cuchu è stata lontana da quella di settimana scorsa col Chievo, probabilmente perchè il centrocampista argentino ha deciso di portarsi al Franchi anche la lavatrice di casa, con la quale è sceso in campo.
In generale tutto il centrocampo è parso poco brillante, completamente in balia degli endecasillabi viola.

Tra sette giorni i viola faranno visita a Stefano Guinizzelli Pioli, mentre a Strama converrà trovare un Virgilio abile ed arruolabile; l'incontro col Lucifero rossonero è ormai alle porte.

Davide Bernardi
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