Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 11 febbraio 2013

EDITORIALE MILAN: “HOUSTON ABBIAMO UN PROBLEMA”, IL VOLO ROSSONERO VERSO L’EUROPA PERDE QUOTA A CAGLIARI

LA SQUADRA DI ALLEGRI DELUDE E STRAPPA UN 1-1 AD “IS ARENAS” GRAZIE A UN CALCIO DI RIGORE DI BALOTELLI NEL FINALE

A quanti di voi, durante un volo, è mai capitato di attraversare o incontrare una turbolenza? Tanti, immagino. Bene: ricorderete anche del viaggio di cui parlavamo settimana scorsa, il viaggio del Milan verso l’Europa, l’Europa che conta, distante ormai solo 3 punti. Viaggio che, dopo il pareggio nell’anticipo serale tra Lazio e Napoli, ha portato i rossoneri a intravedere maggiormente nel radar l’aeroporto di Fiumicino, sponda biancoceleste, in caso di tre punti conquistati a Cagliari.

Parlavamo metaforicamente anche di equipaggio, di El Shaarawy comandante e di Balotelli copilota: nel viaggio last minute (viste le continue indecisioni legate alla città in cui si sarebbe giocato) verso Cagliari, però, un Faraone stanco  ha lasciato per un’ora il comando, senza inserire il pilota automatico. Comando raccolto non da un compagno, bensì direttamente da mister Massimiliano Allegri, sicuro di trovare la rotta giusta verso i 3 punti e verso quella che è stata la sua casa per tanti anni.

Non è andata proprio così ieri, tuttavia. La più famosa Acciuga del calcio nostrano ha affrontato, inconsciamente, una pericolosa turbolenza, schierando un centrocampo fisico ma totalmente privo di qualità, complice anche la fondamentale assenza di Riccardo Montolivo per squalifica: Flamini, Ambrosini e Muntari.

Complice la non giornata di grazia della coppia centrale difensiva ZapataMexès, a tratti disastrosa nel primo tempo e protagonista di disattenzioni gravi (come nell’occasione del vantaggio cagliaritano), il Milan ha sofferto la pericolosità di Ibarbo nelle ripartenze, disputando un match incolore e offensivamente inconcludente. Le uniche, poche vere occasioni rossonere sono infatti arrivate negli ultimi 10 minuti di partita, dopo la doppia ammonizione che ha costretto Astori, uno dei migliori, a lasciare il campo. El Shaarawy e Niang hanno mostrato impegno ma la loro prestazione è stata al di sotto delle aspettative (nonostante l’ingresso di Boateng per il Faraone resti una scelta abbastanza incomprensibile), così come quella di Mario Balotelli, autore tuttavia di un gol del pareggio (su rigore) preziosissimo per mantenere un’imbattibilità che dura da 6 giornate.

Dal punto di vista della prestazione, il match di Cagliari ha rappresentato un grosso passo indietro per il Milan. La velocità di manovra, i frequenti cambi di gioco, i rapidi fraseggi e il Milan sBALOrditivo visto  nella partita contro l’Udinese è ritornato improvvisamente ad essere un’illusione: ritmo lento e  squadra prevedibilmente in difficoltà a centrocampo a livello di costruzione di gioco.

I 20 milioni versati al City per Balotelli non sono stati certamente spesi male, a giudicare dalla caratura del talento: ciò che però viene spontaneo sottolineare è che a questo Milan sarebbero maggiormente serviti rinforzi in altri reparti. Zapata-Mexès, nonostante le ultime discrete prestazioni del colombiano, non è una coppia difensiva affidabile; e se De Sciglio sta diventando una garanzia, Abate continua a latitare, con discese sul fondo condite da cross mai pericolosi. Nel cerchio di centrocampo invece, in caso di assenza di Montolivo, la qualità è decisamente inesistente, come già ampiamente ribadito. A mercato ormai chiuso, il campo ha scattato una chiara fotografia: toccherà alla dirigenza rossonera, a fine anno, individuare i giocatori giusti per colmare lacune che, ad Is Arenas, si sono prontamente ripresentate.

Uscito indenne dalla turbolenza cagliaritana, il Milan cambia rotta: si ritorna verso casa. A San Siro venerdì arriverà il Parma del grande ex Donadoni che quest’anno ha dimostrato di saper affrontare, e bene, le grandi. Basta poco per rischiare lo schianto, Cagliari né è stata la prova: all’appello Houston, abbiamo un problema ha risposto presente Balotelli. A quello per i 3 punti di venerdì e per riprendere quota, invece, dovrà rispondere tutto il Milan. Nessuno escluso.

Simone Nobilini
(@SimoNobilini on Twitter)

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