Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

giovedì 21 febbraio 2013

L'UNDER 21 CHE VORREI..

L'ITALIA PROVA AD USCIRE DALLA CRISI CON LE SUE NUOVE STELLE

L'Italia prova ad uscire dalla crisi con le sue nuove stelle: da Perin a El Sharaawy passando per De Sciglio Verratti e Insigne.

Gli azzurrini di Devis Mangia hanno conquistato l'accesso alla fase finale dell'Europeo under 21, che si svolgerà in Israele nel 2013, impressionando per la qualità del gioco espresso e soprattutto per la moltitudine di talenti presenti in rosa.
Nel girone di qualificazione l'Italia è arrivata prima davanti a Turchia, Irlanda, Ungheria e alla cenerentola Liechteinstein segnando la bellezza di ben 27 gol e subendone appena 8, lasciando spesso alla nazionale maggiore i giocatori con più esperienza come Verratti, Santon, Florenzi ed El Sharaawy.
L'Italia potenzialmente può ambire alla conquista del torneo continentale, anche se per fare ciò dovrà battere la strafavorita Spagna che annovera tra le sue fila giocatori che hanno già esordito in Champions League con le maglie di Barcellona, Real Madrid, Malaga e Valencia e che dell'organizzazione dentro e fuori dal campo ne ha fatto il suo punto di forza.

Per capire come mai il “bel paese” abbia prodotto una simile ondata di giovani promesse bisogna fare un salto indietro di qualche anno.
SudAfrica 2010. La nostra nazionale è chiamata a difendere il titolo vinto quattro anni prima in Germania; a guidarla è da poco ritornato l'allenatore che aveva appunto conquistato quel mondiale: Marcello Lippi. Le sue convocazioni furono criticate fin da subito, escluse la poca qualità di cui la nostra vecchia nazionale disponeva: l'emergente Mario Balotelli e il talento di Bari vecchia Antonio Cassano. La spedizione nel continente nero fu un disastro, L'Italia rimediò solo 2 punti e una sconfitta contro la Slovacchia che brucia ancora.
Da quel momento ci si è resi conto che il ciclo di campioni del calibro di Fabio Cannavaro, Mauro Camoranesi, Gianluca Zambrotta e Gennaro Gattuso era ormai giunto a conclusione.
L'unica soluzione per tornare vincenti era quello di tornare a investire nel settore giovanile e, complice la crisi finanziaria che ha colpito la massima serie italiana più di altri campionati, le squadre iniziarono a creare impianti sportivi più adatti alle esigenze del settore giovanile e a puntare sul “fai da te” lavorando giorno per giorno su ragazzi talentuosi.
La ventata di giovinezza portò sulla panchina della nazionale maggiore Cesare Prandelli, famoso per saper far crescere i giovani, che decise di far fare un po' di esperienza a giocatori appartenti al gruppo dell'under 21.

Il percorso di maturazione degli azzurrini è paragonabile a quello avvenuto in Germania dal 2004 in poi. Anche i tedeschi dovettero subire un'umiliazione tale da cambiare radicalmente il metodo di lavoro. La loro Caporetto fu Euro2004, probabilmente il punto più basso toccato dalla nazionale A, inerme al cospetto di nazionali di medio-basso livello.
Nel giro di sei anni la Germania avrebbe rifondato una nazionale in grado di mettere in difficoltà qualsiasi squadra e portando sul grande palcoscenico prima giocatori del calibro di Ozil, Khedira, Jerome Boateng, Neuer e Muller e poi a Euro2012 calciatori che sono più di semplici promesse come Reus, Hummels, Gotze, Kroos, Schurrle e Gundogan.

L'unico problema per Devis Mangia (inseguito da molte squadre) è che in concomitanza con l'Europeo in Israele ci sia la Confederation Cup per le nazionali maggiori, a cui l'Italia dovrà partecipare per merito della conquista del secondo posto nell'Europeo svoltosi l'estate scorsa.
Prandelli vorrà sicuramente fare le prove generali per il mondiale in Brasile nel 2014, ma dovrà pensare anche alla possibilità di “prestare” qualche suo pezzo pregiato al fine di conquistare il ben più ambito trofeo giovanile, che manca dalla bacheca azzurra dal 2004, anno in cui si misero in mostra De Rossi e Gilardino su tutti.

Il giovane commissario tecnico può puntare su almeno 18 possibili titolari, personalmente la formazione che mi piacerebbe vedere in campo è composta da: Mattia Perin (Genoa) Santon (Newcastle) Camporese (Fiorentina) Marrone (Juventus) De Sciglio (Milan) Verratti (Psg) Benassi (Inter) Florenzi (Roma) El Sharaawy (Milan) Insigne (Napoli) Balotelli (Milan).
Come detto ci sono molti altri campioncini come Francesco Bardi, Alberto Masi, Luca Caldirola, Lorenzo Crisetig, Diego Fabbrini e Riccardo Saponara, ma a fare davvero impressione è il reparto offensivo che prevede altre “bocche da fuoco”, come ad esempio il capocannoniere azzurro dei gironi di qualificazione Manolo Gabbiadini o i vari Mattia Destro, Samuele Longo, Ciro Immobile, Giuseppe De Luca oltre all'infortunato Fabio Borini.
Voi invece che tipo di formazione vorreste?

Giammarco Bellotti
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