Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 23 aprile 2012

DUE MONDI VICINI, MA DISTANTI ANNI LUCE

MENTRE A GENOVA ALCUNI TIFOSI GENOANI FACEVANO SOSPENDERE LA PARTITA, A WOLVERHAMPTON I SUPORTERS APPLAUDIVANO NONOSTANTE LA RETROCESSIONE.

Questo week-end di campionato, mi ha ispirato una domanda che ho deciso di porvi, cari lettori: " Secondo voi, è possibile sottolineare tutta la differenza che c'è tra il nostro calcio e quello inglese, attraverso due semplici immagini?"
Sebbene le discrepanze siano molte, dopo questo turno di calcio internazionale, raggiungere il mio scopo non potrebbe essere più facile.

La prima immagine che vi propongo è questa: ITALIA, GENOVA 22-apr. ore 16:10.
A Marassi si sta giocando Genoa-Siena. All'8 del secondo tempo, Giorgi firma il 4-0 per gli ospiti. Il Genoa è ora ad un solo 1 punto dalla retrocessione, complice anche il pareggio del Lecce con la Lazio.
I tifosi di casa non ci stanno ed ecco che si scatena il delirio: proprio come successe in occasione di Italia-Serbia, quando "Ivan il terribile prese in ostaggio" l'intero stadio, il prato di Marassi, più che di calcio, si trasforma in un campo di battaglia.
Sul terreno di gioco iniziano a piovere fumogeni e petardi. Alcune centinaia di tifosi rossoblu ( e non tutto lo stadio; è bene precisarlo!) costringono Tagliavento a sospendere la partita. Nessuno sa più cosa fare. Il presidente rossoblu Enrico Preziosi scende addiruttura in campo. Marco Rossi, capitano del grifone, viene scortato sotto la tribuna centrale, dove si sono appostati i "tifosi" ( chiamarli così è un eufemismo) più esagitati. La richiesta è una sola:" toglietevi la maglia! Non siete degni di indossarla". I gocatori cominciano a sfilarsela di dosso, ma Sculli non ci sta e dopo qualche parola scambiata con gli ultrà, riesce a calmarli.
Anche per ordine pubblico la partita riprende. Finirà 1-4, ma tutto ciò non è più calcio.

La seconda immagine che vi cito invece aiuta a capire meglio dove stia la differenza tra la concezione di "andare allo stadio"in Inghilterra e quella in Italia: INGHLTERRA, WOLVERHAMPTON 22-apr. ore 17:00
Allo stadio Molinieaux, si è appena concluso il match tra Wolves e Manchester City. Gli ospiti hanno vinto 2-0 grazie alle reti di Aguero e Silva, sancendo così l'aritmentica retrocessione dei Wanderers.
A questo punto, chi si aspetta fischi e contestazione, forse si è dimenticato di cambiare canale ed è rimasto su Genoa-Siena.
Appena dopo il fischio finale infatti, i 28 mila del Moliniaux applaudono la propria squadra e, sulle note di "Que serà serà", cantano "We will back in Premier League" ( "torneremo in Premier League").
I giocatori, con gli occhi lucidi al centro del campo, non possono che applaudire i propri splendidi tifosi.

Ad appena una settimana dalla scomparsa di Piermario Morosini, alcune persone hanno deciso di onorarlo e ricordarlo così. Un sentito "GRAZIE" dunque a coloro che anche ieri hanno contribuito a scrivere una pagina buia del nostro calcio.

Davide Bernardi

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