In un pomeriggio di mezza estate, quando arrivò la notizia dell'acquisto del cileno, qualche tifoso juventino aveva storto il naso, forse convinto che l'ex Leverkusen non fosse il "top player" di cui la Juve aveva bisogno a centrocampo. Di lui si conoscevano i 10 gol segnati nella precedente bundensliga e poco altro.
Il "guerrero" però, a convincere anche i più scettici, ci ha messo poco; 4 minuti per l'esattezza. Al 73' del debutto stagionale della Vecchia Signora col Parma, Vidal, entrato da poco, chiude la partita con un gran tiro da fuori. Da quel momento in poi è stato tutto in dicesa, il rendimento del cileno è cresciuto di partita in partita, così come la sua autorità nel centrocampo bianconero. In questo momento insieme a Pirlo e a Marchisio infatti forma uno dei centrocampi più solidi e affiatati d'Europa, una miscela di corsa, potenza e tecnica.
Anche ieri sera i numeri di "Re Artù", come lo chiamano i supporters bianconeri, sono stati impressionanti: 101 palloni toccati, 8 recuperati e solo 9 passaggi sbagliati. Certo, negli occhi di tutti rimarrà la meraviglia che porta al 2-0 per la Juve: una "bicicleta" che manda al parco Campagnaro e un bolide di mancino che batte De Sanctis (con tanto di solito cuore annesso), perchè ormai sappiamo che Conte gradisce i giocatori che cuciono, ricuciono, ma ricamano anche. E allora ben venga il quarto gol in campionato, che arriva dopo quello segnato a Firenze e l'assist per Del Piero contro l'Inter. Ma Vidal è tanto altro, vedi per credere i recuperi ai danni di Cavani lanciato in contropiede o su Lavezzi nei pressi dell'area di rigore quando mancano pochi minuti al termine e le forze, almeno in teoria, dovrebbero mancare.
Già perchè la forza della ciurma di Conte è proprio questa: l'intensità. La Vecchia Signora, ieri sera in vestito rosa shocking, ha bruciato sulla corsa gli avversari nella ripresa, proprio come successo con l'Inter. Quando i ritmi dovrebbero calare, i bianconeri li alzano improvvisamente e non li abbassano più. Non ci sorprende allora che qualcuno abbia azzardato un paragone tra Vidal e il Conte giocatore; certamente i piedi del cileno sono migliori, ma la tenacia, la voglia di non mollare mai, la capacità d'inserimento e la vena realizzativa sono le stesse. I tifosi bianconeri dunque possono cantare un altro campione: "O' Guerrero Nnammurato"!Davide Bernardi
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