Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

sabato 7 aprile 2012

JOVETIC-AMAURI, LA FIORENTINA SBANCA SAN SIRO


CLAMOROSO SCIVOLONE DEL MILAN CHE NEL TURNO PASQUALE SI FA SORPRENDERE DAI VIOLA. FINISCE 1-2, ORA E' MENO UNO DALLA JUVENTUS

Sarà stata l' aria di vacanza che si respirava o il fantasma blaugrana che ancora aleggia a Milanello, fatto sta che il Milan visto oggi è sembrato davvero in difficoltà, lontanissimo parente della squadra che si affacciava al trentunesimo turno con un +2 sulla Juventus. E pensare che ci si aspettava una svolta dopo il k.o. europeo patito in settimana, mentre è bastata una Fiorentina tutt' altro che irresistibile per sconvolgere i piani-Scudetto della banda di Allegri.

Infermeria per l' ennesima volta affollatissima quella dei rossoneri, che devono rinunciare a ben dodici giocatori, ma che in compenso ritrovano Antonio Cassano, nuovamente a disposizione dopo il grande spavento di fine Ottobre. Massimiliano Allegri opta per il consueto 4-3-1-2, anche se di consueto c'è davvero poco nella scelta del partner che affianca Ibrahimovic là davanti: prima chance da titolare per Maxi Lopez, che prende il posto di Robinho. Dall' altra parte anche Delio Rossi ha le proprie gatte da pelare: il terz' ultimo posto è sempre più vicino e per questa delicatissima trasferta deve rinunciare a Gamberini, Cassani e Vargas, oltre agli squalificati Montolivo e Cerci. In attacco i viola si affidano a Jovetic (per l' occasione Capitano), supportato da Ljajic; solo panchina per Amauri.
Ti aspetti una partenza a spron battuto dei rossoneri e una Fiorentina prudente, e invece nei primi 10-15 minuti sono proprio i Viola a fare la partita, pur rendendosi pericolosi solo con qualche tiro dalla distanza. Giungono notizie del Milan solo al 18', quando una staffilata di Ibra su punizione chiama Boruc alla respinta di pugno, inguardabile la ribattuta di Muntari con la porta spalancata. La partita procede a ritmi piuttosto blandi, ma alla mezz' ora arriva la svolta: Nastasic atterra Maxi Lopez in area, Ibra trasforma impeccabilmente il rigore (generoso) concesso da Celi. La squadra di Rossi non ci sta e con ammirevole coraggio riprende in mano le redini dell' incontro, ma l' unico tentativo a rete da qui alla fine del primo tempo sarà una velenosa punizione di Ljajic deviata in angolo da Abbiati, cui risponde cinque minuti dopo Maxi Lopez con un bel collo sinistro che si stampa sul palo.

L' intervallo, più che al Milan, sembra giovare alla Fiorentina, che infatti torna in campo con un piglio ancor più deciso e dopo due minuti trova subito il pareggio: Jovetic scatta sul filo del fuorigioco e con un destro preciso trafigge Abbiati. I rossoneri si gettano allora a capofitto alla ricerca del vantaggio, ma stavolta il gioco è troppo lento e prevedibile e l' accortissima retroguardia viola non può che ringraziare e amministrare senza eccessivi patemi. Anzi, sono gli ospiti ad avere la palla del clamoroso sorpasso, ma il solito Jo-Jo vanifica il 3vs2 creatosi con una debole conclusione a giro. Rossi capisce allora che l' impresa è possibile e "appesantisce" l' attacco con Amauri, mentre il Milan continua a brancolare nel buio e decide di affidarsi al genio di Cassano. Ma il cambio decisivo è stato quello dei Viola: all' 89' Amauri approfitta di un altro errore di Mexes (dopo quello di Barcellona) e si invola verso la porta. Game, set, match.

Quello che abbiamo ammirato (si fa per dire...) oggi a San Siro è stato sicuramente uno dei più brutti Milan della stagione: gioco lento e prevedibile, e soprattutto tensione mentale e livello agonistico non consoni a una partita decisiva in chiave Scudetto come quella di odierna. E' stato fin troppo palese che le gambe e le teste dei rossoneri risentissero ancora dell' eliminazione dalla Champions e non fossero sintonizzate sulle frequenze del Campionato, e nemmeno il pensiero che un eventuale passo falso sarebbe stato decisivo (mentre scriviamo, la Juventus è in vantaggio 2-0) li ha spronati. Non a caso la debacle odierna è coincisa anche con una delle prestazione più opache di Zatlan Ibrahimovic in campionato: lo svedese ha patito troppo la rete difensiva viola, ma a tratti è sembrato quasi svogliato, sbagliando palloni elementari per uno con le sue capacità.La Fiorentina invece torna dalla trasferta milanese con un' incredibile iniezione di fiducia, che però ancora non le permette di dormire sonni tranquilli, vista la contemporanea vittoria del Lecce sulla Roma che mantiene invariata la distanza. I ragazzi di Delio Rossi hanno giocato una gara senza sbavatura alcuna: ordinatissimi dietro e implacabili davanti, e alla fine sono usciti vittoriosi da San Siro senza rubare assolutamente nulla.

A questo punto, il Campionato ci riserverà sette giornate davvero infuocate, almeno per quanto riguarda la lotta per il Tricolore. A meno di clamorosi ribaltoni, la Juventus è tornata da Palermo con i tre punti ed ecco quindi un nuovo avvicendamento in vetta: bianconeri avanti di un punto, anche se le lunghezze di distanza tra le squadre diventano due in virtù degli scontri diretti. E' vero che i rossoneri avranno un calendario in discesa, ma a questo punto la "palla" passa in mano alla Juve, in grande salute sia fisicamente sia mentalmente. Morale tutto da ricostruire invece per la truppa di Allegri, e anche alla svelta, visto che già martedì sera si torna in campo a Verona per l' anticipo del turno infrasettimanale.

Nicolò Scotucci

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