Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 23 aprile 2012

POSSIBILI SCENARI DI UNA STAGIONE FALLIMENTARE


Che non fosse più il Milan cinico e, a tratti, bello da vedere ammirato a cavallo tra 2011 e 2012 l' avevamo capito da circa un mese: i primi scricchiolii iniziarono con il pareggio di Catania, per poi diventare veri e propri campanelli d' allarme nella penultima uscita a Verona contro il Chievo. Che la corsa Scudetto non riguardasse più due squadre l' abbiamo invece capito solo ieri pomeriggio, al termine della gara contro il Bologna: un pareggio che ha il sapore della sconfitta, un punto di scarsissima importanza, perché tutti sapevano che la Juventus avrebbe fatto un sol boccone di questa Roma ancora acerba. La domanda è: merita di vincere il tricolore chi, nel momento cruciale della stagione, cade in balìa di squadre non certo irresistibili come Fiorentina, Bologna o lo stesso Chievo (nonostante la vittoria)? Diremmo: no, assolutamente. Eppure la situazione andrebbe analizzata in maniera più completa, prima di arrivare a conclusioni così affrettate.
Innanzitutto, la vera colpa della squadra di Allegri (o se vogliamo, di Allegri stesso, che di rimando non l' ha fatto capire ai suoi ragazzi) sta nel non aver saputo sfruttare a sufficienza l' unico momento di vero impaccio che la Juventus ha mostrato nel suo percorso: parliamo del periodo immediatamente successivo alla sosta natalizia, quando i bianconeri sembravano aver perso la brillantezza che li aveva contraddistinti fino a Dicembre. In quella situazione, Conte fu "bravo" a spostare l' attenzione su altri aspetti, come in occasione della trasferta di Parma, quando si lamentò platealmente di alcuni errori arbitrali che a suo giudizio stavano inceppando il giocattolo, denunciando addirittura una sorta di ostilità dell' intero sistema contro la sua squadra e interpretandola come un retaggio di Calciopoli. In Via Turati, però, scelsero di non far cadere inascoltate queste provocazioni e di rispondere colpo su colpo, perdendo forse di vista gli aspetti prettamente calcistici di una stagione che stava entrando nel momento clou (c' era ancora la Coppa Italia e un ottavo di Champions contro l' Arsenal). Probabilmente, se in quei frangenti i rossoneri avessero dato una decisa spallata ai rivali, a questo punto staremmo parlando di un' altra situazione. E' anche vero però che non tutte le cause di questo mancato allungo siano da ricercare a Milanello: pur in una situazione di una partita ogni tre giorni e di un' infermeria costantemente affollata, un energico spintone alla Juve i ragazzi di Allegri lo stavano ugualmente dando nello scontro diretto di San Siro, ma vennero fermati da un guardalinee in non brillantissima forma (per usare un eufemismo): il tecnico toscano sbaglia a ricordarlo in quasi ogni conferenza stampa, ma il suo collega pugliese forse ne sminuisce eccessivamente la rilevanza, considerando il contesto (analizzato sopra) in cui avvenne il tutto.
Gli equilibri del campionato si ristabilirono inevitabilmente da lì a poco, e grazie a questo abbiamo assistito ad un entusiasmante testa a testa, al quale però il Milan - e siamo alla "storia recente" di questa stagione - è arrivato in evidente debito d' ossigeno. A mio avviso due sono le cause che hanno portato ad un calo così brusco di prestazioni e risultati: gli infortunati che aumentano senza soluzione di continuità (dal n°1 Amelia al n°99 Cassano non c' è stato un giocatore che non abbia dovuto saltare almeno una partita per infortunio) e l' impegno su tre fronti (in particolare la doppia sfida col Barcellona ha prosciugato un' infinità di energie mentali e fisiche, alle quali si somma la delusione per una qualificazione che a 55 minuti dalla fine era in mani rossonere). Al contrario, la Juve ha ricaricato completamente le batterie, e se già sembrava una montagna quell' unico punto che separava le due squadre, ora per colmare le tre lunghezze di distacco forse non basterebbe nemmeno un miracolo.
Gli scenari possibili a questo punto sono due: assegnato lo Scudetto, il Milan può onorare fino in fondo il proprio campionato, magari togliendosi l' ultima, irrisoria, soddisfazione di vincere il derby, confidando anche, perché no, nella risolutezza di qualche guardalinee che, nel dubbio, convalidi un gol (al quarto tentativo). Oppure può sciogliersi come neve al sole, pensando già alla programmazione della prossima stagione. Se dovesse verificarsi la seconda ipotesi, non ci stupiremmo più di tanto, dato che già lo stesso Allegri nella conferenza stampa pre-Bologna aveva sottolineato quanto sarebbe stato devastante perdere ulteriori punti. Inoltre, fonti vicine all' ambiente rossonero riportano i mormorii di uno spogliatoio non più entusiasta della guida tecnica: che il Presidentissimo non ne fosse soddisfatto non era una novità, ma che serpeggiasse del malumore anche tra i giocatori, questo sì che suona veramente nuovo. Anche in questo caso serve equilibrio di giudizio: è vero che i tanti infortunati sono dovuti probabilmente anche alla preparazione estiva sbagliata, ma lo è altrettanto che poi il tecnico livornese ha dimostrato di essere all' altezza della situazione, inventando puntualmente ogni domenica una formazione diversa a seconda dei giocatori disponibili. Senza dimenticare che è difficile reggere tre competizioni (e magari vincerne qualcuna) con una manciata di parametri zero in sede di mercato e in rosa calciatori ormai prossimi al pensionamento (sportivo).

Nicolò Scotucci

1 commento:

  1. Bell'analisi...anche se avrei qualcosa da ridire sulle scelte di Allegri nelle ultime partite!

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