GLI INARRESTABILI
Prosegue
la corsa del Manchester United verso il suo 20° titolo nazionale, che ormai
sembra sempre più vicino alla luce del +5 in classifica, maturato dopo il
successo di ieri sera ai danni del Blackburn.
La
truppa in maglia rossa parte forte ma deve aspettare gli ultimi 10 minuti per
sbloccare la partita, anche perché il Blackburn lotta per non retrocedere. In
avvio di gara cross dalla destra di Jones, il Chicharito Hernandez anticipa
tutti ma colpisce il palo. Ci provano anche i Rovers, con il sinistro dal
limite di Olsson su cui De Gea è straordinario a deviare sopra la traversa.
Un
errore in fase di disimpegno di Carrick lancia in profondità Yakubu, il cui
mancino però termina largo. E poi ci pensa Valencia, con un’incursione sulla fascia:
entra in area dal lato corto e libera un destro di potenza che si infila sul
palo più lontano e vale lo 0-1. Lo stesso ecuadoregno pochi minuti dopo punta
nuovamente l’uomo, ma questa volta serve al limite dell’area Young che si
sistema il pallone sul destro e poi realizza a fil di palo per lo 0-2 che
chiude i conti.
Se lo
United può allungare in classifica è anche merito di uno splendido Sunderland,
che blocca il Manchester City sul pareggio. La squadra di Mancini non fa
bottino pieno in casa per la prima volta in stagione (15 successi su 15 prima
di questo turno) e va addirittura molto vicino alla sconfitta. Gli ospiti si
difendono bene nei primi venti minuti, poi crescono e trovano il gol: da fuori
area il destro di Larsson non concede sconti a Hart ed è 0-1. Il City non si
scompone e trova il pareggio su rigore (fallo di Gardner su Dzeko) con
Balotelli che spiazza Mignolet. Ma i bianco-rossi non si accontentano e prima
del riposo passano di nuovo in vantaggio, con un cross di Sessegnon dalla
destra per Bendtner che di testa segna sul palo più lontano. Nella ripresa ci
si aspetta una scossa dei Citizens, ma il Sunderland colpisce in contropiede:
Bendtner dalla destra serve Larsson a centro area ed è 1-3. A rimettere in
carreggiata il City è un’invenzione di Balotelli che si accentra dalla sinistra
e scocca una fucilata sotto la traversa per il 2-3. Passa un minuto e Kolarov
pareggia con un sinistro da fuori area su cui Mignolet poteva fare qualcosa di
più. Ma il cronometro ormai ha quasi finito il suo lavoro e per i padroni di
casa non ci sono più chance: 1 punto guadagnato e altri 2 persi. Per Mancini
solo 5 punti sugli ultimi 12 disponibili.
Si muove
la classifica anche nella lotta per il terzo posto, con le tre londinesi a
darsi battaglia: l’Arsenal si ferma per mano del QPR, e ne approfitta il
Tottenham che batte lo Swansea e aggancia i Gunners in classifica. Anche il
Chelsea può sorridere: la vittoria contro l’Aston Villa vale il -5 dal terzo
posto.
Il derby
tra Queen’s Park Ranger e Arsenal premia i bianco-blu, che devono fare a meno
di Cissè ma trovano il gol con il suo sostituto Taarabt che salta in dribbling
Vermaelen e dal limite dell’area fa 1-0. Gli uomini di Wenger trovano il
pareggio grazie a uno splendido lavoro di Gervinho, che difende il pallone tra
due uomini per poi servirlo a Walcott: destro sul palo, ma palla nuovamente tra
i piedi del bianco-rosso e rete. L’Arsenal spinge e sfiora il gol con Van
Persie in contropiede (Kenny devia in angolo). Ma i Potters resistono e alla
fine colpiscono, grazie al regalo di Vermaelen che perde palla sulla pressione
di Mackie: palla sul dischetto per Diakitè che segna un rigore in movimento e
fa 2-1. L’Arsenal ci prova fino alla fine, ma Kenny difende la porta fino al
90’ e regala tre punti fondamentali per la lotta salvezza della sua squadra.
Tornano
a vincere gli Spurs dopo 6 turni d’astinenza. E’ una perla di Van der Vaart a
sbloccare l’incontro: raccoglie una corta respinta della difesa e da fuori area
scocca un mancino potente e angolato che lascia impietrito Vorm e vale l’1-0. Gli
ospiti trovano il pareggio con Sigurdsson, con un gol simile a quello del
Tottenham: respinta insicura della difesa e destro dalla distanza che termina
in fondo alla rete. La differenza di motivazioni pende però a favore degli Speroni e torna presto il vantaggio:
calcio d’angolo dalla destra di Van der Vaart, Adebayor prende il tempo a tutti
e svetta di testa per il 2-1. Il Tottenham spinge e nel finale chiude i conti
con Adebayor, ancora di testa su preciso cross di Lennon dalla destra.
Il
Chelsea torna a vincere in trasferta (non accadeva dal 2 gennaio, un 1-2 in
casa del Wolverhampton) e lo fa con autorità, mettendo subito sotto l’Aston
Villa grazie a un’azione insistita con tiri di Mata e Torres, poi la palla
arriva a Sturridge che da due passi segna lo 0-1. La partita non brilla per
ritmo e si segnala solo per il commovente applauso al minuto 19 per il capitano
del Villa Stilijan Petrov, affetto da leucemia, che ringrazia in lacrime dalla
tribuna. In avvio di ripresa arriva il raddoppio grazie a Ivanovic che sfrutta
un calcio d’angolo per inserirsi in area e trovare il suo primo gol stagionale.
Nell’ultimo quarto d’ora succede di tutto: Collins accorcia le distanze con un
colpo di testa su rimessa laterale. E dopo 3 minuti arriva il pareggio ad opera
di Lichaj, che Ma i Blues non si
abbattono e con Ivanovic trovano subito il gol del vantaggio. Nei minuti finali
Torres mette il sigillo sulla vittoria, ritrovando il gol dopo 1035 minuti di
sterilità offensiva in campionato.
E se il
Chelsea è ancora in corsa per il terzo posto, di sicuro c’è anche il
sorprendente Newcastle, che cammina su ciò che resta del Liverpool e rimane a
contatto con la squadra di Di Matteo. I Magpies passano in vantaggio grazie a
uno splendido cross di Ben Arfa dalla destra su cui un rivedibile Skrtel non
interviene e Cissè sul secondo palo di testa fa 1-0. I bianconeri trovano il
raddoppio con un’azione di Ba che dalla destra serve Ben Arfa in area: velo del
francese per fare arrivare la palla a Cissè che da distanza ravvicinata fa 2-0.
Saltano i nervi in campo e la sceneggiata inguardabile di Perch sulla
“quasi-testata” di Reina costa l’espulsione al portiere. Il momento nero dei
Reds sembra non finire mai.
A metà
classifica si affrontano Everton e West Bromwich, con i Toffees di Liverpool
che vincono per 2-0. Il gol del vantaggio arriva ad opera di Osman, che chiede
e ottiene il triangolo con Jelavic e poi calcia da fuori area con deviazione
decisiva di McAuley nella propria porta. Nella ripresa arriva anche il raddoppio, in contropiede con Gibson che
serve Anichebe fuori area il cui destro trafigge i Baggies per il 2-0
Anche
Fulham e Norwich navigano in acque tranquille, e la spuntano i padroni di casa.
Dopo cento secondi Ruiz col mancino scalda le mani a Ruddy: sulla respinta si
inserisce Dempsey che realizza l’1-0. E ci sono ancora le scarpette arancioni di
Dempsey a propiziare il raddoppio: dalla tre quarti serve Duff sulla destra,
che rientra sul sinistro e calcia a giro per il 2-0. Nel finale il tiro deviato di Wilbraham
accorcia le distanze sul 2-1 ma la vittoria va al Fulham.
In fondo
alla classifica si complica la lotta salvezza del Wolverhampton: al Molineux,
gli Orange passano in vantaggio in avvio di ripresa grazie al gol di Kightly
che dalla destra si accentra e spara col mancino in porta per l’1-0. Passano
dieci minuti e Johnson stende in area Mark Davies: dal dischetto Martin Petrov
segna l’1-1 con dedica all’omonimo giocatore dell’Aston Villa. Ancora Petrov
dalla sinistra serve in mezzo: testa di N’Gog sulla traversa e poi Alonso di testa
fa 1-2. Si cambia fascia: Eagles dalla destra serve Kevin Davies, che dribbla
Johnson e fa 1-3. I Lupi insistono e si rimettono in partita col gol di Jarvis
dopo una serie di respinte in area, ma il 2-3 è l’ultimo squillo dell’incontro.
Sempre
nelle zone calde della relegation zone si segnala il Wigan che batte lo Stoke
per 2-0. I Latics sfiorano il vantaggio già nel primo tempo con Moses che dalla
destra serve Beausejour: tiro sbilenco a porta vuota. Il cileno si fa perdonare
nella ripresa, con un cross dalla sinistra perfetto per la testa di Alcaraz che
porta in vantaggio il Wigan. Allora a
chiudere la partita ci pensa Moses, con un recupero a metà campo e 50 metri di
corsa per saltare il portiere Begovic e depositare in rete.
The Good: Papiss Cissè. Il centravanti
del Newcastle è in stato di grazia. Settimo gol in sette partite con la maglia
dei Magpies, sempre decisivo nelle ultime tre gare. Se i bianconeri possono
ancora sognare un posto nell’Europa che conta lo devono in buona parte alla sua
freddezza sotto porta.
The Bad: Michel Vorm. L’olandese dello
Swansea è probabilmente il miglior portiere di quest’anno, ma contro il
Tottenham ha delle responsabilità su tutti i gol: resta fermo sul tiro dell’1-0
(forse l’unico perdonabile), resta tra i pali sul calcio d’angolo del 2-1
(palla all’interno dell’area piccola) e si fa scavalcare dal cross del 3-1. Poteva
fare molto meglio.
The Ugly: Andy Carrol. Questa volta il
gesto antisportivo è di un attaccante, che sullo 0-0 fa un gran lavoro per
tenere palla sulla fascia, salta due uomini in campo aperto, evita il portiere
e poi simula un contatto per cercare il calcio di rigore quando aveva la porta
vuota (ma perché? ndr). Giallo per
simulazione e il suo Liverpool non avrà più un’occasione del genere durante la
partita.
Valerio Brutti
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