Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

martedì 3 aprile 2012

THE GOOD, THE BAD AND THE UGLY



GLI INARRESTABILI

Prosegue la corsa del Manchester United verso il suo 20° titolo nazionale, che ormai sembra sempre più vicino alla luce del +5 in classifica, maturato dopo il successo di ieri sera ai danni del Blackburn.
La truppa in maglia rossa parte forte ma deve aspettare gli ultimi 10 minuti per sbloccare la partita, anche perché il Blackburn lotta per non retrocedere. In avvio di gara cross dalla destra di Jones, il Chicharito Hernandez anticipa tutti ma colpisce il palo. Ci provano anche i Rovers, con il sinistro dal limite di Olsson su cui De Gea è straordinario a deviare sopra la traversa. 
Un errore in fase di disimpegno di Carrick lancia in profondità Yakubu, il cui mancino però termina largo. E poi ci pensa Valencia, con un’incursione sulla fascia: entra in area dal lato corto e libera un destro di potenza che si infila sul palo più lontano e vale lo 0-1. Lo stesso ecuadoregno pochi minuti dopo punta nuovamente l’uomo, ma questa volta serve al limite dell’area Young che si sistema il pallone sul destro e poi realizza a fil di palo per lo 0-2 che chiude i conti.
Se lo United può allungare in classifica è anche merito di uno splendido Sunderland, che blocca il Manchester City sul pareggio. La squadra di Mancini non fa bottino pieno in casa per la prima volta in stagione (15 successi su 15 prima di questo turno) e va addirittura molto vicino alla sconfitta. Gli ospiti si difendono bene nei primi venti minuti, poi crescono e trovano il gol: da fuori area il destro di Larsson non concede sconti a Hart ed è 0-1. Il City non si scompone e trova il pareggio su rigore (fallo di Gardner su Dzeko) con Balotelli che spiazza Mignolet. Ma i bianco-rossi non si accontentano e prima del riposo passano di nuovo in vantaggio, con un cross di Sessegnon dalla destra per Bendtner che di testa segna sul palo più lontano. Nella ripresa ci si aspetta una scossa dei Citizens, ma il Sunderland colpisce in contropiede: Bendtner dalla destra serve Larsson a centro area ed è 1-3. A rimettere in carreggiata il City è un’invenzione di Balotelli che si accentra dalla sinistra e scocca una fucilata sotto la traversa per il 2-3. Passa un minuto e Kolarov pareggia con un sinistro da fuori area su cui Mignolet poteva fare qualcosa di più. Ma il cronometro ormai ha quasi finito il suo lavoro e per i padroni di casa non ci sono più chance: 1 punto guadagnato e altri 2 persi. Per Mancini solo 5 punti sugli ultimi 12 disponibili.
Si muove la classifica anche nella lotta per il terzo posto, con le tre londinesi a darsi battaglia: l’Arsenal si ferma per mano del QPR, e ne approfitta il Tottenham che batte lo Swansea e aggancia i Gunners in classifica. Anche il Chelsea può sorridere: la vittoria contro l’Aston Villa vale il -5 dal terzo posto.
Il derby tra Queen’s Park Ranger e Arsenal premia i bianco-blu, che devono fare a meno di Cissè ma trovano il gol con il suo sostituto Taarabt che salta in dribbling Vermaelen e dal limite dell’area fa 1-0. Gli uomini di Wenger trovano il pareggio grazie a uno splendido lavoro di Gervinho, che difende il pallone tra due uomini per poi servirlo a Walcott: destro sul palo, ma palla nuovamente tra i piedi del bianco-rosso e rete. L’Arsenal spinge e sfiora il gol con Van Persie in contropiede (Kenny devia in angolo). Ma i Potters resistono e alla fine colpiscono, grazie al regalo di Vermaelen che perde palla sulla pressione di Mackie: palla sul dischetto per Diakitè che segna un rigore in movimento e fa 2-1. L’Arsenal ci prova fino alla fine, ma Kenny difende la porta fino al 90’ e regala tre punti fondamentali per la lotta salvezza della sua squadra.
Tornano a vincere gli Spurs dopo 6 turni d’astinenza. E’ una perla di Van der Vaart a sbloccare l’incontro: raccoglie una corta respinta della difesa e da fuori area scocca un mancino potente e angolato che lascia impietrito Vorm e vale l’1-0. Gli ospiti trovano il pareggio con Sigurdsson, con un gol simile a quello del Tottenham: respinta insicura della difesa e destro dalla distanza che termina in fondo alla rete. La differenza di motivazioni pende però a favore degli Speroni e torna presto il vantaggio: calcio d’angolo dalla destra di Van der Vaart, Adebayor prende il tempo a tutti e svetta di testa per il 2-1. Il Tottenham spinge e nel finale chiude i conti con Adebayor, ancora di testa su preciso cross di Lennon dalla destra.
Il Chelsea torna a vincere in trasferta (non accadeva dal 2 gennaio, un 1-2 in casa del Wolverhampton) e lo fa con autorità, mettendo subito sotto l’Aston Villa grazie a un’azione insistita con tiri di Mata e Torres, poi la palla arriva a Sturridge che da due passi segna lo 0-1. La partita non brilla per ritmo e si segnala solo per il commovente applauso al minuto 19 per il capitano del Villa Stilijan Petrov, affetto da leucemia, che ringrazia in lacrime dalla tribuna. In avvio di ripresa arriva il raddoppio grazie a Ivanovic che sfrutta un calcio d’angolo per inserirsi in area e trovare il suo primo gol stagionale. Nell’ultimo quarto d’ora succede di tutto: Collins accorcia le distanze con un colpo di testa su rimessa laterale. E dopo 3 minuti arriva il pareggio ad opera di Lichaj, che  Ma i Blues non si abbattono e con Ivanovic trovano subito il gol del vantaggio. Nei minuti finali Torres mette il sigillo sulla vittoria, ritrovando il gol dopo 1035 minuti di sterilità offensiva in campionato.
E se il Chelsea è ancora in corsa per il terzo posto, di sicuro c’è anche il sorprendente Newcastle, che cammina su ciò che resta del Liverpool e rimane a contatto con la squadra di Di Matteo. I Magpies passano in vantaggio grazie a uno splendido cross di Ben Arfa dalla destra su cui un rivedibile Skrtel non interviene e Cissè sul secondo palo di testa fa 1-0. I bianconeri trovano il raddoppio con un’azione di Ba che dalla destra serve Ben Arfa in area: velo del francese per fare arrivare la palla a Cissè che da distanza ravvicinata fa 2-0. Saltano i nervi in campo e la sceneggiata inguardabile di Perch sulla “quasi-testata” di Reina costa l’espulsione al portiere. Il momento nero dei Reds sembra non finire mai.
A metà classifica si affrontano Everton e West Bromwich, con i Toffees di Liverpool che vincono per 2-0. Il gol del vantaggio arriva ad opera di Osman, che chiede e ottiene il triangolo con Jelavic e poi calcia da fuori area con deviazione decisiva di McAuley nella propria porta. Nella ripresa arriva anche  il raddoppio, in contropiede con Gibson che serve Anichebe fuori area il cui destro trafigge i Baggies per il 2-0
Anche Fulham e Norwich navigano in acque tranquille, e la spuntano i padroni di casa. Dopo cento secondi Ruiz col mancino scalda le mani a Ruddy: sulla respinta si inserisce Dempsey che realizza l’1-0. E ci sono ancora le scarpette arancioni di Dempsey a propiziare il raddoppio: dalla tre quarti serve Duff sulla destra, che rientra sul sinistro e calcia a giro per il 2-0.  Nel finale il tiro deviato di Wilbraham accorcia le distanze sul 2-1 ma la vittoria va al Fulham.
In fondo alla classifica si complica la lotta salvezza del Wolverhampton: al Molineux, gli Orange passano in vantaggio in avvio di ripresa grazie al gol di Kightly che dalla destra si accentra e spara col mancino in porta per l’1-0. Passano dieci minuti e Johnson stende in area Mark Davies: dal dischetto Martin Petrov segna l’1-1 con dedica all’omonimo giocatore dell’Aston Villa. Ancora Petrov dalla sinistra serve in mezzo: testa di N’Gog sulla traversa e poi Alonso di testa fa 1-2. Si cambia fascia: Eagles dalla destra serve Kevin Davies, che dribbla Johnson e fa 1-3. I Lupi insistono e si rimettono in partita col gol di Jarvis dopo una serie di respinte in area, ma il 2-3 è l’ultimo squillo dell’incontro.
Sempre nelle zone calde della relegation zone si segnala il Wigan che batte lo Stoke per 2-0. I Latics sfiorano il vantaggio già nel primo tempo con Moses che dalla destra serve Beausejour: tiro sbilenco a porta vuota. Il cileno si fa perdonare nella ripresa, con un cross dalla sinistra perfetto per la testa di Alcaraz che porta in vantaggio il Wigan.  Allora a chiudere la partita ci pensa Moses, con un recupero a metà campo e 50 metri di corsa per saltare il portiere Begovic e depositare in rete.

The Good: Papiss Cissè. Il centravanti del Newcastle è in stato di grazia. Settimo gol in sette partite con la maglia dei Magpies, sempre decisivo nelle ultime tre gare. Se i bianconeri possono ancora sognare un posto nell’Europa che conta lo devono in buona parte alla sua freddezza sotto porta.
The Bad: Michel Vorm. L’olandese dello Swansea è probabilmente il miglior portiere di quest’anno, ma contro il Tottenham ha delle responsabilità su tutti i gol: resta fermo sul tiro dell’1-0 (forse l’unico perdonabile), resta tra i pali sul calcio d’angolo del 2-1 (palla all’interno dell’area piccola) e si fa scavalcare dal cross del 3-1. Poteva fare molto meglio.
The Ugly: Andy Carrol. Questa volta il gesto antisportivo è di un attaccante, che sullo 0-0 fa un gran lavoro per tenere palla sulla fascia, salta due uomini in campo aperto, evita il portiere e poi simula un contatto per cercare il calcio di rigore quando aveva la porta vuota (ma perché? ndr). Giallo per simulazione e il suo Liverpool non avrà più un’occasione del genere durante la partita.

Valerio Brutti

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