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domenica 22 aprile 2012
LA DIFFERENZA STA NEL MEZZO
Ad inizio stagione tutti gli addetti ai lavori ritenevano questa Juve in grado di lottare al massimo per un posto in Champions League ma oggi, a cinque giornate dalla fine, è a più tre sul Milan e con mezzo scudetto cucito sul petto. Andando a scorrere la classifica marcatori si nota come il top scorer juventino sia Matri a dieci reti, mentre i rossonori possono vantare un killer d'area come Zlatan Ibrahimovic. Qual'è allora lo scarto che vale i tre punti di distanza? La differenza porta i nomi di quelli che giocano in mezzo al campo: Claudio Marchisio, Andrea Pirlo ed Arturo Vidal. Qualità, quantità e sopratutto 17 reti complessive, che permettono al popolo bianconero di sognare qualcosa che ad agosto non era neanche immaginabile. Non è un caso se il peggior momento della Juventus, tra febbraio e marrzo sia coinciso con il periodo meno brillante dei tre. Ce ne sono poche di linee mediane nel mondo capaci di poter proporre contemporaneamente tanta classe e tanta corsa, di certo nessuna di queste gioca in Italia. Il Milan numericamente è superiore ma sfido chiunque a dire che nella rosa rossonera ci sia un centrocampista attualmente migliore a uno di quei tre. A livello assoluto Boateng e Seedorf se la lottano, ma i continui acciacchi per uno e l'età che avanza per l'altro li rendono a mio punto di vista inferiori. Chissà cosa starà pensando Allegri dopo aver visto un Pirlo così, lui che scegliendo il centrocampo “muscolare” ha rinforzato enormemente la squadra che gli sta rubando sotto il naso uno scudetto che potevano perdere solo loro.
Nicolò Smerilli
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