Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

venerdì 27 aprile 2012

GUARDIOLA DICE ADDIO: FINISCE L'ERA DELLA PERFEZIONE



DOPO QUATTRO STAGIONI AI MASSIMI LIVELLI JOSEPH GUARDIOLA LASCIA LA PANCHINA CATALANA

“Proveremo sempre grande gratitudine per il miglior allenatore della storia del Barcellona”. Con queste parole il presidente catalano Sandro Rossel annuncia al mondo che dal prossimo anno Joseph Guardiola non sarà più il tecnico dei blaugrana. Il suo addio coincide con la fine della squadra più forte e vincente di tutti i tempi; un “equipo”, che in soli quattro anni, ha rivoluzionato l'idea stessa di far calcio. Ma Pep Guardiola prima di diventare allenatore di questa squadra, ne è stato giocatore e capitano e forse bisogna partire proprio da qui per spiegare il motivo dei suoi tanti successi.
Da calciatore ha fatto parte del “Dream Team” che sconfisse la Sampdoria in finale a Wembley, da allenatore ha invece creato un qualcosa di ancora più perfetto, riproponendo parecchie delle idee apprese in quel periodo da Johann Cruyiff. Un possesso palla estremo, intercambiabilità dei ruoli e l' assenza di un centravanti stabile in area di rigore sono stati i punti cardine dei trionfi catalani. Tredici trofei in sole quattro stagioni sono qualcosa di inimmaginabile, vuol dire vincerne almeno tre all'anno, ed è per questo che difficilmente sarà ripetibile una striscia di vittorie simili.
I suoi detrattori dicono che chiunque è in grado di far vincere una squadra in cui militano il giocatore più forte di tutti i tempi e nove campioni del mondo, ma è esattamente il contrario. Innanzitutto le vittorie della  “roja” sono figlie di questo Barcellona e della crescita di Xavi ed Iniesta, ma il merito di Pep è stato proprio quello di non far mai placare la fame di vittoria di gente che ha vinto tutto più volte, proponendo sempre e comunque un gioco altamente spettacolare. Siamo sicuri che uno così mancherà anche a Josè Mourinho, perchè battere il SUO Barcellona significava entrare nella storia del calcio.

Nicolò Smerilli

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