Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

sabato 12 maggio 2012

ALLENATORI NEW AGE: GENERAZIONE DI TALENTI!

A QUESTA NUOVA GENERAZIONE DI ALLENATORI SI APPENDONO LE SPERANZE DEL CALCIO ITALIANO

Se questo non è uno dei momenti più brillanti per il calcio italiano, lo stesso non si può dire per i nostri allenatori.
Una nuova generazione di tecnici nostrani sta emergendo, ottenendo ottimi risultati in serie A e all'estero.

La via dell'allenatore giovane "fatto in casa" sembra sempre più quella giusta per cambiare pagina e tornare a vincere.

Pioniere di questa soluzione fu il Barcellona, che dopo Rijkard, nel 2008 scelse Guardiola, ex giocatore ed allora allenatore della primavera.
Il giovane catalano, in 4 anni ha conquistato 13 titoli sui 16 disponibili, plasmando la squadra probabilmente, più forte mai esistita.

Simile scelta ha deciso di farla quest'anno Andrea Agnelli, quando dopo due settimi posti consecutivi della sua Juventus, ha capito che occorreva una persona che sapesse cosa fosse la Juventinità.
Ed ecco allora che a Bardonecchia a luglio 2011 a guidare i bianconeri, c'è Antonio Conte, ex capitano della Vecchia Signora.
Come sia andato il primo anno a Torino del Conte-allenatore, lo sappiamo tutti.
Un gioco a tratti spettacolare che ha portato 41 risultati utili consecutivi, un campionato vinto meritatamente e una finale di Coppa Italia.

Sulla stessa linea del Barcellona 2008, ha operato Moratti. Il presidente nerazzuro, dopo il disastro 2011, per la fine del campionato ha chiamato un certo Andrea Stramaccioni.
Sconosciuto ai più, veniva da una Champions League primavera vinta pochi giorni prima con i giovani nerazzurri.
Il giovane tecnico romano, ha subito messo mano a i cocci nerazzurri, cambiando modulo e dando nuovi stimoli ai giocatori.
Ad una giornata dalla fine la "Beneamata" è ancora in corsa per il terzo posto, cosa che due mesi fa sarebbe sembrata pura utopia.

Inevitabile citare anche Roberto Di Matteo, diventato Head Coach del Chelsea, dopo l'esonero di Villas Boas, il tecnico di Sciaffusa in pochi mesi ha ottenuto la FA Cup e la finale di Champions eliminando clamorosamente il Barcellona.

A conti fatti dunque, se in Germania il "grande balzo in avanti" è riuscito grazie ad una nuova generazione di giocatori, in Italia le nostre speranze di rinnovo calcistico si devono necessariamente appendere a questi allenatori "new age".

Davide Bernardi

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