PAROLE DURE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTRO IL MONDO DEL CALCIO
La proposta è arrivata: sospendiamo il calcio. In tanti lo pensano già da tempo ma questa volta a parlare è niente meno che Mario Monti, il Presidente del Consiglio. Ad una domanda dei cronisti polacchi riguardo la traballante situazione calcistica italiana l'ex professore bocconiano ha risposto con frasi pesanti che già fanno discutere. “Bisognerebbe riflettere e valutare se non gioverebbe per tutti una sospensione del campionato di calcio per 2-3 anni. Trovo anche inammissibile che le società usino soldi pubblici per ripianare i debiti”. Apriti cielo! Manco a dirlo le risposte sono state durissime, ma si sa in Italia il calcio viene solo dopo la mamma. Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ci è andato giù pesante: ”"L'unica cosa indegna in questo Paese è che uno come Monti osi dire quello che ha detto dato che ci sta massacrando e sta distruggendo l'Italia". Quindi, rincarando la dose, ha aggiunto: "Il premier dimostra di essere ignorante perché allo Stato ogni anno le società di calcio professionistiche versano ben 800 milioni di euro". Zamparini è furioso: "Mi sono indignato: lui fa stupida demagogia, è sconcertante quello che sta dicendo questa persona che parla di calcio, ma non parlando dei problemi della gente. Dovrebbe andare per le strade a sentire la gente com'è vessata. Questo paese sta naufragando, noi lo stiamo denunciando e nessuno ci ascolta. Questo è uno stupidotto".
Caro Presidente (Monti) le sembra possibile fare di tutta un'erba un fascio? Le pare possibile che a fronte di quattro coglioni che scommettono e dieci ultras che sospendono una partita, debbano pagare tutti quelli che questo sport lo amano veramente? Sono d'accordo sul fatto che non è un mondo pulito e che andrebbe risanato dalla base ma questa mi è parsa un' uscita veramente infelice I valori morali si sono persi già tempo fà in tanti altri campi. La storia insegna che se chi comanda si comporta in “un certo modo”, è naturale che anche il popolo faccia lo stesso. Per cui di fronte ad una politica che di certo non dà l'esempio non c'è da stupirsi se tanti facinorosi si sentano in un certo qual senso giustificati nel commettere questi reati. L'Italia è un paese che ritrova il proprio orgoglio nazionale solo in tre casi: durante una guerra, dopo un disastro naturale e ogni quattro anni con il calcio. Dato che nessuno si augura i primi due continuiamo a rendere possibile il terzo.
Nicolò Smerilli
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