Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

mercoledì 30 maggio 2012

ZEMAN-ROMA QUINDICI ANNI DOPO


LA SOCIETA' CAPITOLINA HA SCELTO IL BOEMO PER LA PROSSIMA STAGIONE

Che Zdenek Zeman sia un personaggio fuori dagli schemi non l' abbiamo certo scoperto quest' anno, con risultati sportivi entusiasmanti e dichiarazioni mai banali , come le ultime sugli scudetti della Juventus. Uno che, giusto per non andare troppo in là col tempo, in piena festa per la promozione del suo Pescara nella piazza della città, gela le migliaia di persone presenti annunciando di essere vicino all' accordo con la Roma.
Zeman nella Capitale diciotto anni dopo l' ultima volta, dunque, e proprio a Roma bisogna fare un giro per comprendere fino in fondo la grandezza e al tempo stesso l' unicità dell' allenatore boemo. Parliamo forse dell' unico personaggio che nel giro dei sei mesi passò dalla panchina biancoceleste a quella giallorossa, senza ottenere grandi risultati su nessuna delle due, ma che ancora oggi è ricordato con nostalgia dai tifosi di entrambe le squadre, senza alcun tipo di rancore per essere transitato in così poco tempo da una sponda all' altra del Tevere. Qualcosa di clamoroso, se si pensa a come è vissuto il calcio nella città capitolina.
Sono passati quindici anni da quando Zeman fu chiamato dalla famiglia Sensi per sostituire Il barone Niels Liedholm, e rispetto ad allora poco o nulla è cambiato nella filosofia del tecnico. Già nel 1997 le sue squadre erano autentiche macchine da gol, ma nel contempo avevano difese troppo ballerine per poter ambire a grandi traguardi. Il bel gioco e il divertimento dei tifosi prima di tutto, e pazienza se ancora oggi la critica batte ancora sullo stesso chiodo, ovvero gli scarsi risultati. Dopo un lungo pellegrinaggio in squadre di secondo piano rieccolo finalmente rientrare nel calcio che conta dalla porta principale, dopo aver vinto in maniera stupefacente un campionato di B e aver fatto conoscere all' Italia pallonara i suoi ragazzi terribili. Lo voleva mezza Serie A, se l' è accaparrato la Roma per il dopo Luis Enrique. Segnale forte quello lanciato dal DS Baldini, il quale, nonostante una stagione deludente in cui la Roma sarebbe dovuta diventare un piccolo Barcellona grazie alle idee rivoluzionarie del tecnico asturiano, ha scelto di affidare la panchina a un allenatore ancor più spregiudicato e amante dei giovani, sintomo che er proggetto proseguirà. Funzionerà stavolta? L' esigente piazza giallorossa avrà la pazienza di aspettare i risultati? Secondo noi sì, perchè a differenza di qualche suo predecessore avrà sicuramente dalla sua un certo Francesco Totti, che con lui maturò e indossò per la prima volta maglia numero 10 e fascia di capitano.
Bentornato Boemo!

Nicolò Scotucci

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