Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 7 maggio 2012

LE PAGELLE DEL 28-BIS

I VOTI DI TUTTI I CAMPIONI D'ITALIA: DA BUFFON A CONTE


BUFFON: E' il numero uno, in tutti i sensi. Contro il Lecce fa un errore incredibile che riapre un campionato chiuso, si scusa con lo stadio e per lui ci sono solo applausi. Dopo parecchie partite è tornato a casa senza neanche fare la doccia e pulire i guanti, ma quando è stato chiamato all' opera ha sempre risposto da campione del mondo. VOTO: 7

LICHSTEINER: Molti dicevano che gli 11 milioni spesi per lo svizzero fossero troppi, ma l'ex laziale si è subito imposto con la sua grande personalità all' interno dello spogliatoio bianconero. Sembra che giochi nella Juventus da anni, meravigliosa l' intesa con Pirlo e fondamentale il gol di Bergamo contro l'Atalanta. In queste ultime partite è un po' calato ma d'altronde non è facile reggere il ritmo chiesto da Conte, per di più per uno che gioca sulla fascia.VOTO: 7,5

BARZAGLI: I tifosi Juventini mi passino il paragone: “Abbiamo comprato un pezzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras”. Non ci sono parole migliori di quelle dell'Avvocato per descrivere questo giocatore. Arrivato nel gennaio 2011 per l' irrisoria somma di 300 mila euro, in un anno ha avuto una crescita esponenziale. Poche ammonizioni, nessuna espulsione e una pulizia di intervento paragonabile forse a quella di Gaetano Scirea. VOTO: 8

BONUCCI: Considerato uno dei principali colpevoli del fallimento della stagione passata quest'anno è stato un po' Dott. Jekyll & Mr. Hyde. Stagione distastrosa fino alla partitaccia con la Milano rossonera; è bravo a non demoralizzarsi e a crescere partita dopo partita. Conte gli affida il centro della difesa a 3 e Leonardo, quando non si perde in finezze, si dimostra sempre all'altezza dando spesso l'avvio alla manovra con i suoi ottimi piedi. Prima parte da 4, seconda da 8. VOTO: 6+

CHIELLINI: E' rude ma tremendamente efficace. Dove lo metti sta: fa il centrale, il terzino e nell occorrenza anche il quinto di centrocampo. Non molla mai di un centimetro ed è uno di quelli che se ce l'hai in squadra lo ami, ma se te lo trovi contro lo odi. Ma non perchè sia antipatico o scorretto ma per il fatto che “da solo ne marca tre” (Cit. Walter Mazzarri). VOTO: 8

CACERES: “El Pelado” ricomincia la sua seconda vita bianconera in gennaio e questa volta è una stagione dolcissima. Alla prima partita tira due cazzotti al Milan in Coppa Italia spalancando le porte della finale, sigla il vantaggio contro l'Inter e proprio ieri sera propizia l'autogol di Canini. Nonostante sia arrivato tardi capisce immediatamente ciò che Conte gli chiede. Probabilmente una delle tre migliori riserve difensive del mondo. VOTO: 7

DE CEGLIE: Mai apprezzato del tutto dalla tifoseria, in questa stagione il buon Paolino è stato capace di ritagliarsi il suo spazio a sinistra. Che sia terzino della difesa a quattro o esterno del centrocampo cambia poco, quando parte mostra doti atletiche impressionanti. Un cavallo. VOTO:6,5

VIDAL: Alzi la mano chi si aspettava di vedere sotto la Mole un giocatore così. In fase difensiva sembra il miglior Davids mentre i sette gol realizzati stanno a dimostrare che anche lì davanti ci sa fare. L'unica pecca è la gran quantita di gialli ricevuti, ma se dovesse continuare a giocare in questo modo penso che non ci farà caso nessuno. VOTO: 8

PIRLO: Ieri sera Galliani è stato avvistato mentre preparava il nodo per la corda. Folle l'idea di cedere il miglior regista del mondo per tenere Van Bommel e rinnovare ad Ambrosini. Andrea smentisce tutti quelli che lo consideravano finito con una stagione ai limiti della perfezione, migliore di quelle trascorse in rossonero. Gioca tutte le partite senza mai fermarsi un minuto, tocca un minimo di 300 palloni a partita sfornando assist su assist. Ogni calcio d'angolo battuto allo “Stadium” si trasforma in un'ovazione senza pari. Giocatore unico nel suo genere. VOTO: 9

MARCHISIO: Il Principino è diventato grande. In estate si era parlato addirittura di un suo possibile trasferimento ma Conte non lo molla e, anzi, lo rilancia spostandolo al centro della mediana dopo che con Del Neri era stato dirottato a sinistra. Lì diventa una colonna portante della squadra con i suoi gol che in autunno fanno decollare la squadra. La doppietta contro il Milan ha fatto riaccendere l'orgoglio sopito di molti tifosi. Capitan Futuro. VOTO 8,5

PEPE: Nonostante anche l'anno scorso sia stato uno dei migliori veniva continuamente criticato dai tifosi. Ma in questa stagione il numero sette smentisce tutti imponendosi come la migliore ala italiana. Il 3-5-2 lo costringeva a fare il pendolino su tutta la fascia risultando meno pericoloso in fase offensiva, nel 4-3-3 è stato invece devastante. Nelle ultime partitela caviglia malconcia  lo ha costretto più volte a sedere in panchina; resta comunque uno dei grandi protagonisti della vittoria. VOTO: 7,5

GIACCHERINI: Dovrebbe conoscere Mario Balotelli e fargli imparare un po' di educazione. Arrivato da Cesena in punta di piedi per fare la riserva delle riserve ha scalato prontamente le gerarchie di Conte. Utilizzato sia come mezz'ala che come esterno si fa trovare sempre pronto anche quando parte da titolare. Riserva di lusso. VOTO: 7

ESTIGARRIBIA: La grande incognita di questa stagione. A volte te lo trovi titolare e a volte in tribuna. La corsa c'è ma i piedi non sono eccezionali, ciònonostante quando è sceso in campo ci ha messo sempre il cuore. VOTO: 6,5

QUAGLIARELLA: Inizio difficile per uno che aveva ancora in testa l' infortunio di Verona. Si sblocca in primavera grazie anche al momento no di Matri dando un contributo importantissimo con le sue reti. Simbolica quella con il Napoli , fondamentale quella del  Barbera che fissa il risultato sul due a zero e garantisce il primato dopo i passi falsi del Milan. VOTO: 7,5

MATRI: Miglior marcatore con dieci reti in campionato, il lodigiano è il prototipo dell'attacante moderno. Nonostante sia dotato di un fisico da gladiatore corre a più non posso per tutti i 90 minuti. Anche se i gol sono stati pochi il suo apporto alla manovra va apprezzato. Quando finisce sorprendentemente in panchina contro il Milan in campionato non fiata e anzi appena entrato realizza una delle reti più importanti del campionato. VOTO: 7,5

BORRIELLO: Arrivato a Gennaio dopo sei mesi di panchina romana, inizialmente non convince nessuno sembrando un lontano parente di Amauri. Il 25 aprile oltre a festeggiare la liberazione d'Italia i 14 milioni di bianconeri hanno festeggiato il suo gol da tre punti contro il Cesena. Probabilmente non verrà riscattato ma un pezzo di tricolore se lo merita di sicuro. VOTO: 6,5

VUCINIC: E' l'estro di questa squadra. Ricorda per l'atteggiamento Camoranesi: entrambi, se in giornata di grazia erano capaci di vincere le partite da soli, se invece avevano la luna storta diventavano persino irritanti da guardare. Come un vero fuoriclasse si è esaltato nelle grandi sfide(Vedi Milan e Inter) e quando il profumo di scudetto si faceva via via più intenso. La firma contro il Cagliari scaccia tutti i dubbi di chi lo criticava dando ragione a Conte: l'unico a non aver mai dubitato di lui, VOTO 8

DEL PIERO: L'ultima stagione  non poteva finire in modo migliore. Non è un protagonista assoluto ma è l'esempio di come aspettando e lavorando si raccolga sempre ciò che si è seminato. Il gol e la linguaccia con Lazio per molti tifosi vale quanto il tricolore. E' il capitano e da tale si comporta per tutta la stagione scansando le polemiche mediatiche con Andrea Agnelli. Come recita uno striscione in Curva Sud: “Nessuno sarà mai come lui”. Simbolo. VOTO: 7 per la stagione, 10+  per la carriera.

STORARI, PADOIN: Il primo è il miglior numero 12 del mondo e in Coppa Italia lo sta dimostrando. Il secondo è arrivato per fare il rincalzo di Vidal e Marchisio e lo ha fatto egregiamente. Ha festeggiato il gol numero cinque di Firenze come se fosse una finale di Coppa dei Campioni. Entrambi importanti: VOTO 6.

KRASIC, ELIA: Le due grandi delusioni di questa stagione. Il serbo doveva essere il vero top player invece si è rivelato un flop clamoroso. Non entra mai nelle grazie di Conte pur avendo avuto parecchi minuti a disposizione. La sua involuzione rispetto al Krasic dell'anno scorso sarà studiata a Mistero. L'olandese si dimostra invece poco “volante”. Twitta troppo e gioca poco. A Novara bacia la maglia per ingraziarsi il popolo juventino ma, a meno di grosse trasformazioni, sarà usato come conguaglio tecnico per arrivare ad un vero fuoriclasse. Il serbo VOTO: 3, l 'olandese VOTO: 4

ANTONIO CONTE: E' il vero artefice di questo miracolo. Prende una squadra a pezzi e la trasforma in un' "Armata Invincibile" da scudetto utilizzando e recuperando molti dei colpevoli dei settimi posti. Difende la squadra con le unghie e con i denti, solo che non essendo portoghese viene spesso attaccato dalla stampa. Vittorie con annesso bel gioco era da tanto che a Torino non si vedevano, con lui potrebbe iniziare un ciclo di vittorie importante. VOTO: 9,5 ( Per il mezzo punto ripassare dopo la finale di Coppa Italia)

Nicolò Smerilli

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