Brevi pillole di cronaca. Classico 4-3-1-2 per Allegri, con Antonini che si riprende la fascia sinistra e Muntari che rientra a centrocampo, permettendo ad Emanuelson di spostarsi a ridosso delle punte Robinho e Ibrahimovic. Dall' altra parte arriva un Lecce non meno in emergenza: alla pesantissima assenza di Cuadrado, si aggiungono quelle per squalifica di Di Michele, Tomovic e Delvecchio, senza dimenticare il turno di stop forzato per Serse Cosmi. Parte forte la formazione rossonera, che schiaccia immediatamente i Salentini nella propria metà campo fino a trovare il vantaggio già al settimo minuto: lancio dalle retrovie per Ibra che in girata alleggerisce per l' accorrente Nocerino, botta secca deviata da Miglionico e gol, addirittura il nono in campionato. La rete non fiacca l' entusiasmo del Milan che, anzi, continua ad attaccare a testa bassa per tutto il primo tempo, sfiorando ripetutamente il raddoppio con Robinho, Ibrahimovic ed Emanuelson. Al 24esimo invece l' unico acuto di un Lecce apparso fin troppo impaurito: lancio lungo di Oddo a cercare Muriel, il colombiano sguscia via al disattento Bonera ma alza troppo il piattone e la palla si perde sopra la traversa. Nella ripresa però la musica cambia: Cosmi dà più sostanza al centrocampo inserendo Obodo e, sfruttando anche la stanchezza della squadra di Allegri, riesce a rendersi pericoloso un paio di volte dalle parti di Abbiati con Bojinov. Tuttavia si tratta del preludio al secondo gol del Milan, davvero bello: Robinho scodella al centro per Emanuelson, che di testa appoggia ad Ibra appostato al limite dell' area, lo svedese non ci pensa due volte e insacca al volo di collo destro alle spalle dell' incolpevole Benassi. Da qui in poi la partita non offrirà più niente, con il Milan che controlla con un possesso palla talvolta stucchevole e un Lecce quasi mai pericoloso.
Nicolò Scotucci
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