Idee fresche. Idee nuove.

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Ciao a tutti siamo Davide Bernardi & Nicolò Smerilli, due studenti della Università Cattolica di Milano. Abbiamo deciso di creare questo blog perchè il nostro sogno è quello di diventare giornalisti professionisti e quindi vorremmo farvi sentire le nostre idee. In questo "portale" noi non ci proponiamo di offrirvi novità o notizie che altri non hanno, ma come già detto, darvi la nostra opinione riguardo i maggiori eventi calcistici. Il titolo "DiscoveryFootball" nasce dall'idea di analizzare, proprio come fa il più famoso Discovery Channel, il mondo del pallone. Quindi se vi va di sentire delle voci "nuove" e "fresche", seguiteci! D.B & N.S

lunedì 26 marzo 2012

UNA JUVE MALEDUCATA FA LA LINGUACCIA ALL'INTER

CACERES E DEL PIERO FIRMANO LA VITTORIA DEI BIANCONERI SUI RIVALI INTERSTI

Si sa. Fare la linguaccia non sta bene. Andate a spiegarlo ad Alex e Del Piero e a tutto il popolo juventino, che anche ieri sera al gesto del proprio capitano è impazzito di gioia. La leggenda bianconera ha messo a segno il suo 317esimo gol in carriera (a meno uno da Baggio), il suo nono all'Inter,  ha raddoppiato il vantaggio di Caceres regalando la vittoria alla Juve sugli odiati rivali nerazzurri.

CRONACA- La partita si apre, prima del fischio d'inizio, con una coreografia polemica dei tifosi bianconeri contro calciopoli, tanto per non farsi mancare niente. Al fischio di De Marco i bianconeri sono schierati con il 4-3-3, formazione speculare a quella che ha conquistato la finale di coppa Italia, ad eccezione del rientro di Barzagli al posto di Bonucci e di Caceres per lo squalificato Lichtsteiner. Ranieri invece presenta i nerazzurri con un solido 4-4-2. A centrocampo insieme ai veterani Stankovic e Zanetti, la freschezza di Obi e Poli. Davanti invece la coppia Forlan-Milito.
Il ritmo di gara è subito alto. La Juve tiene il possesso, senza però la lucidità di sempre, permettendo così ai nerazzurri di farsi pericolosi sulle ripartenze. La partita è divertente, le occasioni si susseguono. Matri è decisivo da una parte, regalando prima a J Cesar, poi alla curva, due assist invitanti di Pepe e Caceres, Buffon lo è dall'altra. Il portierone della nazionale dice di no prima a Milito, imbeccato da un lancio illuminante di Stankovic, poi a Forlan su calcio d'angolo e infine su una bordata da fuori di Obi.
Il risultato alla fine dei primi 45' è 0-0. La Juve nella prima frazione di gara ha dovuto fare a meno del suo faro, Andrea Pirlo, braccato dalla marcatura a uomo di Poli e in alternativa non è riuscita a giocare sulle fasce. All'Inter invece è davvero mancato solo il gol. La svolta della gara arriva pochi minuti dopo l'inizio del secondo tempo. Conte capisce che così non va e cambia due uomini: dentro Bonucci e Del Piero, fuori Pepe e Matri. Si passa al 3-5-2. I miglioramenti sono evidenti fin da subito. Centrocampo più corposo, Pirlo tocca qualche pallone in più e la Juve alza definitivamente il proprio baricentro.
Nel vantaggio bianconero però la tattica conta poco. Al 12' su un calcio d'angolo di Pirlo, Caceres stacca tutto solo in area e firma l'1-0.
A questo punto Ranieri, nel tentativo di riaggiustare la partita, firma la condanna interista. Il tecnico testaccino toglie inspiegabilmente Poli e Obi, i migliori fino a quel momento e inserisce Pazzini e Faraoni, quest'ultimo schierato da interno a centrocampo. La mossa ha però l'effetto di liberare Pirlo dalla gabbia che lo intrappolava. il metronomo bianconero prende la Juve in mano e inizia a gestire la palla a suo piacimento.
Il delirio allo Juventus Stadium però arriva al 26'. Dopo un'occasione colossale sbagliata da Vucinic, Vidal taglia la difesa interista con un filtrante che mette Del Pero davanti a Julio Cesar. Il capitano bianconero, a differenza della gara d'andata, questa volta non perdona il portiere brasiliano. E' 2-0. E' Linguaccia.
L'Inter si sfilaccia e rischia nel finale di rendere ancora più amara la sconfitta, ma Cesar e Maicon limitano i danni. Dopo 3' di recupero De Marco Fischia la fine.

L'Inter migliore di questa stagione dura alla fine solo 45'. Nel secondo tempo, con la lancetta della benzina finita sulla riserva, gli uomini di Ranieri hanno subito la superiorità fisica dei bianconeri. Ora la Champions dista ben dieci punti. Per i nerazzurri non resta che consolarsi con i baby-fenomeni campioni d'Europa.
La Juve invece, con questi tre punti, ha la meglio sull'Inter per la terza volta consecutiva, non succedeva dal 94' e continua la rincorsa al Milan. Il gran merito della vittoria, oltre che ai giocatori, autori di una gran prova, va sopattutto ad Antonio Conte. Il tecnico leccese ha vinto la partita con un doppio cambio ad inizio ripresa che ha spiazzato Ranieri e i suoi giocatori, incapaci di rispondere alla vivacità juventina.
Nota a margine va fatta infne per Alex Del Piero. La leggenda bianconera ha firmato quello che potrebbe essere il suo ultimo derby d'Italia con la sua solita linguaccia. Il capitano della Vecchia Signora ha dimostrato ancora una volta tutta la sua professionalità, entrando ad inizio ripresa e assicurando il risultato per i bianconeri. Non è certamente da tutti essere la storia di un club così importante ed accettare comunque di buon grado la panchina ogni domenica. Eppure il capitano bianconero è anche questo, è soprattutto questo. E' uno di quei giocatori, come lo stesso capitano nerazurro Zanetti, che nonostante tutto strappano gli applausi anche agli avversari.  E allora l'immagine più bella di questo Juve-Inter non poteva che esser l'abbraccio finale tra i due capitani. Forse l'ultima che vedremo.

Davide Bernardi

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